+ Dal Vangelo secondo Matteo (7,15-20)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Il mondo è invaso da falsi maestri, sono troppi i sapienti che pontificano di tutto e quello che più preoccupa, è l’abilità nella falsificazione della verità. I falsi maestri si trovano in ogni campo, sono pieni di sé e vivendo senza Dio presumono di saperne più di Lui.
Si diventa insinceri e falsamente superiori agli altri per ragioni da valutare singolarmente e questo compete semmai a quanti frequentano questi personaggi. Ciò che li accumuna è la ricerca sottile e insistente della visibilità, la superbia li conduce alla convinzione di poter dare lezioni di vita a tutti.
Molti agiscono così senza rendersene conto, fa parte del loro essere e non si preoccupano affatto di migliorarsi per diventare normali.
Purtroppo in molti la normalità è diventata l’insincerità, la debolezza che fa scattare molto spesso parole non veritiere e senza essercene necessità. È comprensibile la piccola bugia detta per debolezza che non arreca alcun danno agli altri ed espressa solo per giustificare qualcosa, quindi senza l’intenzione di ingannare.
È un peccato veniale che si confessa alla prima occasione e ci si impegna a diventare sinceri, a pronunciare parole veritiere anche a costo di ricevere un richiamo per l’errore commesso. L’essere sinceri oltre a dimostrare a tutti che siamo pienamente affidabili, ci riempie di gioia, dona alla coscienza maggiore serenità e si ricevono benedizioni da Dio.
Se alcune piccole bugie sfuggono senza pensarci, lo stesso bisogna preoccuparsi e proporsi un controllo concreto per non arrivare a esprimere bugie maggiori e pericolose, perché questa è la strada che porta all’annientamento della spiritualità.
I falsi maestri del mondo non studiano per diventarlo, è la vita che hanno scelto di condurre a renderli inattendibili e superbi.
In ogni campo della società ci sono incantatori molto esperti, abili nel far toccare la luna con un dito e nel far credere tutto il contrario della realtà. I predicatori di se stessi si trovano nella politica e nel giornalismo, in tutti i ceti e classi, anche dove non dovrebbero trovarsi.
Se i falsi maestri si trovano dappertutto, non mancano nel Cristianesimo, soprattutto nelle comunità evangeliche, note per le incalcolabili verità diversificate e per la presunzione di manipolare il Vangelo con estrema facilità. Sono migliaia di comunità differenti come migliaia sono le verità che insegnano. C’è un vero business in America tra molti evangelici.
Anche tra i cattolici si trovano numerosi falsi maestri colpiti da deliri di onnipotenza. È una minima parte rispetto a quello che avviene nel mondo, dove agiscono tanti santoni delle più svariate spiritualità, dediti affannosamente ad arruolare adepti nelle loro sètte, determinati a dominare gli altri e a ricevere adorazione e molto altro.
È una forma di appagamento, un successo che cercano con agitazione ed usano con maestria l’arte (difficile per i buoni) di saper ingannare.
Il Signore mette in guardia ripetutamente contro il pericolo dei falsi profeti, che condurranno molti alla rovina spirituale. Anche nell’Antico Testamento si fa riferimento a questi cattivi pastori che causano stragi nel popolo di Dio. Apparvero ben presto anche in seno alla Chiesa e San Paolo li chiama falsi maestri e falsi apostoli.
“Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci”(Mt 7,15).
Il danno che causano alle anime è grave, poiché quelli che si avvicinano a loro in cerca di luce trovano tenebra, cercano fortezza e s’imbattono nel dubbio e nella debolezza. Soprattutto i deboli cadono nelle reti ammaliatrici che bloccano l’intelletto e non permettono di capire la verità. Solo la Grazia di Dio fa conoscere la verità.
Sempre il Signore ci insegna che tanto i veri che i falsi profeti si riconosceranno solo dai loro frutti. I predicatori di riforme e dottrine erronee non potranno presentare altro che la separazione dal tronco fecondo della Chiesa e il turbamento e la perdizione delle anime.
“Dai loro frutti li riconoscerete”.
Oggi molti falsi veggenti diffondono messaggi inventati e le loro parole e la vita indicano che non vengono da Dio. Conoscerli è già pericoloso.
Non abituati a parlare con Dio, quando i falsi maestri parlano di Dio agli uomini o danno consigli sulla vita cristiana, sono privi di ispirazione divina, così che la Parola di Dio è in essi quasi morta.
È benedetto chi incontra e segue un Sacerdote fedele a Gesù, prudente e saggio, ricolmo di buoni frutti spirituali. Pregate per incontrarlo.
---
Nessun commento:
Posta un commento
Comunque tu sia arrivato fino qui, un tuo commento è gradito, si può dissentire ma non aggredire, la costruzione è preferita alla distruzione..