+ Dal Vangelo secondo Matteo (7,6.12-14)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi. Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti. Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
“Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro”, questa frase di Gesù è da sola un’omelia, non c’è necessità di aggiungere altro in questa newsletter. Potrei fermarmi qui per oggi.
Questa frase è compresa nel grande discorso della Montagna, che San Matteo riporta nei capitoli 5, 6 e 7. Sono certo che chi medita questi tre capitoli con applicazione e sincero proposito di convertirsi, inizia il vero cammino spirituale, comprende razionalmente la necessità di modificare lo stile di vita vizioso e cerca per mezzo della Fede di ricominciare una nuova vita, impegnandosi nel rinnegamento e nella pratica delle virtù.
Se volete dare una forte svolta al vostro cammino spirituale, meditate per tre giorni un capitolo dei tre indicati dal Vangelo di San Matteo, 5, 6 e 7, uno al giorno e dedicando un’ora all’approfondimento di ogni rigo, di ogni parola che colpisce, per coglierne il senso corretto e memorizzarla non come una poesia, ma imprimendo i concetti nel cuore e nella mente.
Questo è il metodo migliore per convertirsi realmente ed avvicinarsi al Cuore di Gesù.
In questi giorni stiamo meditando e completando il capitolo 7 di San Matteo, è una miniera di insegnamenti e solo chi vuole rimanere nella corruzione non si converte meditando tutti e tre i capitoli. Al termine del capitolo che stiamo studiando farò una sintesi di tutti e tre i capitoli, adesso voglio invece anticipare due frasi che troveremo nei prossimi giorni, sempre del capitolo 7.
La prima frase è del Vangelo di domani 27 giugno: “Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete”.
La seconda frase è del Vangelo di dopodomani giovedì 28: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel Regno dei Cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei Cieli».
Riguardo la prima frase voglio solo anticipare che i falsi profeti si stanno moltiplicando a migliaia in Italia, un po’ come avviene nel protestantesimo, dove sorgono nuove comunità ecclesiali da loro chiamate impropriamente chiese, infatti basta avere un locale e scrivere su una tabella un nome, per esempio “Pentecostali della Chiesa cristiana”. A proposito di pentecostali, sono proprio loro ad avere portato all’interno della Chiesa Cattolica la preghiera di esaltazione che tanto danno causa alle anime.
Perché la Madonna a Medjugorje ha insegnato un’altra forma di preghiera, quella interiore, raccolta, intima, la preghiera del cuore, quella fatta con grande raccoglimento interiore ed espressa nel proprio cuore a Gesù. Leggiamo due messaggi: “Pregate Gesù che vi conceda il dono del silenzio interiore. Col dono del silenzio potrete imparare la preghiera continua” (20 febbraio 1986); “Voglio mettervi in guardia perché in questo tempo Satana vi tenta e vi cerca. A Satana è sufficiente un vostro piccolo vuoto interiore per poter operare dentro di voi. Perciò, come vostra madre, io vi invito a pregare. Che la vostra arma sia la preghiera! Con la preghiera del cuore vincerete Satana! Come mamma vi invito a pregare per i giovani di tutto il mondo” (5 settembre 1988).
Per preghiera del cuore la Madonna intende quella interiore, raccolta, umile e fiduciosa.
Gesù ce lo ha ripetuto alcuni giorni fa nel Vangelo di mercoledì 20 giugno: “E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico:hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”.
Lo ha ripetuto con simili parole l’indomani, giovedì 21 giugno: “Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate”.
Anche se oggi sto mettendo molta carne al fuoco, sono sicuro che mediterete con maggiore attenzione.
Ritorno alla prima frase: “Guardatevi dai falsi profeti… Dai loro frutti li riconoscerete”. Ne parlerò con maggiore disponibilità, oggi voglio dirvi che molti buoni cattolici seguono siti di false rivelazioni, compromettendo seriamente la loro salvezza eterna. Il prurito di conoscere il futuro o cosa dice Gesù in questi tempi è la trappola usata da satana per condurvi sul pinnacolo del suo tempio e gettarvi giù, dopo avere fallito con la tentazione a Gesù.
Lasciate perdere i siti di rivelazioni inventate e leggete solo i pochi autentici, che non confondono, non indicano date, non sono strapieni di parole zuccherate per attirare i più deboli. È facile creare un sito ed inserire messaggi inventati o copiati in parte da quelli di Medjugorje, Maria Valtorta o le locuzioni a Don Stefano Gobbi.
La seconda frase -che comunque mediteremo giovedì 28- dice: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli». Molti credenti possono dire “Signore, Signore” anche seguendo false rivelazioni e credendo a messaggi assolutamente falsi e che cercano di attirarvi con la curiosità per farvi prigionieri.
Ma questi credenti si allontanano gradualmente dal Vangelo storico e dalla sana dottrina della Chiesa e quando se ne accorgeranno forse non avranno la forza spirituale per ritornare alla Verità. Chi segue profeti e messaggi falsi assorbe la negatività satanica che essi trasmettono, anche solo visitando questi siti falsi, figuriamoci poi se si frequentano luoghi di false apparizioni. Questo era opportuno scriverlo già adesso.
Invece ritorno al Vangelo di oggi, la frase iniziale è un programma di vita: “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro”. Gesù riepiloga in questa frase tutto il suo insegnamento, la sua grande lezione sulle nostre relazioni spirituali con il nostro prossimo. Ci deve muovere la carità, ma cosa significa carità? È solo l’elemosina data al povero?
Carità significa amore disinteressato nei confronti degli altri.
La carità del Vangelo realizza la più alta perfezione dello spirito umano, e nello stesso tempo rispecchia e glorifica la natura di Dio. Solo attraverso la carità l’uomo realizza il Comandamento dell’amore lasciato da Gesù Cristo ai suoi discepoli e quindi dona la felicità eterna. La carità, unita alle altre virtù teologali, permettono il raggiungimento della felicità. La carità insegnata da Gesù è amore, benevolenza, affetto.
È la carità a convalidare la preghiera, perché non si è mai esauditi se non si ha carità.
La carità non ci fa giudicare gli altri, al contrario ci dà una chiara conoscenza delle nostre miserie fino a considerarci peggiori degli altri. La carità ci fa essere buoni e comprensivi, ci fa vedere i peccatori non come persone dannate ma come persone bisognose di incontrare Gesù e questo ci spinge a pregare per essi. È la carità a rendere efficace la nostra preghiera.
Dio ci tratta come noi trattiamo gli altri.
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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