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venerdì 19 ottobre 2012

1882 - San Paolo della Croce

Paolo della Croce, al secolo Paolo Francesco Danei, di famiglia nobile per origine, nacque, primo di sedici figli, a Ovada (AL) il 3 gennaio 1694 da Luca e Anna Maria Massari; venne battezzato il 6 gennaio. Nel 1701 l'intera famiglia si trasferì a Castellazzo Bormida (AL). 
Ricevette la sua prima educazione da un sacerdote che teneva una scuola per ragazzi a Cremolino (AL). Fin dalla più giovane età trascorreva molto tempo in preghiera, partecipava ogni giorno alla messa, si accostava spesso ai sacramenti, attendeva ai suoi doveri di studente e dedicava i suoi ritagli di tempo libero alla lettura e visitando le chiese; ivi trascorreva parecchio tempo in adorazione prima di ricevere l'eucaristia di cui era un ardente devoto. 
All'età di quindici anni lasciò la scuola e tornò a casa sua a Castellazzo. Nel 1713, secondo la tradizione devozionale, un "intervento della grazia" avrebbe operato la sua conversione spirituale. Nel 1720 si sentì ispirato a fondare l'Istituto Missionario dei Passionisti. Egli stesso scrisse: « In questo tempo mi vidi in spirito vestito di nero sino a terra, con una croce bianca in petto e sotto la croce il nome SS. di Gesù in lettere bianche. » Nel 1721, rivestito di una tunica nera dal vescovo di Alessandria, suo padre spirituale, portando l'emblema della passione di Gesù, scalzo e a capo scoperto, si ritirò in un'angusta cella dietro la chiesa dei ss. Carlo ed Anna in Castellazzo Bormida. In questa cella, nell'inverno 1721-1722, vi stese la Regola della nuova congregazione sulla base delle indicazioni che avrebbe ricevuto in una visione, come riporta nell'introduzione alla copia originale della Regola stessa. 
Il 7 giugno 1727 fu ordinato sacerdote, assieme al fratello Giovanni Battista, da Papa Benedetto XIII (Pietro Francesco Orsini, 1724-1730), nella basilica di S. Pietro. Poi, ritiratisi sul Monte Argentario (GR), Paolo e Giovanni videro arrivare altri giovani affascinati dalla loro scelta. Sono i primi Passionisti, che il fondatore educa come predicatori agguerriti: invece dei Turchi, attaccheranno l'ignoranza, l'irreligiosità, l'abbandono del Vangelo. Il fondatore lavora alla loro formazione da vicino e da lontano: restano di lui duemila lettere, ma, certamente, ne ha scritte molte di più. Il 15 maggio 1741 Papa Benedetto XIV (Prospero Lorenzo Lambertini, 1740-1758) gli concedeva di nominare la comunità, ormai sorta, “Congregazione dei Chierici regolari della croce e passione di nostro Signore Gesù Cristo”, che la gente chiamò più semplicemente “Passionisti”. In quell’occasione Paolo mutò il proprio cognome, Danei, in “della Croce”. I passionisti vestono di nero, hanno una larga cintura in pelle e sul petto uno stemma a forma di cuore, sormontato da una Croce, su cui spiccano in bianco le parole: JESU XPI PASSIO(Passione di Gesù Cristo). 
Durante il primo Capitolo, che si tenne sul monte Argentario il 10 aprile 1747, Paolo, contro la sua volontà, fu eletto all'unanimità primo superiore generale, carica che ricoprì fino alla morte. Il 3 maggio 1771, con la collaborazione della venerabile madre Crocifissa Costantini, fondò le “Claustrali Passioniste”. Fu instancabile nei suoi doveri apostolici e mai, fino alla sua ultima ora, rigettò qualche aspetto del suo austero modo di vivere. 
Infine, succube di una grave malattia, morì per le austerità e per l'età avanzata (81 anni), a Roma, il 18 ottobre 1775. 

Il Padre dei Passionisti venne proclamato, da Papa Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti, 1846-1878), Beato nel 1852 e Santo il 29 giugno 1867. 
Dal 25 aprile 1880 i resti mortali del Santo si conservano a Roma nella cappella della Basilica romana dei SS. Giovanni e Paolo sul monte Celio, vicino al Colosseo. Dal 3 al 6 maggio 2006 sono stati portati a Novoli (LE), nell'ambito di una Peregrinatio nel Sud-Italia per festeggiare il Centenario della Provincia religiosa di Puglia, Calabria e Basilicata. Col nuovo calendario la ricorrenza è stata spostata dal 28 aprile al 19 ottobre.

Significato del nome Paolo: «piccolo, modesto» (latino).
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