+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me. Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La festa liturgica di oggi non deve passare inosservata, non è un ricordo qualsiasi e neanche quello dei Santi che preghiamo, è qualcosa di più. È un giorno di ringraziamento per la vicinanza di questi potenti protettori, incaricati da Dio per guidarci verso la salvezza eterna. Ma è abbastanza difficile ascoltare la voce degli Angeli se c’è uno strato di oscurità o accecamento nell’intelletto: in pratica è ripieno di tenebre.
E vivere nelle tenebre o nell’accecamento intellettuale non permette di vedere la realtà nella sua piena verità.
I Santi ascoltavano la voce degli Angeli, una voce interiore e sottilissima, percepibile solamente se l’intelletto è puro, se l’anima ha compiuto un cammino di purificazione intenso e prolungato. Fanno ridere dalla delusione quei falsi veggenti che si inventano apparizioni e messaggi, senza avere compiuto un profondo cammino di purificazione e sono ancora pieni di sé.
Come possiamo sentire la voce e i consigli degli Angeli?
Iniziamo con il comprendere che gli Angeli cercano di suggerire a tutti gli esseri umani le scelte migliori e la ricerca di una intensa vita cristiana, ma quasi tutti i cristiani non percepiscono questa voce delicata e ineffabile, sia per i peccati che si ripetono giornalmente e che peggiorano lo stato di congelamento spirituale, sia per il motivo che le persone incapaci di mortificarsi, rinnegarsi, sacrificarsi con amore, non hanno alcun interesse nel ricercare i consigli degli Angeli Custodi.
Eppure, ognuno di noi ha almeno un Angelo sempre obbediente e disponibile ad aiutare. Un Angelo che tiene lontano i diavoli dal distruggerci.
Il punto iniziale è questo: come possiamo e cosa dobbiamo fare per ascoltare la voce interiore degli Angeli? Ho già scritto che l’azione degli Angeli è sempre impedita dallo strato di “catrame” presente nell’intelletto e le voci si infrangono senza poter giungere a noi. C’è una coltre di denso fumo che rende davvero impossibile cogliere i consigli degli Angeli, la causa è dovuta alla mancata purificazione dell’anima, che inizia con il rinnegamento da tutto ciò che piace ma che è illecito. Quindi è peccato.
Riflettete davanti a scelte particolari o dinanzi agli idoli umani: “Mi è lecito o no fare questo?”. Mi giova o mi distrugge questa scelta?”.
Possiamo ascoltare gli Angeli nella misura che ci liberiamo dalla coltre di oscurità presente nell’intelletto, questo fa pure capire che è una vera lotta spirituale contro le tentazioni e le naturali inclinazioni verso i vizi e il peccato. Noi possiamo ascoltare i consigli di questi nostri potentissimi e straordinari collaboratori che Dio ci ha messo accanto, ma dobbiamo rimuovere tutto ciò che impedisce il ritorno dello splendore dell’anima.
Bisogna poi fare molta attenzione quando arrivano ispirazioni alla mente, non sempre sono gli Angeli, anzi proprio per la mancata purificazione si potrà sentire forse l’1% di buone ispirazioni e poi il restante 99% è distribuito tra i diavoli e la propria natura ancora molto corrotta. Inoltre, c’è una grande differenza tra le ispirazioni degli Angeli e quelle dei diavoli, si potranno conoscere facilmente con una vita santa e una lunga purificazione.
La purificazione è sempre un momento di Grazia speciale, non bisogna abbattersi o abbandonare la preghiera e tornare indietro. Il cammino spirituale dura tutta la vita, ed è esclusivamente interiore, quindi chi è dedito alla preghiera esteriore e spettacolare non potrà mai avanzare nella Via di perfezione. Lo dice Gesù nel Vangelo: “Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà” (Mt 6,6).
La camera oltre ad indicare un luogo raccolto e silenzioso, indica l’anima che deve diventare centro di contemplazione delle cose di Dio.
Quando la persona vive perennemente nel raccoglimento e si libera delle debolezze che dissipano e distolgono dall’Amore Divino, comincia a provare un grande rispetto verso gli Angeli Custodi, sa di essere sempre osservata e tutto quanto dice è ascoltato. Da qui inizia un maggiore controllo del linguaggio che si utilizza e i comportamenti sbagliati che si ripetono spesso, anche quando si è da soli e non è presente nessun familiare.
Gli Angeli Custodi ci vedono e ci ascoltano sempre. Conoscono anche i nostri pensieri!
Dobbiamo ammirare tutti quei Santi che sono stati devotissimi degli Angeli Custodi, Santa Gemma Galgani e Santa Francesca Romana Li vedevano spesso e dialogavano, altri Santi sentivano nitidamente i Loro consigli!
Tutti noi abbiamo obblighi illimitati verso i nostri Angeli Custodi, verrà il giorno in cui sapremo quante premure hanno avuto e quanto hanno pregato per noi. Da oggi dobbiamo pregarli ogni giorno con ardenti preghiere devozionali e ringraziarli per i Loro servizi. Vi racconto una cosa che mi succede: quando dico agli Angeli di farmi ricordare qualcosa ad una determinata ora, sempre, ripeto sempre, all’ora stabilita mi viene in mente quel proposito fatto. Tra mille impegni giornalieri in cui mi dibatto, avrei bisogno di numerosi segretari, ma non essendo una persona ricca né importante, mi compiaccio grandemente degli Angeli Custodi…!
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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