+ Dal Vangelo secondo Luca (11,29-32)
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
“Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno”. Quando si cercano segni vuol dire che è venuta meno la Fede , invece è bello il segno quando lo invia Dio per confermare qualcosa. La Fede autentica è abbandono e fiducia in Gesù, se si vuole provare la sua presenza con la richiesta ripetuta di segni, entriamo in una dimensione più superstiziosa.
Gesù non dà spettacoli a richiesta, Lui rifiutò davanti a Erode di mostrare i segni della sua Divinità, quando Pilato Lo fece portare dopo l’arresto. “Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da Lui. Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla” (Lc 23,8-9).
Il Vangelo oggi dice che Gesù era sempre disponibile a mostrare il segno di Giona, il Profeta che rimase per tre giorni nel ventre di un grosso pesce e fu sputato sulla spiaggia dopo aver ripreso a pregare con grande fede. Quindi il paragone riguarda la sua Risurrezione dopo tre giorni di permanenza nel ventre della terra. Questo era il segno di Giona che Gesù ripeteva e che avrebbe dato in futuro, ma i suoi nemici non potevano comprendere l’analogia.
Il libro di Giona conta appena quattro capitoli, nel primo Dio gli ordina di andare ad annunciare a Ninive che se gli abitanti non si fossero convertiti, la città sarebbe stata distrutta. Giona ha paura, fugge su una nave che viene colpita da tempeste e gli altri passeggeri lo buttano in acqua perché lo considerano il colpevole. Nel capitolo tre Giona ottempera la richiesta di Dio e si reca a Ninive a predicare la penitenza e la conversione. I risultati furono abbondanti, tanto che il re sentito l’annuncio di Giona che Dio voleva distruggere la città se non si fossero convertiti, si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere.
Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Ninive questo decreto: «”Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. Uomini e animali si coprano di sacco, e Dio sia invocato con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. Chi sa che Dio non cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non abbiamo a perire!”. Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece” (Gio 3,1-10).
Con poche parole di Giona tutta Ninive si convertì. La Madonna parla da 31 anni a Medjugorje ma pochi vivono i suoi messaggi.
Voglio rilevare la grande fede che aveva il Profeta Giona sulla Parola di Dio. Dopo aver ricevuto il primo annuncio di recarsi a Ninive e di predicare la conversione, egli fece un ragionamento sbagliato ma perfetto nella fede in Dio. “Se io vado e predico, i suoi abitanti si convertiranno e il Signore li perdonerà. Non farà loro il male minacciato. Io non vado, loro non ascoltano la Parola di Dio, non si convertono e verranno sterminati”.
Questo ragionamento sbagliato contiene però una grandissima considerazione della Parola di Dio.
Anche se a quel tempo Gesù ripeteva che era ben più grande di Giona, pochi credevano e Lo seguivano.Sappiamo che neanche il segno di Giona sarà sufficiente a convertire i nemici di Gesù. Cercavano un Dio spettacolare, un Dio che si piegava ai loro desideri e che svolgeva quanto chiedevano. Gesù non si può manipolare secondo le proprie voglie, questo dimostra la mancanza di Fede.
La vera conversione non nasce dai segni ma dalla Parola di Dio. I segni possono provocare una parvenza di conversione ma svanito l’effetto si ritorna ai peccati di prima. Mentre la Parola di Dio si incarna nella persona e diventa un tutt’uno. Se non avviene questo incontro nel credente, egli è soggetto ad errori più o meno gravi. Dalla Parola di Gesù arrivano i più grandi miracoli e non dalla spettacolarizzazione della Fede.
La via della Fede non sono i segni ma la Parola di Dio.
Il popolo pagano di Ninive si è convertito non per aver visto segni, ha ascoltato l’invito alla conversione, ha accettato immediatamente la predicazione di Giona che invitava alla vera conversione, ed era questo il segno della presenza di Dio che vuole la salvezza di tutti.
Oggi è diventato difficile far accogliere la Parola di Dio, difficoltà che si sono riscontrate a Lourdes, Fatima e Medjugorje, perché il popolo è diventato sempre più carnale e non avverte la dimensione spirituale. Chi ascolta la Parola di Dio e non ha il cuore inquinato dai vizi, dalla cattiveria, dall’odio, accetta con facilità l’invito di Dio. La sua Parola entra nei cuori e produce frutti di santità. Oggi c’è un impedimento enorme causato dai peccati e dalla scarsa partecipazione alla Messa.
Lo Spirito Santo agisce con facilità nei cuori puri e buoni, fa accogliere con semplicità la Verità rivelata.
Gesù è più grande di tutti i potenti, a quel tempo cercava di spiegare che Lui era ben più grande di Salomone che non faceva miracoli né predicava gli insegnamenti del Vangelo, eppure una regina del sud si recò a Gerusalemme per ascoltarlo. Perché oggi non ci si reca in Chiesa ad ascoltare la Parola di Dio ed incontrare il Re dell’universo?
Giona si recò a Ninive, la regina del sud andò da Salomone, i cristiani dove vanno? Cercano i segni ola Parola di Dio?
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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