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martedì 25 settembre 2012

1827 - Commento al Vangelo del 25/9/2012


+ Dal Vangelo secondo Luca (8,19-21)
In quel tempo, andarono da Gesù la Madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: «Tua Madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». Ma Egli rispose loro: «Mia Madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Come ho già avuto modo di scrivere, Gesù metteva sempre al primo posto la volontà del Padre, sapendo però che proprio sua Madre era la prima e la Donna perfetta che corrispondeva pienamente ai disegni Divini. Gesù non ignorava la presenza della Madre mentre predicava, al contrario La innalzava come modello di santità inarrivabile, sapendo che solo Ella viveva pienamente e perfettamente nella volontà di Dio.
Gesù dice che bisogna diventare come sua Madre, questa è la corretta spiegazione delle sue parole: “Mia Madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica”.
Gesù come Figlio di Dio aveva concesso privilegi ineffabili a sua Madre, come l’Immacolata Concezione e la pienezza della Grazia, la perpetua Verginità e la Divina ed universale maternità, poteva nella circostanza che esaminiamo ignorare sua Madre o mancarle di rispetto?
Alle parole di alcuni: “Tua Madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti”, la risposta di Gesù non è stata distaccata, anzi vuole dire che sua Madre è la Santissima e già vive nella volontà di Dio, è la perfetta Discepola e chi imiterà Lei sarà amato come se fosse sua Madre.
Poi, il discorso sui fratelli è molto chiaro, la parola rivolta a Gesù intendeva cugini, lo stesso quando indicano le sorelle di Gesù ma sono le cugine o addirittura le discepole, altrimenti avrebbe dovuto avere una decina di fratelli e sorelle… Vediamo i vari significati che poteva avere nel mondo ebraico il termine fratello:
1) “parente” o “cugino”, cioè generico appartenente alla cerchia familiare (cugino di vario grado, nipote = figlio del figlio, nipote = figlio del fratello): ad esempio Abramo chiamava “fratello” suo nipote (figlio del fratello) Lot (Genesi 11,27;13,8;14,14;14,16), e lo stesso dicasi per Labano verso suo nipote Giacobbe (Genesi 29,15). In 1 Cronache 23,22 il termine “fratelli” viene usato per indicare i figli del fratello del padre, cioè i cugini di primo grado; in Levitico 10,4 indica i figli del cugino di primo grado;
2) “membro di una stessa tribù”, intendendo con tribù i 12 raggruppamenti etnici relativi ai figli di Giacobbe-Israele: per esempio Numeri 8,26; 2 Samuele 19,11-13);
3) “amico” o “alleato”, in particolare nei momenti avversi: ad esempio 2 Samuele 1,26; 1 Re 9,13; Pr 17,17;
4) “collega”, cioè individuo accomunato da un medesimo incarico di tipo religioso, civile, militare: ad esempio 2 Cronache 31,15; 1 Re 20,32; 1 Samuele 30,23;
5) “prossimo”, cioè individuo di pari grado sociale verso il quale si hanno precisi obblighi morali: ad esempio Geremia 9,3; Ezechiele 47,14;
6) “compagno nella fede”, significato che nella successiva tradizione cristiana darà origine al termine “frate”: ad esempio Deuteronomio 1,16; Salmi 133,1 (Salmi 132,1 nell’ordinazione della Vulgata, ripresa anche dalla Bibbia CEI).
Il Vangelo di oggi serve anche ad anticiparvi il primo obiettivo del progetto Vangelo e Vita. Molti nuovi iscritti non lo conoscono e li invito a documentarsi leggendo le mie meditazioni 
http://www.gesuemaria.it/files/Vangelo_e_Vita.pdf
Quanti hanno inviato la loro adesione saranno avvertiti prossimamente per dare qualche indicazione maggiore, per esempio la città di appartenenza e il numero di telefono per avere una conoscenza completa sulle città dove possiamo diffondere qualche volantino nelle Chiese e per i contatti telefonici.
Questo primo obiettivo ovviamente è rivolto a tutti, invece con quanti hanno aderito e altri che aderiranno a Vangelo e Vita, si vedrà la possibilità di creare gruppi di preghiera nelle loro case, anche piccoli, e questo è il tempo propizio per fare qualcosa in più nella vita spirituale, è veramente importante raccogliere la propria famiglia e altri “fratelli e sorelle”, per condividere il cammino di Fede e formarsi nella sana dottrina della Chiesa.
Verificate di invitare ogni settimana “fratelli e sorelle” nelle vostre case o di trovare una parrocchia disponibile per pregare insieme e formarvi una mentalità nuova, come ci chiede Gesù nel Vangelo. Dobbiamo creare molti Cenacoli di preghiera.
