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martedì 1 maggio 2012

1485 - Commento al Vangelo del 1/5/2012


+ Dal Vangelo secondo Matteo (13,54-58)
In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
È curioso leggere che Gesù era motivo di scandalo tra la sua gente, proprio a Nazaret dove era cresciuto e tutti Lo conoscevano bene. I paesani non erano in grado di vedere l’Invisibile presente in Gesù e disprezzavano i suoi insegnamenti e le sue opere. Non trovavano una spiegazione umana alla nuova condizione di Profeta del Figlio del falegname, e come succede sempre nelle cose di Dio, rifiutavano e perseguitavano l’inviato da Dio.
Ogni cristiano autentico è soggetto alla persecuzione da parte di nemici, i quali spesso si nascondono tra i familiari e amici.
Casi simili la storia cristiana ne conserva migliaia, pensiamo a San Francesco d’Assisi dopo la sua conversione, da tutti gli assisani veniva considerato un folle nel senso più dispregiativo del termine e lo caricavano di insulti e diffamazioni. È la storia dei Santi a tranquillizzarci quando i sapienti del mondo imbevuti delle negatività sataniche ci prendono in giro e ci perseguitano perché seguiamo fedelmente il Signore.
Proprio in questi tempi di progressiva apostasia da parte di molti che dovrebbero invece eccellere per santità di vita e virtù, assistiamo giornalmente alle novità che vengono proposte in molte parrocchie e che distruggono la sana dottrina e la devozione dei fedeli. Uno degli attacchi da parte dei modernisti cattolici è la devozione che i fedeli curano verso la Madonna e i Santi. Ci sono stati teologi che hanno scritto e continuano ad insegnare che i Santi non vanno imitati, ognuno ha una sua storia e non deve riguardare gli altri fedeli.
Ovviamente si tratta di un depistaggio fatto in malafede, ci comportano come affermava Gesù: “Guai a voi ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci” (Mt 23,13).
Penso che sia una malizia satanica voler portare i credenti e quei peccatori desiderosi di conoscere Dio, lontani da Dio. Depistaggio è l’azione di allontanare dalla pista giusta, inducendo a seguire tracce fuorvianti. Quindi, aggiornando la vera dottrina cattolica con insegnamenti umani e peccaminosi.
Apostasia indica l’abbandono della Fede, la perdita nel proprio cuore di ogni forma di comunione con Gesù e il suo Vangelo. Esteriormente si possono continuare ad esprimere parole ostentate con riferimento alla Scrittura ma il cuore è diventato arido e vuoto di Dio. Chi arriva per colpe personali e i ripetuti peccati a questa misera condizione, cerca di continuo di aggregare tutti gli altri al suo stato spirituale disperato. Da qui vengono fuori tutte le eresie che si insegnano.
Trascrivo una breve testimonianza per evidenziare come si trasforma la Chiesa in un salotto e la Messa in uno spettacolo. «Padre, le invio una foto del mio Vescovo e un certo Don Giuseppe, il quale è parroco e durante la “Messa”, sia celebrando Matrimoni, che Battesimi, mette sempre musica da discoteca!!!! Addirittura, una volta durante la Comunione, ha fatto mettere una canzone di quella cantante blasfema che si fa chiamare “Madonna” e durante un Battesimo, ha fatto mettere la canzone di “ Gianna, Gianna” (che parla di sesso!!!)! Un'altra volta, alla messa di Pasqua del 2010, al canto d'ingresso ha fatto mettere su la canzone blasfema di Vasco Rossi: Alba chiara! Questo “prete”, ovviamente attira un sacco di giovani (ma in modo non conforme al Vangelo), i quali durante queste “Messe” inscenano uno spettacolo: hanno una radio stereo in Chiesa (che è del parroco) e agli ordini del parroco, mettono canzoni profane! Il mio Vescovo e la Congregazione per il culto Divino sanno anche questo, ma continuano a fare gli indiani, lasciandolo andare da una parrocchia all'altra a fare danni e quindi a commettere gravi profanazioni e sacrilegi. Don Giuseppe viene chiamato spesso anche nella parrocchia del suo “gemello” a fare catechesi. A presto! Sabina».
Oltre la profanazione della Casa di Dio, si mostra il pieno disprezzo delle disposizioni del Magistero e dei Papi riguardo la musica sacra. Molti cattolici sono disgustati e pensano che un Prete che ignora e disprezza la sacra liturgia privilegiando la musica profana e le canzonette durante la Messa, ha dimenticato Gesù e il suo Vangelo. E cosa può dare ai fedeli nelle confessioni e come guida spirituale? Cosa afferma di autentico nelle omelie?
Dopo la morte di Lucio Dalla un Vescovo espresse in modo sorprendente la sua “preoccupazione” per qualche canzone del cantautore che si poteva fare ascoltare durante i funerali. E Dalla era un cattolico che partecipava alla Messa ogni domenica e spesso nei giorni feriali, si confessava assiduamente. Questo è un dato sicuro, il resto sono notizie prive di riscontri.
Questo stesso Vescovo non ha detto nulla sulle canzoni profane per i funerali di Morosini e per l’omelia del celebrante che invece di parlare di Gesù e dei Novissimi, innalzò il calciatore ad una forma di divinità. E nessuno si lamenta o prende provvedimenti per tutte le violazioni alla sacra liturgia che avvengono con pieno disprezzo verso Dio. Molti addirittura vogliono appositamente che la liturgia venga profanata e si rinnovi tutto in una forma moderna e umana. Sono arrivati al limite della disperazione.
Oltre a manifestare una diversità dal sacro, confondono e disgustano quanti credono e pregano con profonda spiritualità.
Sono le contraddizioni che emergono oramai a tonnellate da molte parti, ed è irrefrenabile questa caduta verso il baratro, si arriverà inevitabilmente a situazione dolorose nella Chiesa che Gesù non vuole e che la Madonna vuole evitare con la sua prolungata presenza, chiedendo preghiere e penitenze. Molti considerano Gesù come un semplice Figlio del falegname e non come Dio e Figlio di Dio Padre.
Chiediamo oggi a San Giuseppe di aiutarci a lavorare nella Vigna del Signore con l’amore e l’umiltà che Dio chiede a tutti. Questo giorno di riposo sia per tutti un momento di riflessione per imitare questo grande Santo, indicato dai diavoli in un esorcismo come il più potente dopo la Madonna. Chi è devoto di San Giuseppe riceve sempre aiuti e protezioni particolari.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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