+ Dal Vangelo secondo Matteo (28,16-20)
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando Lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A Me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
È fin troppo evidente la Volontà di Gesù espressa ripetutamente, anche poco prima di ascendere al Cielo, di annunciare il Vangelo a ogni uomo. D’altronde, perché si è sacrificato per tre anni nell’annunciare il Vangelo o per quale ragione il Figlio si è incarnato se non per far conoscere agli uomini di tutti i tempi qual è la vera Via per conoscere il Padre e ottenere la salvezza eterna?
Nel mondo viene a mancare sempre più l’amore a Gesù, e l’amore autentico è legato alla verità, altrimenti qualsiasi amore si può scambiare per buono. Hitler nutriva un grande amore per la razza ariana ma fece uccidere oltre cinque milioni di innocenti. C’è allora un amore che produce effetti cattivi e immorali, come la depravazione.
Gesù invia “spiritualmente” ogni cristiano in ogni parte del mondo ad annunciare il Vangelo, azione possibile anche per quanti pregano nelle loro case o nelle Chiese e chiedono la conversione dei peccatori del mondo.
Gesù invia comunque molti coraggiosi missionari ma negli ultimi decenni si è lentamente spenta la forza apostolica di annunciare il Risorto.
“Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato”.
La Santissima Trinità rivelata da Gesù è un mistero davvero impenetrabile, tutti i misteri non possono essere compresi ma questo possiede una molteplice impermeabilità. Ogni mistero della nostra Fede non è comunque qualcosa di irragionevole. Il mistero centrale della Fede e della vita cristiana è proprio la Trinità.
Il mistero non è dimostrabile con la ragione, ma mai è irrazionale, non cade in contraddizione con la ragione. L’affermazione di un Dio Uno e Trino non possiamo dimostrarlo ma per noi che abbiamo Fede, è possibile questa Verità, l’accettiamo perché crediamo nelle parole del Signore. La sua autorità è per noi sufficiente.
Per i cristiani Dio è unico, anche se sono tre Persone uguali e distinte. C’è una sola onnipotenza, una sola volontà e un solo Amore.
Questo mistero l’uomo non potrà mai comprenderlo chiaramente ma lo può approfondire, sono le anime sante che si avvicinano maggiormente alla Luce Divina a comprendere più degli altri uomini qualcosa di questo mistero. I Santi e le anime contemplative adorano la Trinità con un amore intenso per la fusione mistica che si crea con Dio.
Possiamo comprendere meglio il mistero della Trinità riflettendo sull’uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio. La mente dell’uomo genera il pensiero, questo pensiero essendo buono viene contemplato dalla mente e amato, così dal pensiero e dalla mente scaturisce o procede l’amore.
Possiamo affermare che nell’uomo la mente, il pensiero e l’amore sono tre cose distinte fra loro, ma se esistono sono anche assolutamente inseparabili l’una dall’altra. In una persona la mente, il pensiero e l’amore diventano così una cosa sola.
Nella Trinità il Padre è la mente, il Figlio è il pensiero, lo Spirito Santo è l’Amore.
Circola al suo interno un Amore infinito come dall’eternità esistono queste tre Persone Divine, e l’azione “ad extra” è indivisibile, quando agisce il Padre agiscono anche le altre due Persone. Questo vale per tutte e tre le Persone.
Quando il Figlio incarnato in Gesù operava la Redenzione, era sempre attiva l’azione del Padre e dello Spirito, anche se ad ogni Persona viene applicata un’azione esterna: al Padre la creazione, al Figlio la redenzione, allo Spirito Santo la santificazione.
Chi si è incarnato passivamente, è solo la Persona del Verbo. Però Colui che fa incarnare sono tutti e Tre, indistintamente. Come tra gli uomini, Sant’Ireneo fa vedere quasi un consiglio delle Persone trinitarie, che si consultano su che cosa fare per redimere l’uomo e mandano il Figlio perché prenda su di sé la sua umanità, l’umanità ricevuta dal grembo della Beata Vergine Maria.
Lo Spirito Santo procede come l’Amore dal Padre e dal Figlio. Procede da entrambi, perché è il Dio eterno e increato che il Padre dona al Figlio generandolo e che il Figlio restituisce al Padre come risposta al suo Amore. Nella Trinità circola l’Amore ed è lo Spirito Santo, lo stesso Spirito del Padre e del Figlio.
Quando facciamo il segno della Croce, dobbiamo riflettere sulle parole che pronunciamo. Un amore più intimo verso le tre Persone Divine, fa avvertire una presenza serena e gioiosa nella propria persona, quando si dice “nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”.
I diavoli tremano dinanzi alla Croce e al segno della Croce che ci tracciamo. Quando siete tentati o confusi, fate il segno della Croce con Fede!
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