Il primo obiettivo che ci proponiamo sono i Primi 5 Sabati del mese dedicati alla Madonna.
Molti li hanno già fatti, altri conoscono il messaggio dato dalla Madonna a Pontevedra a Suor Lucia il 10 dicembre 1925, oggi dobbiamo iniziare a conoscere in modo nuovo il significato di questa eccelsa devozione. Sappiamo che molti giovani Sacerdoti neanche la conoscono perché in seminario e nelle comunità religiose si rifiutano le devozioni e in molti casi si disprezza la mediazione della Madonna.
Negli ultimi decenni i modernisti e quanti sono protestanti nello spirito dentro la Chiesa, hanno eliminato la devozione alla Madonna.
Noi invece partiamo proprio da una importantissima devozione mariana che ci farà giungere facilmente al Cuore di Gesù. Una devozione che vuole portare il glorioso trionfo di Gesù contro il potere satanico dominante nel mondo. La devozione ai Primi 5 Sabati del mese è importantissima anche per diffondere l’amore alla Vergine Santa e farla conoscere da tutti.
Quanto saranno maggiori le preghiere rivolte alla Madonna, tanto maggiore sarà il suo potere di Mediatrice che la Santissima Trinità Le ha concesso!
La devozione ai Primi 5 Sabati del mese dedicati alla Madonna non è una devozione banale, non possiamo prenderla con superficialità, non dobbiamo fermarci alla sola lettura mentre poi all’arrivo di una sofferenza si ha una premura agitatissima di fare in un solo giorno tutti i cinque mesi.
Noi vogliamo considerare i Primi 5 Sabati del mese in modo assolutamente nuovo per vivere le richieste della Madonna ed anche per assicurarci il suo prezioso aiuto nel momento del bisogno. Soprattutto quello finale.
Il sabato richiesto dalla Madonna ci permette di comprendere meglio le ore dolorose del dolore acuto e quasi infinito provato da Lei proprio il giorno dopo la morte del Figlio, il giorno in cui Gesù rimase dormiente in attesa della Risurrezione. Il sabato ricorda le preghiere incessanti della Madonna e lo strazio provato nel vedere ridotto a brandelli il Corpo di Gesù.
Noi dobbiamo consolarla, anche per la perdita di miliardi di suoi figli che vivono nell’immoralità totale e si incamminano verso l’inferno.
I Primi 5 Sabati del mese portano consolazione alla Madonna e moltissime Grazie a quanti li compiono.
Tutto l’anno deve diventare una devozione continuata ai Primi 5 Sabati del mese. Dobbiamo offrire alla Madonna quel giorno in modo particolare, vivendolo con maggiore partecipazione mariana per donare a Lei ogni gioia, sofferenza, malattia, lavoro, sacrifici, volontà e preghiere.
Il Primo Sabato di ogni mese deve diventare per tutti noi una giornata mariana da vivere con lo Spirito della Madonna e donando a Lei ogni cosa.
- Le intenzioni della recita del Santo Rosario;
- la meditazione breve e attenta dei suoi misteri per almeno quindici minuti;
la Confessione sacramentale,
la Comunione riparatrice delle offese causate alla Madonna;
- la rinnovazione della consacrazione al Cuore Immacolato di Maria.
Proponiamoci per ogni Primo Sabato del mese una fervorosa disponibilità interiore ed esteriore, è indispensabile questa volontà per viverlo nel Cuore della Madonna, insieme a Lei e donando tutto a lei, ogni istante della giornata, pregando di più e compiendo quanto ha richiesto a Suor Lucia.
La Santa Comunione deve essere fatta il Primo Sabato del mese, mentre la Confessione può essere fatta negli otto giorni precedenti il Primo Sabato, considerando che poi la Santa Comunione deve prendersi in Grazia di Dio.L’intenzione è una sola: in riparazione dei peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria.
Un confessore di Suor Lucia le chiese il perché del numero cinque. Suor Lucia lo chiese a Gesù, il quale rispose: “Si tratta di riparare le cinque offese dirette al Cuore Immacolato di Maria”:
1 - Le bestemmie contro la sua Immacolata Concezione.
2 - Contro la sua Verginità.
3 - Contro la sua Maternità Divina e il rifiuto di riconoscerla come Madre degli uomini.
4 - L'opera di coloro che pubblicamente infondono nel cuore dei piccoli l’indifferenza, il disprezzo e perfino l’odio contro questa Madre Immacolata.
5 - L’opera di coloro che La offendono direttamente nelle sue Immagini sacre.
Ognuno di noi è chiamato a diffondere questa santa devozione a tutti i familiari e conoscenti.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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