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venerdì 18 maggio 2012

1524 - Commento al Vangelo del 18/5/2012


+ Dal Vangelo secondo Giovanni (16,20-23)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Queste parole Gesù le ha pronunciate poco prima della sua Passione, il luogo è sempre il Cenacolo, avviene durante l’Ultima Cena. Le parole non sono comprese dagli Apostoli nella loro giusta dimensione, il dilemma tra tristezza e gioia crea maggiore confusione in essi e non riescono a trovare una spiegazione. Solamente Gesù conosceva perfettamente in quel momento cosa si stava preparando, Giuda era uscito dopo che Gesù aveva rivelato ai commensali più vicini l’identità del traditore: «Simon Pietro fece un cenno a Giovanni e gli disse: “Dì, chi è colui a cui si riferisce?”. Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: “Signore, chi è?”. Rispose allora Gesù: “È colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò”. E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone» (13,24-26).
Da questo momento Giuda intuisce che non può più perdere tempo e “preso il boccone, egli subito uscì. Ed era notte” (Gv 13,30). Le tenebre hanno accompagnato il tradimento di Giuda. A questo punto del Vangelo di San Giovanni è presente una frase che numerosi Cardinali e Vescovi appartenenti alla massoneria ecclesiastica hanno cercato di togliere e che non viene riportata nei vari commenti, perché è fin troppo chiara sulla condizione di quanti sono nella Chiesa e contemporaneamente diventano seguaci di una società segreta che ha altre finalità ed opposte a quelle di Gesù Cristo.
Leggete attentamente queste parole perché si riferiscono anche a tutti i credenti che prendono la SantaComunione in peccato mortale: «E allora, dopo quel boccone, satana entrò in lui. Gesù quindi gli disse: “Quello che devi fare fallo al più presto”» (Gv 13,27). Nella situazione di Giuda c’è una diversità enorme rispetto ai credenti, egli tradisce l’Uomo-Dio e Lo consegna ai suoi nemici per farlo uccidere in Croce.
Satana entrò in lui e addirittura si incarnò perché Giuda aveva aperto il suo cuore all’odio e alla malizia più perfida. Invece nei credenti che si comunicano in peccato mortale avviene un peggioramento dello stato spirituale perché commettono sacrilegio ed è un danno enorme che aumenta le disposizioni negative nella persona. Non c’è più la gioia che indica oggi Gesù: Il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia”. Non c’è nella persona il fervore che permette di sentire il Signore nella propria vita, la comunione con Lui salta e la preghiera diventa una monotona ripetizione di parole.
Nessuno prenda la Santa Comunione in peccato mortale, è preferibile non prenderla.
Questo hanno insegnato i Papi e il loro Magistero. Non credete a quanti vi dicono che la Confessione si potrà fare dopo, è una menzogna che và rispedita al mittente. Non puoi prendere particolari medicine che arrecano danni all’organismo se prima non prendi un’altra medicina come protezione e se non sei a stomaco pieno. Se prendi quella medicina senza precauzione, puoi subire danni ben peggiori nel tuo corpo. Lo stesso succede nella vita spirituale quando si prende la Santa Comunione in peccato mortale.
Sono arrivato qui perché volevo evidenziare che questi discorsi Gesù li annuncia solamente agli undici Apostoli, Giuda si era allontanato: “Preso il boccone, egli subito uscì. Ed era notte” (Gv 13,30). I discorsi di Gesù che stiamo leggendo in questi giorni e che fanno parte del lungo discorso nel Cenacolo, sono insegnamenti che fa a tutti i parrocchiani della nostra Parrocchia virtuale e a tutti i veri credenti del mondo che vogliono seguirlo con impegno e serietà.
I cattolici che non frequentano e non pregano, non si interessano di queste parole di Gesù.
Dal capitolo 13 versetto 31 al capitolo 17 versetto 26 di San Giovanni, Gesù parla a tutti i suoi veri seguaci, si rivolge a tutti voi che leggete questi commenti e a quanti nel mondo Lo adorano con sincera umiltà. Questi capitoli purtroppo non riguardano quanti nella Chiesa fanno parte anche della massoneria ecclesiastica e complottano per distruggere la vera Chiesa di Gesù, sostituendola con una nuova Chiesa mondiale svuotata del soprannaturale ma agganciata ai poteri forti del mondo e livellata ad una piena dimensione umana.
Oggi Gesù ci dice che possiamo vivere sempre nella gioia se accogliamo con Fede anche le sofferenze e le mettiamo nel suo Cuore. Nessuna cosa può abbatterci se invochiamo il suo Cuore e rimaniamo uniti a Lui recitando brevi preghiere, il Santo Rosario e soprattutto se andiamo davanti al Tabernacolo e parliamo a Colui che ascolta sempre tutto ciò che umilmente esponiamo e poi ci risponde come vuole Lui. Ma risponde sempre. Lo adoriamo, ringraziamo e invochiamo di intervenire.
Riguardo il nostro progetto Vangelo e Vita, in questi ultimi giorni sono arrivate innumerevoli richieste di adesione, questo non mi sorprende perché conosco molti di voi trasformati spiritualmente da quando si meditano giornalmente sia le parole di Gesù sia il commento. Quasi tutte le vostre adesioni sono accompagnate da espressioni di gratitudine e di affetto nei miei confronti, voglio ringraziarvi tutti anche per le Corone del Santo Rosario che recitate per me ogni giorno.
Sono arrivate anche molte adesioni di italiani che vivono all’estero: Messico, Venezuela, Canada, Inghilterra, ecc. Vorrei riportare tutti i messaggi arrivati, ma lo spazio non c’è, preciso che tutti i messaggi sono belli, pieni di sincerità e di vera partecipazione interiore. Grazie a tutti. Come avevo sottolineato, molti tentennavano perché tentati di non farcela o altre confusioni per fermarli. Invece quando si prega con Fede, la Luce di Gesù, quella vera, illumina e orienta verso la verità.
Dovrò chiarirvi la differenza tra la Luce di Gesù e le tenebre che ingannano e sembrano luce, invece è l’allontanamento dei diavoli dal tentare una persona su qualcosa, a lasciare la mente più libera, ma questa non è la Luce di Gesù. È solo l’assenza dei diavoli, si allontanano quando vincono una persona, togliendo determinate tentazioni mirate a distruggere la vita spirituale della persona. Invece tutti i vostri messaggi sono accompagnati dalla Luce di Gesù, perché avete compreso cosa vogliamo fare proprio per aiutare Gesù e il suo Vangelo. Leggiamone alcuni per incoraggiare molti.

