GR 69 Granellino del 16.02.2018

(Mt 9,14-15)
È bello stare seduti intorno a una mensa per condividere, con spirito di letizia, il cibo quotidiano come fratelli e sorelle in Cristo. La mensa è luogo di unione e comunione. Intorno alla mensa cresce l'amore fraterno. Non ci si siede intorno ad una mensa solo per mangiare. Gli insegnamenti più belli e significativi che Gesù impartiva erano proprio quelli che faceva durante i pasti. Le conversioni più sincere erano proprio quelle che avvenivano durante i pasti. Forse si realizzavano le parole del detto: In vino Veritas.
Dai molti Farisei e Scribi Gesù, insieme ai suoi discepoli, veniva chiamato "beone e mangione". Ma, per Gesù, c'era un tempo per mangiare e un tempo per digiunare. Gesù non viveva per mangiare. Non era bulimico. Spesso Gesù non aveva neppure il tempo per mangiare perché la folla era assillante e inopportuna. Ma Gesù non si lamentava. Gesù non aveva una mensa fissa. Sono certo che c'erano giorni in cui non era ospite di nessuno. Non sempre Gesù mangiava cibi che gli erano graditi. Mangiava quello che gli mettevano davanti, senza mormorare. In altre parole Gesù era abituato a tutto. Se c'erano giorni in cui sulla mensa c'era cibo gustoso e abbondante mangiava con sobrietà e gioia. E nei giorni in cui il cibo scarseggiava rimaneva tranquillo e sereno. Se qualche volta il cibo era condito con molto sale, non si arrabbiava e buttava piatti e bicchieri per aria.
Che rapporto hai con il cibo? Trovi nel cibo la tua gioia? Sei sovrappeso perché mangi molto e disordinatamente? Ti lamenti quando sulla mensa non trovi il cibo di tuo gradimento? Che rapporto hai con le bevande alcoliche? Sei un alcolista?
Se hai un rapporto disordinato con il cibo e con gli alcolici, mettiti alla prova in questa quaresima: digiuna, diminuendo la quantità di cibo da consumare. Non dimenticare le parole della Sacra Scrittura: "Non di solo pane vive l'uomo, ma anche di ogni parola che esce dalla bocca di Dio" (Mt 4,4).
Se mangi e vai poi a vomitare per non ingrassare è un grave peccato. È un peccato da confessare. AMEN. AMEN.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
-