(Mc 1,40-45)
Sono pochissimi gli episodi del Vangelo che ci fanno vedere Gesù che guarisce da lontano. Di solito Gesù guarisce toccando personalmente il malato. Oggi tocca persino il lebbroso. Le istituzioni umanitarie sono importanti, ma più importanti sono le persone che, fisicamente presenti, aiutano e consolano visibilmente chi soffre. Gli atti di amore vero sono concreti. Il tocco personale comunica concretamente l'amore.
Nel mio libro IL SEMINATORE racconto come un giorno si presentò un barbone nell'ufficio parrocchiale per chiedere l'elemosina. Il fratello emanava un odore sgradevole. Era tutto sporco. Le sue mani erano nere. Gli diedi una generosa elemosina. Ma, nel dargliela, feci molta attenzione a non toccare la sua mano. Rimasto solo, una voce interiore mi disse: "Hai fatto l'elemosina senza carità". Mi sentii veramente meschino, senza la grazia di Gesù Cristo. Quel rimproverò mi insegnò come approcciare cristianamente la povertà e la sofferenza del prossimo. La santità di San Francesco ebbe iniziò proprio quando abbracciò il lebbroso il cui volto diventò, durante l'abbraccio, il volto di Gesù. Madre Teresa di Calcutta è diventata Santa perché accarezzava gli ammalati che incontrava ogni giorno. Gli uomini di grande fede mettono sempre in pratica le parole di Gesù: "Qualunque cosa avrete fatto a uno dei miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me".
Che tipo di approccio hai verso ogni sofferenza che incontri? Oggi, in molte case, il parente ammalato dà fastidio. L'anziano è una presenza scomoda. Essi vivono un'esistenza di solitudine infernale. Non ricevono mai una carezza e una parola di consolazione. Anche negli ospedali ci sono infermieri e medici che non hanno compassione verso gli ammalati. Se hai soldi e conoscenze personali, avrai delle attenzioni particolari, altrimenti non sei una persona, ma una cosa.
Esiste anche la sofferenza del peccatore che viene disprezzato e allontanato da chi si sente Santo. Per convertirli, Gesù stava e mangiava con loro. È quello che dovrebbe fare ogni vescovo, prete e cristiano. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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domenica 11 febbraio 2018
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