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mercoledì 12 settembre 2012

1798 - Commento al Vangelo del 12/9/2012


+ Dal Vangelo secondo Luca (6,20-26)
In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete, perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Nella festa liturgica di Maria Santissima, concentro il commento sulle Beatitudini, perché chi le vive ama molto la Madonna.Il Nome di Maria ha molti significati, uno dei più belli è Stella del mare.
Tutto l’insegnamento di Gesù si riassume nelle Beatitudini, anche se nel Vangelo di San Luca ne vengono riportate 4 e non 8 come fa San Matteo, ma in questo Vangelo troviamo i 4 “guai” non riportati altrove. Tra i “beati” e i “guai” ci esaminiamo in questo commento, ed è opportuno introdurre innanzitutto l’importanza delle Beatitudini, in cui vi troviamo il riassunto del Vangelo, praticamente il cristiano che non vive le Beatitudini non è un cristiano.
In altri commenti ho spiegato una ad una le 8 Beatitudini, data l’importanza che riveste questo insegnamento. Comunque le approfondirò nuovamente e quanti le memorizzano e comprendono il significato intrinseco, sono agevolati nella pratica delle virtù, nel mettere in pratica il Vangelo. Vi consiglio di rileggere spesso le 8 Beatitudini di San Matteo e di chiedere a Gesù la forza di praticarle ogni giorno con l’aiuto del suo Spirito (Mt 5,1-12).
Conosciamo le 8 Beatitudini indicate da San Matteo e che si citano proprio perché complete, San Luca sceglie di presentarne 4 ma fa seguire anche 4 “guai”, conseguenze naturali nella vita di chi non segue Gesù Cristo. La scelta di San Luca è interessante perché mette di fronte alle 4 Beatitudini le 4 disgrazie o avversità che ne scaturiscono.
Gesù prima di pronunciarle riunì gli Apostoli in un luogo appartato per istruirli, poi, come scrive San Matteo: “Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli, prendendo allora la parola, li ammaestrava” (5,1-2).
Vediamo rapidamente l’esortazione che Gesù fa per i beati e i guai opposti:
Beati voi, poveri… Ma guai a voi, ricchi.
Beati voi, che ora avete fame… Guai a voi, che ora siete sazi.
Beati voi, che ora piangete… Guai a voi, che ora ridete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo… Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
Davanti a Gesù è beato chi accoglie la sua Parola e la vive, chi si sforza di rinnegarsi per rinascere a vita nuova. La vera beatitudine si gode in Paradiso, Gesù intende per beato in questa vita chi è gioioso, sereno, felice. Non intesi con il riferimento al materialismo, perché esso non può dare assolutamente la pace di Dio, il significato è interiore e che si manifesta nella persona e nelle opere.
Davanti a Gesù è invece nei guai chi è lontano affettivamente da Lui, chi vuole vivere la vita dissoluta e vuole rimanere nella falsità. È lontano affettivamente da Gesù anche chi frequenta la Messa giornalmente ma ha il cuore altrove, pensa e adora altro. I guai che sceglie sono solo responsabilità personali, Dio lascia tutti liberi ma responsabili di ogni opera.
Il Vangelo oggi ci dice che su queste frasi si sceglie di diventare benedetti o maledetti!
Se consideriamo le buone opere dei credenti che vivono le Beatitudini si rimane edificati, si vedono i loro rinnegamenti personali per rimanere coerenti con la Fede e la bontà che traspare in tutto. I cattolici che Gesù indica come beati, sono quelli che riescono a mortificare la volontà per scegliere il Vangelo, che non ragionano con la vecchia mentalità ma sono rinati in Cristo.
Molte persone si ingannano quando vedono molti non credenti appagati, senza sofferenze, tutto va loro bene, si mostrano felici. Niente di più sbagliato. È solamente apparenza e la loro felicità, in realtà è superficialità interiore e volubilità morale. Vivono senza Gesù e non otterranno alcun premio eterno a meno che non si convertano anche in punto di morte, ma la loro vita è una continua insoddisfazione, una perenne delusa frustrazione. Essi nell’inganno della falsa felicità vivono i peggiori incubi. E i diavoli li lasciano tranquilli…
“Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete”.
Chi segue le Beatitudini incontra difficoltà e problematiche nella vita perché ha una morale come riferimento, i Comandamenti da osservare e lotte spirituali da combattere, ma l’attende una gloria eterna di vera felicità. Solo Gesù ci promette e ci può dare la vera felicità, e Lui vuole donarla a tutti, ma è necessario vivere da beati, vivere il suo Vangelo.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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