+ Dal Vangelo secondo Giovanni (6,22-29)
Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberiade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie. Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità Io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’Uomo vi darà. Perché su di Lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in Colui che Egli ha mandato».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Una moltitudine cercava Gesù e questo ci rallegra ma Lo cercavano per ottenere qualcosa da Lui, in questo caso da mangiare. Il Signore ha dimostrato nella sua vita un amore particolare verso i poveri, ma non verso i poveri insinceri. In Italia sono incalcolabili i falsi invalidi, malati per ottenere quanto non spetta e così non hanno neanche necessità di lavorare.
La furbizia non viene premiata come si illudono i truffatori, per qualche tempo o per anni ottengono illecitamente aiuti dallo Stato o raggirano i buoni, che non sono fessi ma sensibili alle necessità che vengono esternate dai finti poveri.
Negli anni passati si vedevano nelle mense dei poveri anche molte persone titolari di pensioni o non effettivamente bisognose, dopo la crisi economica e l’avvento di una moneta corrotta, imposta per impossessarsi della sovranità nazionale di molte Nazioni europee, oggi si vedono nelle mense dei poveri moltissimi nuovi poveri sinceri. Non riescono a vivere.
I 5 milioni di poveri in canna che vivono in Italia, quelli che non percepiscono sussidi e tante altre forme di assistenzialismo, hanno tutta la nostra solidarietà e ci fanno piangere le loro condizioni di vita. Non hanno pianto per loro né avranno la sensibilità di preoccuparsi della loro miseria, i personaggi che partecipano al più grande complotto contro l’Italia.
Nel Risorgimento si riuscì ad imprimere il marchio delle società segrete nelle trattative a tavolino per arrivare all’unità politica. L’Italia fu effettivamente costruita in laboratorio, senza tenere conto dei suoi localismi per trovare soluzioni federali, e prevalse il centralismo e lo statalismo.
Neanche le tensioni presenti prima dell’unità d’Italia nascondevano la malizia utilizzata negli ultimi decenni in Italia da strani personaggi, forti di una fame d’odio verso l’Italia e per raggiungere un potere sempre più mondiale, coltivata da un’ambizione che non ha nulla di umano.
Se a quel tempo nascondevano un piano fazioso sotto ideali presentati come romantici, nazionalisti e patriottici, soprattutto dal movimento culturale, politico e sociale che promosse l’unificazione, il vero progetto non era quello espresso pubblicamente. Si parlava di ideali per la rinascita italiana attraverso il raggiungimento di un’identità politica unitaria, in realtà si profilava il predominio di un gruppo occulto sull’Italia.
Dai poveri sono arrivato al Risorgimento, la ragione è quella di dimostrare che 5 milioni di veri poveri e quasi 20 milioni di italiani in difficoltà, non sono caduti in miseria per una crisi accidentale, non prevista, al contrario ci troviamo dinanzi un progetto studiato meticolosamente contro gli italiani.
Il filosofo Paolo Becchi ha scritto il 6 aprile scorso che “occorre una Commissione parlamentare d’inchiesta su Napolitano e Monti”, spiega le sue motivazioni in un ragionevole e condivisibile articolo.
Non molti italiani sono consapevoli del progetto eseguito anche da Mario Monti, quelli che ne sono a conoscenza possono solo scrollare la testa, altri pronunceranno insulti, senza arrivare ad una severa inchiesta. Nessuno la vuole di chi comanda o di chi non comanda più.
Eppure è opportuno conoscere quali ragioni hanno declassato l’Italia fino ad essere l’ultima dell’Unione europea, fino a farla invadere da diversi milioni di immigrati, che continuano a distruggere la serenità e la vita degli italiani. Immigrati invitati e spesso indotti con ogni mezzo ad entrare in Italia.
I responsabili non sono gli immigrati, l’imputabilità è fin troppo evidente di diversi personaggi italiani ma resterà solo un’accusa.
Prima ancora di diventare presidente del Consiglio, Mario Monti rilasciava interviste, soprattutto all'estero, dove spiegava la necessità delle crisi nazionali, lui diceva che “la crisi serve a cedere sovranità”. La crisi economica in Italia è stata provocata da loro per far dipendere l’Italia da un organo superiore che è l’Europa. QUI
I poveri oggi soffrono e le istituzioni non se ne preoccupano, vengono raggirati durante la campagna elettorale e poi non esistono più.
Gli italiani poveri e abbandonati gridano giustizia al cospetto di Dio, ma oggi chi pensa a loro senza valutare il suo tornaconto?
I veri cristiani, soprattutto quelli presenti in politica e nelle istituzioni, devono essere coerenti in tutte le situazioni della vita.
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