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mercoledì 24 gennaio 2018

SC 47 Commento al Vangelo del 24.01. 2018 (Padre Giulio Maria Scozzaro)

+ Dal Vangelo secondo Marco (4,1-20)
In quel tempo, Gesù cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva. Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento: «Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto. Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno». E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!». Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli diceva loro: «A voi è stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole, affinché guardino, sì, ma non vedano, ascoltino, sì, ma non comprendano, perché non si convertano e venga loro perdonato». E disse loro: «Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole? Il seminatore semina la Parola. Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola, ma, quando l’ascoltano, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro. Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola, subito l’accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno. Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza frutto. Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l’accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Sembra incredibile l’azione di Gesù sull'umanità, quando sparge la Grazia su tutti con molta generosità. Come il contadino non distingue la terra che calpesta, ma getta la semente con naturalezza e ovunque, così il Signore non distingue il povero dal ricco, il saggio dall'ignorante, il tiepido dall'uomo pieno di fervore, il coraggioso dal vile.
Sono moltissimi ad ignorare l’esistenza di Dio o a disinteressarsi pur essendo cristiani, tutti questi non sanno che Dio semina in ognuno il suo Amore, dà a ogni uomo gli aiuti necessari alla sua salvezza. Qui si mostra in tutta la sua Onnipotenza la bontà di Dio, la sua paterna pazienza verso tutti, anche i più grandi peccatori.
È sbagliato dire che è solo misericordia, lo afferma chi non conosce la Teologia o ha tradito la Santa Chiesa dopo avere perduto Dio.  
Dio è davvero misericordia infinita ma con i buoni, quando invece l’uomo abusa volontariamente e spesso con disprezzo il suo Amore, cessano le incalcolabili Grazie che concedeva l’Altissimo proprio per il disinteresse e il rifiuto dei peccatori che non vogliono accogliere il Vangelo così come lo ha rivelato Gesù Cristo.
L’uomo può arrivare ad abusare della misericordia di Dio quando continua a commettere peccati abominevoli e magari coinvolge altri o diventa un cattivo esempio per i conoscenti o il grande pubblico. Questo uomo che calpesta le Grazie di Dio e addirittura scandalizza poche o molte persone, si mette nella condizione spiacevole di attirarsi addosso tutto il male che ha seminato negli anni.
Dio è Amore e desidera salvare tutti, ma lascia liberi di sceglierlo o meno. È l’uomo a decidere se seguire la sua Legge oppure diventargli nemico. E se uno odia Dio anche inconsapevolmente, non merita alcuna misericordia perché con la sua vita ha deciso di rifiutarla, non ha alcun aspirazione a diventare amico di Dio.
La gravità del comportamento immorale fa scivolare sempre più in basso la condizione spirituale del peccatore. I peccati ignominiosi ripetuti di continuo e con piena partecipazione, degradano potentemente il peccatore e perde sempre più la sua libertà, diventando sottomesso ai vizi in maniera direi irreversibile.
Occorre una grande preghiera di familiari e di molti altri per la conversione di chi si trovava già a un passo dall'inferno.
Da quello che si manifesta nel mondo, appare elevatissimo il numero di persone che hanno già abusato della misericordia di Dio e adesso sono nel patibolo dinanzi alla giustizia che loro stessi hanno preparato. I peccati gravi e non confessati, ricadono come una mannaia su chi li ha commessi. Per questo Gesù ha istituito il Sacramento della Confessione.
Non è Dio a voler utilizzare la giustizia contro i viventi, sono i grandi peccatori a rovinarsi consapevolmente e non possono accorgersi né percepire lo Spirito Santo che bussa dolcemente ai loro cuori per entrare e compiere meraviglie.
Chi ha Fede vive una vita meravigliosa, anche nelle malattie e nelle sofferenze. Gesù rimane sempre vicino a chi Lo invoca e lo adora.
Come il buon seminatore, Dio stesso sparge la semente nelle anime e che a tempo debito la farà crescere. Noi siamo dei semplici braccianti, è Dio che semina. Siamo suoi collaboratori e il campo è suo: Gesù, per mezzo dei cristiani continua la sua semina divina.
A noi tocca di preparare la terra e di seminare nel Nome del Signore. Dovremmo approfittare di ogni occasione per far conoscere il nostro Dio: con i familiari, al lavoro, con gli amici, in viaggio, negli incontri inattesi. Ogni occasione è propizia per seminare in qualcuno la semente che più tardi darà il suo frutto.
Non si può solo seminare la Parola di Dio, la stessa semina và anticipata e accompagnata con la preghiera e la penitenza, per suscitare molte Grazie ed aiutare familiari e conoscenti. Il Signore Gesù in modo impensato fa sempre fruttificare i nostri sforzi.
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