«Carissimo Padre Giulio, come ogni giorno leggo il Vangelo e il suo commento e solo oggi, formalmente e dopo lunga riflessione, ho deciso di iniziare il cammino che lei propone attraverso le sue mail a quanti la leggono. Condivido con lei che l'inferno è al lavoro con resistenze e tentazioni per confondere chi intende aderire a questo progetto perché io stessa ne ho fatto esperienza. Ma nonostante questo, anzi anche per questo, voglio aderire al suo progetto “Vangelo e Vita”. Prego per lei. Francesca».

“Carissimo Padre Giulio, mi permetta di dire così, perché Lei entra nel cuore di ognuno di noi che leggiamo i suoi commenti sul Vangelo che giornalmente ci invia. Sono da poco sua parrocchiana, ma da quando leggo tutto quello che Lei scrive, mi si apre l'anima e il cuore. E vero, ci reputiamo cristiani, ma non lo siamo totalmente, alle prime piccole difficoltà ci rattristiamo senza pensare che vi è sempre qualcuno con noi che ci tiene per mano, e prende su di Sé tutte le nostre sofferenze e problematiche. Questo lo dice qualcuno che ha fatto forte esperienza dell'aiuto di nostro Signore, mi ha sollevata da molte tribolazioni donandomi fortezza e pazienza. Poco tempo fa Le scrissi ringraziandoLa del  libro inviatomi, ed elencandole anche certi avvenimenti vissuti, non so se Lei abbia ricevuto questo scritto, anche perché vi era incluso un piccolo obolo per il libro inviatami. Il motivo del mio scritto di oggi è questo: Chiedo a Lei, se anche dall'estero si può partecipare al suo progetto. A me sembra di aver capito che e solo per l'Italia. Le sarei molto grata per una sua risposta positiva perché avrei piacere di aderirvi. La ringrazio sentitamente per tutto quello che Lei fa e pochi sacerdoti sono come Lei, continuerò a pregare per Lei. La Madonna e Gesù le diano sempre la protezione di cui ha bisogno e la Loro perenne benedizione Dio sia lodato. Antonietta Izzo Picciuto”.

