+ Dal Vangelo secondo Luca (4,24-30)
In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga a Nazaret: «In verità Io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità Io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova a Sarèpta di Sidóne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro». All'udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e Lo cacciarono fuori della città e Lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma Egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
In questo brano del Vangelo già si nota l’odio verso Gesù, inizia nella sua città la persecuzione contro Lui e tra i suoi conoscenti. È l’ostilità che molti cattolici oggi patiscono nelle loro famiglie, nell’ambiente lavorativo, tra i conoscenti. Ovunque c’è una forte avversione contro i cattolici, molto spesso appare inspiegabile per quanti non sono vicini al Signore.
La spiegazione è semplice e indica la presenza di negatività nelle persone che avversano i cattolici. Per negatività non intendo un carattere sfavorevole o i brutti periodi di stress, ansia e depressione. Questi sintomi possono toccare chiunque e nessuno deve meravigliarsi dinanzi chi attraversa un momento di sofferenza. Solo che spesso la sofferenza scaturisce da comportamenti sbagliati, se non gravemente peccaminosi.
Come è possibile capire le conseguenze disastrose dei comportamenti contrari alla Volontà di Dio?
Questa è la domanda che il cattolico deve porsi per non cadere nella depressione e nello stress. Non solamente i pensieri insistenti, angosciosi e tormentosi sfiancano una persona e le causano un notevole indebolimento psicofisico, è la conseguente perdita di importanti energie a rendere la vita confusa e sempre occupatissima di cose che non servono per il Paradiso.
Guardate le scelte di moltissimi personaggi pubblici e considerate le loro contraddizioni evidentissime. Non è un giudizio, si tratta di una constatazione. Personaggi titolati e famosi, professionisti affermati, scienziati e politici che amano parlare molto, non si accorgono delle scelte contraddittorie e delle loro opere incompatibili con quello che dicono.
L’aspetto che desta meraviglia arriva dalla presenza di cattolici tra questi personaggi che dicono e non fanno, dicono e fanno il contrario, dicono per autocelebrarsi. Tutti questi sono personaggi senza una guida interiore né cercano aiuti esterni, sono famosi ed incapaci di capire la mossa giusta nel momento giusto. Ovviamente sempre per il Bene personale e comune.
Non è la loro popolarità a renderli maggiormente capaci di intuire e di risolvere problemi o di aiutare ammalati o clienti, essendo professionisti. Solo Gesù può dare quella Luce che fa vedere nelle tenebre e guida nelle scelte perfette.
Solo da Gesù arriva lo Spirito che permette di conoscere ciò che non si vede, di leggere nei cuori degli altri, di percepire ciò che una persona è realmente, di spiegare avvenimenti illeggibili e misteriosi, di fare le scelte perfette.
Tutto questo non si ottiene recitando alcune preghiere o impegnandosi un po’ di più nella vita spirituale, è un cammino costante e crescente dietro Gesù, compiendo tutto quello che chiede Lui e rinnegandosi in tutte le vanità che accumula la persona nella sua vita.
Bisogna innanzitutto incontrare veramente Gesù nella preghiera umile e fiduciosa, una preghiera che non si improvvisa e che si forma nel tempo, conoscendo il metodo migliore per pregare bene.
Si impara a pregare e anche quando all’inizio si prega male e con molte distrazioni, è determinante continuare a pregare per imparare e vincere nel tempo le distrazioni. Bisogna conoscere come pregare bene, nessuno può inventarsi esperto se non conosce nulla.
Ognuno deve salire il suo monte Tabor per assistere a cose indicibili e non solo alla Trasfigurazione di Gesù. Il cattolico deve impegnarsi intensamente e chi dona la sua vita a Gesù per la causa del Vangelo e sale fino in alto il Tabor, intuisce in un istante le stesse cose che conosce Dio perché è proprio Dio a illuminarlo.
È indispensabile avere un’anima pura e umile per riuscire a entrare nella “dimora” di Dio, per pensare come Dio, per vivere in perenne comunione con Dio. Occorre la buona disposizione d’animo per vedere Gesù con gli occhi della Fede.
I cittadini di Nazaret non si resero conto che il Messia li visitava e voleva donare ad ognuno tutto quello che desideravano, e oggi molti cattolici pur credendo in Gesù, vivono come oppositori di Gesù per le scelte contrarie che compiono.
Per contemplare il Signore dobbiamo purificare l’anima e curare la retta intenzione, solo allora si comprenderà la realtà cosa essa è!
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