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martedì 11 settembre 2012

1795 - Commento al Vangelo del 11/9/2012


+ Dal Vangelo secondo Luca (6,12-19)
In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore. Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti. 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La testimonianza che abbiamo letto ieri è davvero sconcertante per la libertà di cui gode un laico che impone le mani in una Chiesa alla presenza del parroco. È inquietante constatare l’incapacità di capire l’assenza di Dio, i dati ci vengono dal suo operato non in linea con la sana spiritualità cattolica. Oltre alla gravità dell’imposizione delle mani da parte di un laico sulla testa, c’è da considerare anche la mistificazione o simulazione di una santità che non può esserci assolutamente.
Nelle persone in cui agisce Gesù non si deve pagare per ricevere preghiere o benedizioni, al contrario pregano gratuitamente e con maggiore amore per le persone ammalate o per quelle che vivono nella sofferenza.
Mentre Gesù guariva anche nel giorno di sabato e gratuitamente come abbiamo letto ieri, nella testimonianza pubblicata sempre ieri leggiamo che questo uomo chiede 15 euro per fare preghiere di liberazione, facendosi pubblicità in una parrocchia alla presenza del parroco. È sconcertante. È come se questo parroco dicesse a tutti i parrocchiani: qui, in questa Chiesa non c’è più Gesù, l’Eucaristia non è più Gesù, quindi rivolgetevi a questo “santo” uomo e vi aiuterà a guarire, però pagando appena appena… 15 euro.
Ho sempre compreso e scritto anche nei libri che milioni di cattolici praticanti, sono smarriti spiritualmente perché hanno ascoltato in numerose Chiese nuove dottrine false o hanno assistito sempre nelle Chiese a testimonianze contraddittorie. È vero che i cattolici sono chiamati a leggere il Vangelo e a conoscere la vera dottrina cattolica seguendo il Catechismo del 1992, ma spesso si fidano degli insegnamenti ascoltati nelle omelie o in altre circostanze, senza poter stabilire la fondatezza perché non conoscono la sana dottrina della Chiesa.
La Madonna è venuta a Medjugorje per parlare di Dio e far conoscere il Catechismo della Chiesa. È una catechesi continua.
Per esempio, in molte parrocchie la Santa Messa è stata trasformata in un momento di grande confusione e agitazione, con scenografie imbarazzanti, schiamazzi e canti che lasciano pensare più a un teatro che a un luogo sacro. Invece, la Chiesa ci insegna che la Messa è il vero Sacrificio di Gesù Cristo, in modo incruento cioè senza spargimento di Sangue, ma veramente nella consacrazione l’altare diventa il Calvario. Oltre l’autentico insegnamento del Magistero della Chiesa, ne hanno fatto esperienza molti Santi, Padre Pio celebrava in uno stato quasi estatico e durante la sua celebrazione non si sentiva neanche un piccolo rumore.
Nella Messa che celebrava avveniva misticamente la crocifissione di Gesù e si rimaneva in adorazione per ringraziare e ricevere molte Grazie. Al contrario, meno partecipazione interiore alla Messa, con distrazioni ed esibizioni in tutti i sensi… meno si riceve da Gesù. Molti escono dopo la Messa nella stessa condizione spirituale di prima o forse peggio.
Molti insegnamenti protestanti da parte di Vescovi e Sacerdoti lontani dal Magistero del Papa, da decenni insegnano anche nei seminari che la Messa è solo una preghiera, un ricordo e niente più.
La Messa è invece il memoriale del Sacrificio di Gesù, è il ringraziamento a Dio Padre e i fedeli non possono partecipare misteriosamente al vero Sacrificio di Gesù sul Calvario, nella confusione di schiamazzi e nel disordine interiore ed esteriore. Il Sacrificio avvenuto sul Calvario, a Gerusalemme, 2000 anni fa, viene misticamente reso presente tutte le volte che si celebra la Messa. E la Messa è la preghiera infinita perché Gesù si offre ancora al Padre per ottenere il perdono dei nostri peccati. In ogni Messa.
Il Sacerdote al momento della Consacrazione è uno strumento, chi agisce è Gesù, anche se è il Sacerdote a pronunciare le stesse parole che disse Gesù nell’Ultima Cena. In questo momento il pane e il vino diventano il Corpo e il Sangue di Gesù. L'Eucaristia è veramente e sostanzialmente Gesù, e partecipare alla Messa è il momento più importante di tutta la nostra vita.
Non andare a Messa alla domenica significa commettere un peccato grave, a meno che ci sia un serio motivo come una malattia, ma almeno tutte le domeniche Gesù risorto aspetta a Messa ognuno di voi per ricevere la vostra visita e sentire da voi che Lo amate e volete seguire il suo Vangelo. Non andare a Messa la domenica equivale al rifiuto di Gesù e delle sue Grazie.
Se la Messa è il Sacrificio di Gesù, da esso ne scaturiscono frutti infiniti. Vediamo quali sono i fini della Messa:
  • adorare il Signore;
  • ringraziarlo per i benefici che ci dona;
  • implorare il perdono dei nostri peccati;
  • domandare le Grazie di cui abbiamo bisogno.

Il Vangelo di oggi ci dice che Gesù passò tutta la notte pregando prima di scegliere i dodici, anche se già conosceva tutti loro e perfettamente il loro futuro. Ma rimase lo stesso a pregare il Padre prima di iniziare la sua missione straordinaria. È un dato certo che oggi nella Chiesa invece si improvvisa, si segue la novità e non la dottrina certa, si vive con superficialità la Messa e non c’è preparazione né raccoglimento durante la celebrazione.
Per comprendere meglio cos’è la Messa, leggiamo un messaggio dato a Medjugorje dalla Madonna riguardo la partecipazione alla Messa e con quale atteggiamento. La Messa è la forma più alta di preghiera. Non riuscirete mai a capirne la grandezza. Perciò siate umili e rispettosi durante la celebrazione e preparatevi a essa con molta cura. Vi raccomando di partecipare tutti i giorni alla Messa” (13 gennaio 1984).
Fissiamo oggi la nostra meditazione sul modo di partecipare alla Messa: siate umili e rispettosi durante la celebrazione.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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