«Ave Maria! Caro Padre Giulio Maria, innanzi tutto vorrei ringraziarla per il Vangelo e le sue riflessioni che giornalmente ci invia e che sono per me, come per tantissimi altri, fonte di accrescimento nella fede e nel Vangelo. Dopo averci pensato su ho deciso di inviarle la mia adesione al progetto, dal primo momento in cui ho letto nella prima mail la nascita del progetto Vangelo e Vita, ma ammetto che in me vi è sempre quella voce che mi dice: “Ma poi sarai in grado di riuscire? Troverai il tempo di dedicarti a quanto ti verrà richiesto? No, lascia stare non sei in grado, tu, proprio tu hai già mille impegni la famiglia, i bambini, il lavoro”. Aspetto sue notizie. Ringraziandola di cuore, la ricordo nelle mie preghiere. Annamaria Agrenta (Imperia)».

“Carissimo Padre Giulio Maria, ho letto la sua proposta sul suo progetto Vangelo e Vita. Prima di scriverle ci ho pensato un pò, poiché ho il timore di prendere un impegno che poi non sono in grado di portare avanti: tempo a disposizione, inadeguatezza e tante altre paure.... Sono una catechista e mi rendo conto di quanto sia importante e urgente un progetto di rievangelizzazione tra le persone, gli stessi genitori dei bambini che desiderano che i loro figli ricevano il Sacramento dell'Eucaristia e della Confermazione, ma poi non li accompagnano alla Santa Messa poiché, probabilmente non ne capiscono l'importanza.  Non mi voglio dilungare perché so che sono tante le lettere che riceve. Voglio essere anch'io uno strumento nelle mani di Maria Santissima e del Signore Gesù consapevole del fatto che sono Loro che operano e non io. Almeno ci voglio provare. Buona serata. Simonetta”.

“Gentile Padre Giulio Maria, grazie di cuore per la splendida opera di evangelizzazione che continua a portare avanti. Desidero aderire al progetto Vangelo e Vita, di cui ora, più che mai, sento personalmente un grande bisogno. Da quando ho ricominciato, anche grazie al suo aiuto mediante la preghiera e le catechesi quotidiane, a vivere in comunione con Gesù e Maria, ricevo da una persona in particolare una vera e propria persecuzione, che talvolta mi ha fatto cadere nello sconforto e nella tentazione di lasciare tutto. Con l'aiuto di Dio, con la preghiera costante e col Santo Rosario sono riuscita a restare in piedi, ma ogni giorno è una lotta dura, soprattutto con la sensazione che spesso avverto di essere la sola negli ambienti che frequento a sforzarmi di agire come Gesù ci chiede. Le persone accanto a me mi fanno sentire spesso diversa e talvolta una vera stupida per avere scelto questa strada molto meno allettante di ciò che ci offre il mondo. Prego sempre per lei; grazie ancora per l'amore così grande che ha per le nostre anime e grazie per l'aiuto che continuerò a ricevere dalle sue parole illuminate. Un saluto con grande affetto e riconoscenza. Francesca”.

«Buonasera carissimo Padre Giulio, è da circa un anno e mezzo che leggo i suoi commenti, come è vero che i diavoli tentano, tanto è vero che Qualcuno ci guida nelle scelte, e a volte, si fanno cose per caso, ma che per caso non sono. Così è successo con l'approccio alle sue lettere, stavo cercando approfondimenti su un argomento relativo alla vita di Gesù e sono “inciampata” nel suo sito, ho inserito la mia mail nella newsletter, mai pensando che avrei avuto tanto beneficio da quel gesto “casuale”... Non ho parole per ringraziarla per quanto scrive e mi riesce a trasmettere... Le scrivo anche per aderire al suo progetto di Apostolato, in questa fase, per crescere personalmente nella conoscenza del vero Catechismo, in un secondo momento per poter testimoniare in maniera attiva anche ai miei fratelli. Per ora la ringrazio. Paola Benaglio. Cologne (BS)».

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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Medaglia di San Benedetto