Il Signore ti benedica,ti custodisca e ti mostri il Suo volto misericordioso!

Quando pensi di aver toccato il fondo e che nessuno ti voglia o ti ami più, Dio si fa uomo per incontrarti, Gesù ti viene accanto

CIAO A TE !!

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domenica 15 luglio 2012

1658 - Commento al Vangelo del 15/7/2012, domenica 15^ t.ord.


+ Dal Vangelo secondo Marco (6,7-13)
In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano. 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Le parole rivelate da Gesù a Maria Valtorta riguardanti il Vangelo di questa domenica accrescono un amore sconfinato verso Lui, infatti mi arrivano centinaia e centinaia di segnalazioni positive su queste rivelazioni, stanno aiutando notevolmente a conoscere il Signore, insieme alle mie newsletter giornaliere. Questo è il lavoro iniziale da compiere nel cammino spirituale e che noi stiamo proseguendo: vogliamo conoscere Gesù, le sue opere e i suoi insegnamenti durante i tre anni di vita pubblica.
Pur avendo inviato il testo questa mattina, devo ripresentare alcune frasi di Gesù rivelate alla Valtorta, perché sono assolutamente importanti e dobbiamo studiarle attentamente. Chi vuole comprendere altri insegnamenti determinanti di Gesù, deve meditare con calma la rivelazione di questa domenica, e per agevolare la memorizzazione di alcune frasi essenziali del Signore che evidenzio in blu, riporto le sue parole e le commento. Iniziamo con un insegnamento che riguarda soprattutto voi laici:

«In verità i nemici dell’uomo sono gli uomini oltre che i demoni; e i nemici dell’uomo nuovo, del cristiano, saranno quelli di casa, coi loro lamenti, minacce o suppliche. Chi però d’ora in poi amerà il padre o la madre più di Me non è degno di Me; chi ama il figlio o la figlia più di Me non è degno di Me.
Chi non prende la sua croce quotidiana, complessa, fatta di rassegnazioni, di rinunce, di ubbidienze, di eroismi, di dolori, di malattie, di lutti, di tutto quello che manifesta la volontà di Dio o una prova dell’uomo, e con essa non mi segue, non è degno di Me.
Chi tiene conto della sua vita terrena più di quella spirituale, perderà la Vita vera. Chi avrà perduto la sua vita terrena per amore mio la ritroverà eterna e beata».
In queste parole c’è tutto il programma di vita per la santificazione dei laici. Gesù parla delle problematiche che si fomentano in famiglia, l’amore possessivo (egoista e totalizzante) verso un familiare, la necessità di sopportare con amore e pazienza qualsiasi croce, la convinzione che siamo pellegrini in questa vita e stiamo lavorando per prepararci la gloria eterna, la felicità del Paradiso.
Perdere la vita terrena per amore di Gesù significa rinnegarsi nelle cose non buone, illecite, peccaminose e, quindi, occorre far morire il proprio egoismo, l’orgoglio. Si tratta di morire a se stessi per riempirsi della Vita Divina di Gesù. Il prossimo insegnamento di Gesù riguarda i Sacerdoti, cominciando dai Cardinali e poi a seguire i Vescovi.

«Dico: guai a voi se avete l’apparenza di miei messi (servitori) e nell’interno siete abietti e satanassati. Guai a voi! L’inferno è ancor poco per quello che meritate per il vostro inganno.
Perché non è lecito che per un Sacerdote demonio si perdano anime di fedeli.
Non sarà mai lecito, per nascondere le piaghe nate nel corpo apostolico, permettere sopravvivenza in esso di corpi incancreniti che col loro aspetto ripugnante allontanano e col loro fetore demoniaco avvelenano».
Come potete leggere, lo stesso Gesù è molto severo verso i Sacerdoti che commettono scandali, prova nausea verso coloro che titolati come Cardinali e Vescovi vivono in opposizione al suo Vangelo e aprono le porte e le finestre delle loro diocesi al modernismo e a qualcos’altro.
Gesù afferma: “L’inferno è ancor poco per quello che meritate per il vostro inganno”. E allora quanti si sono divertiti in passato perseguitando Padre Pio, per citare un grande uomo, dove sono finiti dopo il Giudizio ricevuto da Gesù? Cosa hanno guadagnato dalla persecuzione satanica e vergognosa verso un Santo del genere?
Gesù ci avvisa chiaramente che non dobbiamo lasciarci ingannare dall’aspetto o dai titoli dei suoi inviati o apostoli, perché se l’apparenza può ingannare e fuorviare anche i credenti più buoni e spirituali, all’interno possono essere abietti, cioè, ignobili, vili, spregevoli. Sono parole di Gesù, accogliamole con Fede e guardiamoci da coloro che non mostrano più alcun interesse verso Gesù e la sua Chiesa.
Addirittura Gesù indica un suo apostolo che vive immoralmente con queste tremende parole: “Sacerdote demonio”.
Come potete leggere, quello che vi ho spiegato in questi anni corrisponde perfettamente all’insegnamento di Gesù, vi ho sempre raccomandato di non giudicare vanamente i Sacerdoti ma di denunciare anche ai loro superiori quelli che predicano eresie o commettono scandali sessuali provati o testimoniati.
Gesù parla con molta libertà di Sacerdoti simili a demoni se compromettono la salvezza eterna dei credenti. Allora, sono codardi quelli che hanno paura di parlare apertamente quando c’è di mezzo la salvezza delle anime, temono di perdere qualche incarico di prestigio ma allo stesso tempo lasciano dannare migliaia di anime.
Gesù dice: “Guai a voi!”.
Ed aggiunge una regola che quasi sempre nella Chiesa è stata disattesa per una falsissima carità, un modo di coprire gli immorali lasciandoli liberi di commettere depravazioni con bambini, con uomini e donne. La scusa che viene ripetuta da qualcuno è quella di non causare scandali fuori la Chiesa, ma senza prendere alcun provvedimento serio per fermare chi commette depravazioni. I provvedimenti si prendono qualche volta solo quando scoppia uno scandalo.
Non per infierire sul parroco di Fano, don Giangiacomo Ruggeri, il parroco 43enne arrestato due giorni fa per pedofilia e atti osceni in luogo pubblico e vittima, una ragazzina di 13 anni. Leggiamo da un quotidiano:
“La denuncia è arrivata da un’intera spiaggia, soprattutto dal titolare dei bagni e dal bagnino che si sono accorti che sotto un ombrellone un Prete e una bambina si scambiavano effusioni. Sono arrivati i poliziotti ma non avevano videocamere, così il commissario ha organizzato per l’indomani un appostamento ed hanno video filmato il parroco per due ore che si scambiava baci ed effusioni intime a luce rosse con la ragazzina, sia sotto l’ombrellone, poi dietro le cabine, infine in acqua e qui è successo altro ancora.
Lo hanno arrestato e il parroco ha farfugliato che era preoccupato per la reazione del suo Vescovo, ma lo ha detto come se avesse commesso un’infrazione stradale, ancora non riusciva a focalizzare che stava per fare sesso o lo avrebbe fatto con una ragazzina più piccola di lui di trent’anni.
La tredicenne nel video filmato non appare costretta a subire ma evidentemente si era convinta di fare una cosa “normale” insieme al parroco che era amico di tutti, che organizzava gite, campi scout, ritiri di preghiera, cene, feste, gite sempre in compagnia di giovani e giovanissimi.
Improvvisamente (a quanto si sa finora) una mattina d’estate, ha cercato di fare sesso con una tredicenne. Domani al giudice, don Giacomo potrà spiegare perché tre giorni fa si è addormentato pastore e si è svegliato lupo”.
Adesso rileggiamo le parole di Gesù a Maria Valtorta:

