GR 163 Granellino di mercoledì 23.05.2018

(Mc 9,38-40)
Il nome di Gesù non è proprietà privata. Gesù non si fa monopolizzare da nessuno. Spesso mi esce dalla bocca l'espressione: "Gesù mio!". C'è un'amica che subito mi dice: "Vedi che Gesù è anche mio!". E l'amica non ha torto. Gesù appartiene a tutti coloro che lo invocano con fede. Questo ci fa capire che Gesù ascolta anche la preghiera di un mussulmano che lo invoca con fede. Chi invoca Gesù con fede, anche se non appartiene alla CHIESA, non è contro Gesù. Al contrario degli apostoli dobbiamo essere contenti quando il nome di Gesù viene invocato con riverenza in ambienti non cristiani.
Com'è triste quando persone che si professano cristiane bestemmiano il nome di Gesù davanti a persone che non sono cristiane. È da stolto dire: "Io bestemmio perché credo in Gesù. La mia bestemmia è un atto di fede". L'amore non offende chi ama. San Bernardino da Siena, la cui memoria si celebra il 20 maggio, al nome di Gesù gioiva e andava in estasi solo al sentire menzionare il nome di Gesù.
Il nome di Gesù è Santo. Per questo l'uomo non può abusarne. Lo deve custodire nella memoria in silenzio di adorazione piena d'amore. Non lo inserirà nelle sue parole, se non per benedirlo, lodarlo e glorificarlo. Ogni uso sconveniente del nome di Gesù è un peccato grave.
Quando il nome di Gesù è pronunciato invano? Quando si giura falsamente, si fa promessa solenne o si giura prendendo Gesù come testimone di ciò che si afferma.
Che nella tua vita tutto si faccia nel nome di Gesù! Prega nel nome di Gesù. Parla nel nome di Gesù. Lavora nel nome di Gesù. Ama nel nome di Gesù. Evangelizza nel nome di Gesù. Consola gli afflitti e guarisci gli ammalati nel nome di Gesù. E tutto sarà un grande successo. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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