GR 151 Granellino di venerdì 11.05.2018

(Gv 16,20-23)
Ogni piacere illecito si trasforma in lacrime e ogni dolore sopportato con mitezza e umiltà si trasforma in gioia.
Il piacere dell'adulterio si è trasformato in lacrime di divisione e divorzio. Il piacere del dolce far niente si è trasformato in lacrime di miseria e di fallimento. Il piacere dell'alcool si è trasformato in lacrime di cirrosi epatica. Il piacere della sessualità prematrimoniale si è trasformato in lacrime di aborto. Il piacere di una guida veloce si è trasformato in lacrime di un disastro stradale. Il piacere di farsi giustizia usando violenza si è trasformato in lacrime di omicidio. Il piacere di aver sconfitto l'avversario con una calunnia si è trasformato in lacrime di carcerato. Il piacere di aver conquistato il potere del comando ottenuto con imbrogli si è trasformato in lacrime di disprezzo da parte del popolo.
"Perché piangi, fratello?". Ho chiesto a un uomo . Ed egli: "Padre, ho provato tutti i piaceri che il mondo mi offriva. Pensavo di essere l'uomo più felice e intelligente del mondo, ma i piaceri del mondo mi hanno succhiato la vita”. Con fermezza e misericordia gli ho detto: "Fratello, chi semina vento raccoglie tempesta. Ora il Signore ti chiama a conversione. Convertiti e accetta con umiltà le conseguenze dei tuoi errori e il tuo pianto sarà trasformato in gioia. Se non ti converti alla PAROLA di Gesù Cristo, finirai nel luogo dove ci sarà pianto e stridore di denti".
Dice la Parola di Dio: "Chi semina nel pianto raccoglie nella gioia". 
La strada del Vangelo è stretta. Per entrare nel cuore di Cristo bisogna rinunciare ai piaceri illeciti e immorali. Vivere istintivamente e non secondo la ragione del Vangelo è causa di tante sofferenze e dolori. Come dico sempre, il piacere passa. È un soffio di vento. Ma la gioia rimane e rimane per sempre perché è radicata nella gioia di Cristo. La gente ha paura di entrare in un cammino di fede perché pensa che Cristo tolga il piacere di vivere. Senza la disciplina del Vangelo si vive in un grande disordine. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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