+ Dal Vangelo secondo Matteo (7,21-29)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande». Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi.
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Abbiamo compreso -spero sufficientemente- che il vero cammino spirituale si attua esclusivamente quando si compie la volontà di Dio, nel proprio stato di vita e quando la preghiera si trasforma in opere buone. È chiaro a tutti che dire “Signore, Signore” quando si và a Messa o si recitano preghiere mentre poi si continua a vivere in maniera opposta alla volontà del Signore, è assolutamente inutile, inconcludente.
Molti cattolici vivono questo dualismo in buonafede, adagiati nella completa tiepidezza, ma portando addosso la responsabilità del mancato approfondimento della loro Fede, ignorando il Catechismo che dovrebbe essere la guida della loro vita. La buonafede di molti cattolici è indicata da me considerando che sono pochi quelli che ascoltano l’invito a leggere e studiare il Catechismo, infatti solamente i Sacerdoti ancora innamorati di Gesù ripetono nelle omelie e nei colloqui spirituali di approfondire il Catechismo.
I Sacerdoti innamorati di Gesù trasmettono la loro Fede e spingono i fedeli ad una vita autenticamente cristiana.
Purtroppo molti cattolici si accontentano dell’apparenza, e come dare loro colpa se vedono oggi questa apparenza in molti Prelati? Che tristezza sapere che numerosi dicono “Signore, Signore” e nello stesso tempo tramano contro il Papa e la Chiesa. Negli ambienti buoni della Chiesa circolano certe verità davvero gravissime e che per prudenza non vengono rivelate, saranno i fatti stessi a svelare ciò che nessun uomo può delimitare.
Le notizie veritiere dei mass-media fanno conoscere qualcosa che fuoriesce dall’aspra lotta intestina per accaparrarsi il potere nella Chiesa, e tutte queste notizie dovrebbero in realtà spingere i credenti a credere ancora più fermamente nella santità della Chiesa Cattolica e nella presenza ineffabile dello Spirito Santo che avvolge la Sposa di Cristo.
I cattolici che si allontanano dalla Chiesa quando vengono a conoscere scandali e altri abomini, abbandonano perché hanno poca Fede e sono colpevoli, non sono intenzionati a cominciare un vero cammino di conversione, non vogliono rinunciare ai loro peccati, non vogliono rinnegarsi e dire sì alla volontà di Gesù. Non possiamo rammaricarci per quanti liberamente scelgono di non impegnarsi a vivere cristianamente.
Preghiamo per tutti ed aiutiamo qualsiasi persona bisognosa, ma ognuno è libero di fare le scelte che vuole, buone o cattive.
Evitiamo di ripetere che gli scandali allontanano i cattolici dalla Messa, sono cattolici di nome ma non hanno mai iniziato il vero cammino spirituale. Forse senza gli scandali lo avrebbero iniziato, è vero, ma lo scandalo deve spingere il vero cattolico a pregare proprio per questi che commettono scandali, riconoscendo la loro debolezza e la possibilità degli errori. Senza ignorare che degli scandali commessi da Prelati e da Sacerdoti, essi dovranno risponderne a Dio per se stessi e per le conseguenze causate dalle loro colpe.
Parlare di corruzione nella Chiesa si può fare quando c’è vera necessità di ripristinare la verità insabbiata o quando si deve difendere la sana dottrina della Chiesa, questo deve spingerci a pregare di più per chi pubblicamente dice “Signore, Signore” e poi nel segreto agisce pienamente contro il Signore!
E possono essere bravissimi nel gettare fumo negli occhi con iniziative applaudite da quanti non vedono e non si rendono conto di cosa esiste realmente dietro quei progetti. Tutto serve per esaltare l’uomo e cercare applausi, non per aiutare la Chiesa in agonia con iniziative di preghiere continue nelle parrocchie e di adorazioni perpetue dell’Eucaristia.
Gettando un po’ di fumo negli occhi si è convinti di avere annullato dalla mente degli italiani gli scandali pubblici e segreti!
Non serve a nulla ripetere “Signore, Signore” quando il cuore adora gli idoli, un idolo è il potere, allora si strumentalizza il Signore per il perseguimento di ambizioni segrete. Quindi, ripetere “Signore, Signore” serve a qualcosa…
Sentite cosa dirà Gesù a quanti ripetono ingannevolmente e pomposamente “Signore, Signore” con le labbra: «Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora Io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!».
L’autentico discepolo di Gesù non cerca gli onori né il potere, vuole solo pregare, rimanere vicino al suo Signore e questo lo appaga pienamente, è tutto. Questa differenza di esigenze interiori mostra la spiritualità dei credenti, è la chiara indicazione della spiritualità di un cristiano. E Gesù prosegue nel Vangelo di oggi, affermando che ci sono credenti che costruiscono ingannevolmente sulla sabbia e altri che con Fede costruiscono sulla roccia.
L’anima cristiana costruisce sulla roccia solo quando segue la sana dottrina della Chiesa, quando rimane fedele alla santità della Sposa di Cristo. “Le porte degli inferi non prevarranno contro di Essa”, niente e nessuno potrà distruggere l’unica vera Chiesa, da Essa si emana la spiritualità infallibile ed eterna. Gli uomini possono cambiare Dio con un idolo, possono commettere immoralità ma la Chiesa è sempre Santa e quanto ci insegna da duemila anni è garanzia di santificazione e di salvezza.
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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