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mercoledì 25 aprile 2018

SC 136 Commento al Vangelo di mercoledì 25.04.2018 (Padre Giulio Maria Scozzaro)

+ Dal Vangelo secondo Marco (16,15-20)
In quel tempo, Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio Nome scacceranno demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in Cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano. 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Qui troviamo il comando di Gesù rivolto agli Undici e a tutti i Sacerdoti della storia dopo di Loro, è il comandamento di predicare in tutto il mondo il Vangelo di salvezza. Senza l’Amore Divino, Gesù non avrebbe avuto così tanto interesse per la salvezza di tutti, per la sorte degli abitanti al di fuori di Israele. Mentre il comando del Signore manifesta da solo che l’invio dei discepoli nel mondo è l’espressione del suo Amore infinito per il bene dell’umanità.
Gesù vuole dimorare nei cuori di tutti per donare il suo Spirito e far conoscere la Via per diventare migliori e ottenere la salvezza eterna.
Invia in tutto il mondo i suoi missionari per fare proseliti, seguaci, questa è una verità biblica e chi dice il contrario, sbaglia gravemente ed evidenzia inevitabilmente il rifiuto di Gesù. Chi lo pensa cade nell’apostasia, non ha più Fede e se è Ministro di Dio, commette molteplici errori teologici.
«In quel tempo, Gesù apparve agli Undici e disse loro: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato”».
Dinanzi a queste parole dette da Dio è molto pericoloso affermare che la Chiesa non deve fare proseliti, implicitamente si attesta il distacco da Gesù e dalla Chiesa, che non c’è alcun interesse nell'eseguire il comando di Dio e che non c’è alcun amore verso l’unica Chiesa fondata da Gesù Cristo.
Per quale ragione Gesù ha istruito per tre anni un gruppo di Apostoli e tanti discepoli se non per inviarli nel mondo ed annunciare il Vangelo e fare proseliti? È l’atteggiamento di un cameriere, per fare un esempio, che lavora in un ottimo ristorante ma ne parla male con tutti i suoi conoscenti per odio, disinteresse o per essersi alleato con un altro ristoratore in cambio di molto denaro.
Nella Chiesa c’è anche chi non vuole che i missionari convertano gli atei, una posizione che non lascia dubbi alla perdita di amore a Gesù Cristo e al totale disinteresse verso la Chiesa. Altri teologi questo lo dicevano oltre un decennio fa nelle Facoltà di teologia, senza però spiegare né confrontarsi con il comando del Signore: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura”.
Queste parole rappresentano il testamento di Gesù, sono un comandamento e una disposizione che solo quelli che Lo amano mettono in pratica. Senza amore non c’è volontà di sacrificarsi, questo avviene anche nelle famiglie.
Tutti i Vescovi e i Sacerdoti devono predicare il Vangelo storico senza stancarsi, cioè, senza abbandonare per pigrizia o per altri interessi la missione unica e straordinaria. La migliore predica è il buon esempio, sono le opere sante compiute per amore del Signore e non per ricevere applausi e consensi.
Aspetto molto importante del contenuto della predicazione dei Vescovi e dei Sacerdoti è il Vangelo. Non sono i temi sociali a far conoscere Gesù, ad avvicinare i peccatori alla Chiesa e a confessarsi, a iniziare una nuova vita. Già altri parlano di temi sociali, ci sono molti volontari e gruppi che aiutano e spiegano quanto compete anche a loro.
I Vescovi e i Sacerdoti devono occuparsi del Vangelo, questo è il loro compito, la missione affidata da Gesù. Sono chiamati ad annunciare il Vangelo senza ritoccarlo né modellarlo secondo le proprie convenienze. Gesù ha comandato di annunciarlo ad “ogni creatura”, a tutti gli uomini, perché tutti gli uomini necessitano di ascoltare le autentiche Parole di Vita e di Verità.
Senza la conoscenza del Vangelo il rischio di perdersi è elevato, come facile è la salvezza per quanti vivono il Vangelo, anche se non difficoltà.
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