«Non sarà mai lecito, per nascondere le piaghe nate nel corpo apostolico, permettere sopravvivenza in esso di corpi incancreniti che col loro aspetto ripugnante allontanano e col loro fetore demoniaco avvelenano».
Gesù parla di piaghe nella sua Chiesa, riferendosi a quanti allontanano dal suo Vangelo e conducono nel baratro dell’inferno, senza ricevere alcun richiamo da parte dei superiori, per la legge del quieto vivere: “Io non disturbo le tue cose private e tu non disturbi le mie cose private…”. Dove finiscono le anime salvate da Gesù con il versamento del suo Sangue? Chi non si pone queste domande e reagisce quando le legge, non vive da cristiano e non sta assolutamente seguendo Gesù Cristo.
Il Signore parla di piaghe che si devono curare o estirpare. Non c’è via di mezzo. L’insabbiamento o la copertura ingannevolmente caritatevole è opera di satana. Gesù parla di non permettere sopravvivenza nella Chiesa di corpi incancreniti, perché chi insegna eresie o diffonde una mentalità a base di sesso, è perduto e farà perdere quanti lo seguono. La cancrena ha già disfatto l’anima, non c’è più spiraglio per fare del bene. Poi, Gesù affonda ancora di più e dice che questi Vescovi e Sacerdoti immorali allontanano e col loro fetore demoniaco avvelenano.
Come vi ho scritto ultimamente, cercate e seguite i Sacerdoti innamorati di Gesù e devoti della Madonna, valutate bene dove c’è vera spiritualità e dubitate dove circola aria di festa e festini grassi… Ci stiamo giocando la salvezza eterna, come possiamo dimenticare che gli errori si pagano amaramente ed è ancora più grave se non si farà in tempo a confessarli?
Ancora due insegnamenti voglio riportare dalla rivelazione di Gesù alla Valtorta.

«Non temete dunque quelli che vi chiameranno: “demoni”. La verità verrà un giorno che sarà nota, e si vedrà allora chi era il “demonio”. Se voi o loro. Non c’è niente di nascosto che non si abbia a rivelare, e niente di segreto che non si abbia a sapere».
Tutti sappiamo che la verità trionfa sempre, è solo questione di tempo, mai Gesù ha dimenticato chi ha invocato il suo intervento. Possono apostrofarci con qualsiasi insulto, possono calpestare il nostro buon nome con ogni falsità, ma verrà il tempo in cui Gesù svelerà chi era il demonio e chi seguiva umilmente la sua Persona.

«Chi avrà riconosciuto un giusto come giusto, dimostra di essere lui stesso giusto, perché le anime simili si riconoscono».
Sappiamo chi erano quelli che diffamavano con ogni epiteto Gesù, come anche conosciamo molti nomi di coloro che vivevano come demoni incarnati e perseguitavano Padre Pio. Appunto, Padre Pio era amato e venerato dai buoni, dai giusti, dalle persone oneste intellettualmente.
È bellissimo questo insegnamento di Gesù, ci dà il modo di comprendere uno dei motivi della reazione scomposta di quanti non ci amano e ci perseguitano: non sono giusti. Le anime simili dei giusti si riconoscono sempre.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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