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domenica 3 giugno 2012

1561 - Commento al Vangelo del 3/6/2012 Ss.Trinità


+ Dal Vangelo secondo Matteo (28,16-20)
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».  

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Fin dal Battesimo ogni cristiano viene segnato misticamente nell’amore del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, su lui viene pronunciato il Nome della Santissima Trinità, riceve il sigillo inviolabile di Dio. Niente e nessuna cosa potrà mai più intaccare il sigillo del Battesimo, neanche la rinuncia e la sconfessione del cristiano delirante. È un sigillo eterno avvenuto per la scelta dei genitori credenti, quindi, i responsabili di quel bambino che hanno scelto la cosa migliore per lui. Come  scelgono i cibi migliori e le cure adeguate per la sua salute.
Quelli che rifiutano Dio portano sempre con sé il sigillo del Battesimo, un dono immenso che solo i confusi non possono comprendere.
Tutto nella Chiesa avviene nel Nome santissimo della Trinità, la Messa inizia e termina nel suo Nome, tutte le preghiere invocano le tre Persone divine e distinte. Il Gloria è l’inno di esultanza verso il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo. La Gloria che i cristiani riversano verso Dio possono comprenderla solamente essi, perché Gesù lo ha rivelato chiaramente. È una Verità ineffabile e il credente crede per Fede, ma incalcolabili prove la certificano.
“Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”(Mt 28,19).
Si incontrano ovviamente difficoltà a comprendere il mistero della Trinità, è appunto un mistero che un semplice uomo non avrebbe mai potuto inventare. Non basta poi inventare, occorrono credenziali e prove inconfutabili. Gesù Cristo le ha date tutte e la storia cristiana continua ad invocare la Trinità operante nella Chiesa e nel mondo.
Domenica scorsa, di Pentecoste, ho scritto questa frase: «E allora cosa sarebbe oggi la Chiesa senza la presenza dello Spirito Santo? Niente, solo una combriccola di amici/nemici e nulla più. Invece lo Spirito Santo è la vera guida e il santificatore dell’unica Chiesa fondata da Gesù Cristo, non potrà mai cadere e rimanere distrutta, anche se per qualche tempo dovrà patire la sua morte apparente, come ho scritto nel mio libro “La corruzione nella Chiesa”».
È la stessa Chiesa principalmente a dire al mondo che Dio esiste. Un Dio che svolge tre operazioni trinitarie dentro e fuori la Trinità, un Dio che non ha permesso agli uomini di distruggere la sua Chiesa, quell’unica Chiesa fondata dal Figlio. Non ci sono riusciti gli stessi Cardinali a distruggerla…
Ho scritto questo perché c’è un episodio curioso ed illuminante sulla volontà degli uomini di arrecare danni irreparabili alla Chiesa di Dio. La storia ci racconta che Napoleone Bonaparte si impegnò con tutte le sue forze nel voler distruggere la ChiesaCattolica. L’odio non nacque per antipatie religiose, si sviluppò nel tempo a causa di posizioni politiche diverse, soprattutto per la tenacia di Papa Pio VII, che impediva l’arroganza dell’Imperatore.
Pio VII era stato eletto il 14 marzo 1800 a Venezia (città libera dal dominio francese e sotto l’autorità di Vienna), il suo nome era Barnaba Chiaramonti. Napoleone Bonaparte era soddisfatto della sua elezione, ma la gioia durò poco tempo.
Pio VII praticò una politica salda nei principi e l’adattamento alle circostanze. Subito riuscì ad ottenere dal governo di Napoleone la firma di un concordato tra Santa Sede e Repubblica Francese, nel 1801. Fu il famoso Cardinale Ettore Consalvi come Segretario di Stato a compiere un’opera diplomatica ed incisiva riconosciuta unanimemente ancora oggi come tra le più importanti nella Chiesa.
Però, la Chiesa non poteva accettare passivamente le rivoluzioni e i disegni egemoni di Napoleone, si schierò a favore delle Nazioni colpite dall’Imperatore, il quale per vendetta proclamò decaduto il potere temporale dei Papi, fece arrestare Pio VIII e lo fece deportare a Savona.
In un successivo incontro, Napoleone Bonaparte disse al Cardinale Ettore Consalvi (Segretario di Stato di Pio VII): «Io distruggerò la vostra Chiesa». Immediata e sottile fu la risposta del Cardinale: «Maestà, sono diciotto secoli che noi preti cerchiamo di fare questo e non ci siamo riusciti».
In questi tempi devo scrivere una verità molto dolorosa: sono numerosi i Prelati che oggi lavorano per la distruzione della Chiesa Cattolica. La bella battuta del Cardinale Consalvi oggi non sarebbe più opportuna perché l’attacco dall’interno contro la Chiesa è micidiale.
Nella risposta del Cardinale Consalvi vi troviamo l’Onnipotenza della Trinità: la Chiesa rimaneva forte per la presenza di Dio.
Non solo questo ma miliardi di episodi ci dicono che Dio è presente nella Chiesa e nel mondo, non agisce dove si rifiuta intenzionalmente il suo aiuto e lascia liberi i suoi figli di gestire la vita e i molti errori. Dio è vivo ed è Amore, proprio questa caratteristica ci dice che è Uno e Trino, perché da solo non poteva amarsi, in tre l’Amore circola e si espande inarrestabile all’esterno.
Come tutto nella Trinità è Amore, così la famiglia cristiana è chiamata a riflettere su sé le caratteristiche proprie del Padre e del Figlio.
Gesù ha parlato abbondantemente del Padre e ha manifestato molte volte la sua obbedienza totale, così i figli sono chiamati ad obbedire ai genitori perché questi vogliono il loro bene. Nella famiglia c’è inevitabilmente unità e diversità, se si guardasse la Trinità con desiderio di partecipare al suo Amore, la diversità della famiglia diverrebbe comprensione, generosità, perdono.
Il mistero della Trinità trova accoglienza in noi ogni volta che preghiamo e operiamo per amore di Dio. Nei Sacramenti e nelle preghiere rimaniamo in comunione con le tre Persone Divine anche se ne preghiamo una. Quando facciamo l’Adorazione Eucaristica ci poniamo in contemplazione della Trinità, lo stesso avviene quando invochiamo lo Spirito Santo, invochiamo implicitamente il Padre e il Figlio, uniti da questo Divino Spirito.
Gesù promette lo Spirito Santo ai veri seguaci, vuole vivere insieme al Padre nelle anime buone e pure.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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