+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete». Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire». Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Per un problema di natura tecnico il commento già pronto ieri sera non è stato possibile inviarlo perché si trovava all’interno e non potevo utilizzarlo. Anche questo impedimento contribuisce a lottare la Parola di Dio, il motivo lo conosco bene e non lo spiego interamente perché sarebbe un po’ lungo. Ma è strano che pur funzionando bene l’apparecchiatura non si riusciva ad aprire solo il mio commento. Adesso si è sbloccato e sto aggiungendo questa introduzione per spiegare questo ritardo.
Il ritardo può avvenire qualche volta per molti impegni personali ma oggi si è trattato di uno strano episodio. Questo dimostra che i diavoli temono fortemente il cammino che abbiamo intrapreso e la mia determinazione nell’aiutarvi a conoscere la sana dottrina della Chiesa, con brevi e complete schede su tutta la nostra Fede.
Continuiamo a meditare il lungo discorso che Gesù fece agli Apostoli la sera del Giovedì Santo. Un dialogo intenso e profondo, Gesù spiegava ma anche ascoltava, e per i suoi preziosi discepoli presenti nel Cenacolo soprattutto era il momento di recepire le ultime raccomandazione del Signore. Spiegava Verità che l'uomo può recepire solo se entra in sintonia con lo Spirito Santo, per questo Gesù aveva detto loro che non erano ancora in grado di capire.
I Dodici dopo tre anni di condivisione trascorsi con Gesù, non riuscivano a capire moltissime cose spirituali, oggi i moderni invece ostentano di capire tutto di Dio e della Chiesa… Poveri fratelli…
Gesù spiegava cosa stava per succedere a Lui e a tutti loro, e ripeteva una frase che certamente avrà turbato i presenti: "Voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà". Non è una buona consolazione sapere che le proprie pene saranno pure irrise dai nemici, qui ci vuole un alto grado di mite sopportazione. E si ritorna sempre all'oggetto principale del messaggio di Gesù: amare.
Adesso però volgo l'attenzione al dialogo instaurato da Gesù nel Cenacolo, e la principale certezza che abbiamo è l'assoluta verità di ogni sua affermazione perché Egli è Dio. Ne consegue che nessuno può arrogarsi l'autorità di modificare i suoi discorsi da come li ha tramandati la Tradizione e nessuno può essere in grado di stabilire cosa disse Gesù. C'è la sana dottrina della Chiesa a confermarlo e questo ci basta, non abbiamo alcun prurito di novità.
Gesù è credibile perché è Dio, le sue opere lo testimoniano, le sue parole sono forti come granito e dolci come il miele, ma solo Lui ha l’autorità di dividere il vero dal falso, solo Lui può mostrare gli errori dottrinali di quanti sono confusi e modernisti, evidenziare la mancata purezza dei pensieri di quanti non Lo amano, gli errori sociali della società moderna. I suoi nemici Lo accusavano senza mostrare alcuna verità a sostegno delle diffamazioni, mentre invece Egli poteva rivelare le falsità provate e la corruzione dei suoi nemici.
Gesù è credibile perché compie le opere del Padre Creatore, manifesta la sua Divinità in miliardi di circostanze.
Gesù spiega la Verità e l'accompagna con le opere, i cristiani che pregano o parlano di Gesù senza compiere le opere del Vangelo non sono credibili. E non possono vivere nella vera gioia perché la loro Fede si fonda sulle falsità, magari vissute involontariamente ma sempre di errori fondamentali si parla. Il mondo si rallegra quando vede un cristiano nella tristezza e senza speranza, che si abbatte facilmente. Quel cristiano ha perduto la fiducia in Gesù.
Allora Gesù aggiunge la parte che completa benevolmente la prima frase: "Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia". La condizione è assolutamente richiesta, bisogna reagire alla tristezza e vivere da risorti. Chi crede veramente che Gesù è vivo e vero non si abbatte mai e vive con una grande gioia nel cuore, una gioia che si trasmette all'esterno in ogni circostanza. Si può essere seri ma nella gioia. Si può essere genitori esigenti con i bambini ma nella gioia. Tutto bisogna compiere nella gioia e nella verità.
Gesù è vero Dio e può con molta facilità cambiare la nostra tristezza in gioia, dobbiamo chiederlo con umiltà e verità. Ogni forma di disperazione e di abbattimento Gesù li può cambiare in gioia, crediamolo fermamente e così lo testimonieremo nella nostra vita.
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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