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martedì 4 settembre 2012

1779 - Commento al Vangelo del 4/9/2012


+ Dal Vangelo secondo Luca (4,31-37)
In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità. Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male. Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante. 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Dopo l’affermazione coraggiosa e veritiera della sua vera identità a Nazareth ed avere rischiato il linciaggio, Gesù si spostò a Cafarnao ed elesse la città come luogo privilegiato per spiegare la sua dottrina ed insegnare con molta autorità. Le persone che ascoltavano erano rapiti nel sentirlo parlare, eppure non diceva cose a loro favorevoli e che suscitano facilmente applausi ed elogi, le parole di Gesù scuotevano e chi ascoltava si trovava dinanzi ad una scelta: o seguirlo cambiando vita o rifiutarlo e perdere la vita.
È facile suscitare acclamazioni quando si insegnano dottrine piacevoli per le orecchie degli uomini, ma è una strada scivolosa che porta lontano da Gesù. Lui lo ha detto: “Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa” (Mt 7,13).
Non basta dire belle parole in una catechesi o insegnando la teologia, occorre soprattutto possedere lo Spirito Divino che rivelò quelle parole per trasmettere agli ascoltatori non solo la sapienza umana, ciò che è importante è suscitare la Grazia di Dio, il pentimento dei peccati e il desiderio di una vita nuova nella Chiesa!
Non si può ottenere Grazia da Dio se non c’è comunione con Lui. Non bastano le belle parole, occorre la santità di vita.
Cosa pensereste voi del vostro coniuge o di vostro figlio o di un genitore che ripetono belle parole ma sono parole vuote di amore e di verità? Avere accanto un marito o una moglie che abbaglia con le belle parole ma poi agisce in modo opposto… non deve essere un’esperienza gratificante. Il popolo di Dio ha bisogno di Pastori vicini al gregge affidato e pronti a dare la vita per salvarle tutte. Altro le storielle…
Gesù insegnava con autorità e viveva prima ancora i suoi insegnamenti. Gli Apostoli e quanti Lo conoscevano, vedevano in Lui l’esempio da seguire e la spiegazione migliore dei suoi insegnamenti.
Chi Lo ascoltava rimaneva edificato e commosso, tranne coloro che pretendevano il potere e trovavano fastidiosa la presenza di Gesù. Ma gli onesti ripetevano dopo avere visto i suoi miracoli: “Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?”. L’autorità spirituale non si costruisce o confeziona su misura, per averla è indispensabile seguire Gesù, mentre chi non segue fedelmente Gesù vuol crearsi l’autorità per diventare il centro dell’interesse, anche a costo di insegnare dottrine false e modernisti.
Ma sui diavoli non potranno avere mai autorità, essi non posseggono lo Spirito di Dio.
È anche vero che in molti luoghi si insegna che il diavolo non esiste e che l’inferno è vuoto, mostrando la perdita della Fede e la bramosia di ricevere approvazioni dagli uomini. Deve essere tremenda la situazione spirituale di chi cerca approvazioni umane e si consola solamente frequentando le creature, incapaci come sono di cercare Dio perché le loro passioni sono come belve inferocite e non danno mai pace interiore. Hanno sempre agitazione e la ricerca di fare cose nuove, anche in famiglia o tra gli amici. La vita spirituale è perduta per questi cristiani e vivono senza speranza, mentre Gesù vuole salvare tutti.
Gesù con uno sguardo faceva tremare tutto l’inferno, qui esprime un comando per mostrare la sua autorità:“Taci! Esci da lui!”.
Pochi giorni fa una persona al telefono mi ha detto che è andata da un famoso Sacerdote che si impegna nel mostrare pietà e dolcezza, la donna ha chiesto cosa fare per ricevere esorcismi e dove poteva trovare un esorcista. La reazione del Padre è stata rabbiosa e incontrollata, le ha gridato dietro: “Ma quali esorcismi, quali diavoli, qui non si deve parlare di esorcismi. Non mi faccia ridere con la storia dei diavoli…”.
Cosa aveva detto di sbagliato quella donna? Eppure è stata presa per pazza. Aveva solamente creduto alle parole di Gesù e cercava un esorcista per vincere determinati disturbi, e cercava un aiuto nel luogo più indicato: la Chiesa.
Questo episodio ci dice che veramente dobbiamo pregare molto ogni giorno per i bisogni della Chiesa e la fedeltà dei Sacerdoti.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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