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giovedì 22 novembre 2012

1966 - Commento al Vangelo del 22/11/2012


+ Dal Vangelo secondo Luca (19,41-44)
In quel tempo, Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Gesù piangeva guardando Gerusalemme che non Lo ha accolto come Messia, non ha creduto alle sue parole, è rimasta cieca davanti ai suoi portentosi miracoli. Dalla crocifissione di Gesù ad oggi, la Palestina non ha mai più avuto pace, le Nazioni che ne fanno parte hanno sempre lottato contro i confinanti. Il territorio della Palestina oggi è diviso tra lo Stato di Israele, i territori palestinesi, ed in parte tra Giordania, Libano e Siria. Anticamente la Palestina è stata chiamata anche Siria meridionaleTerra di CanaanTerra Promessa e Terra Santa.
Gesù ripete le parole del Vangelo di oggi dopo avere lasciato Gerico e dopo l’incontro con Zaccheo, Egli si trova in cammino verso Gerusalemme e molti volevano farlo re ma Gesù rifiutò le loro proposte. Allora cantavano: “Benedetto Colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!” (Lc 19,38). Non tutti erano felici di queste parole e cercavano di fare zittire i discepoli di Gesù: “Maestro, rimprovera i tuoi discepoli”. «Ma Egli rispose: “Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre”» (Lc 19,39-40). 
Gesù afferma che un suo discepolo non può tacere la Verità, non può spaventarsi quando è opportuno parlare del Vangelo.
Nel viaggio che stavano facendo Gesù insegnò una parabola molto profonda, riguardava la consegna delle mine ai tre servi da parte del padrone che era partito per diventare re. Gesù raccontò questa parabola perché erano vicino a Gerusalemme e la gente credeva che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all'altro. Finita la parabola Gesù si fermò e guardando Gerusalemme ingrata ed infedele cominciò a piangere e pronunciò una profezia davvero sconvolgente.
La profezia su Gerusalemme si è avverata, continua a rinnovarsi di continuo perché i suoi dolori non finiranno mai.
Gesù non l’ha condannata, ha solamente predetto le conseguenze del suo rifiuto dinanzi alla venuta del Messia, ha anticipato la privazione della pace nei suoi territori dopo avere ucciso l’Autore della pace divina. Ogni essere umano è libero di accettare Gesù oppure rifiutarlo, sono due scelte con conseguenze che segnano davvero il futuro su questa terra e per l’eternità.
Ogni essere umano porta impresso nella sua carne i segni di pace e della sua appartenenza a Gesù se Lo ha scelto oppure i segni di conflitto interiore e di irrequietezza se Lo ha rifiutato.
“Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi”. Gerusalemme non ha riconosciuto né accolto l’Autore della pace, e rifiutando Lui ha rifiutato nello stesso tempo la pace, per sempre. Gerusalemme continua a pagare le conseguenze dei suoi errori che non si sono limitati solo alla violenta crocifissione di Gesù, anche in questi duemila anni gli ebrei hanno perseguitato ininterrottamente i cristiani. Hanno sempre cercato di ostacolare la missione della Chiesa nel mondo e nella Palestina.
“Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata”. La causa di queste tragedie è da addebitare solamente a quanti si sono opposti al Bene, hanno tradito Gesù e Lo hanno perseguitato nella sua Chiesa. Gesù ha profetizzato quanto essi si sono attirati con le loro opere corrotte e invasate.
È tremendo quando Gesù passa accanto a un peccatore e non viene accolto, è lui a rifiutare il Signore, il peccatore è talmente sprofondato nell’immoralità da non vedere più la verità né riflettere sul senso della sua vita. Se i peccatori si fermassero a riflettere per un po’ sul loro stile di vita, forse arriverebbero anche a piangere, sicuramente proverebbero un po’ di imbarazzo e turbamento. Molti di essi non vogliono guardarsi dentro, i diavoli poi non danno neanche la possibilità di fare un esame di coscienza.
Gesù ha pianto su Gerusalemme, piange oggi sulle città diventate le nuove Sodoma e Gomorra, dove migliaia di idoli trionfano e Lui è rifiutato. Guardate gli Stati Uniti, hanno rappresentano più di ogni Nazione il successo economico e la follia della vita felice, ma dove li sta portando questo illusorio trionfo? Quanti nemici si sono creati nel mondo e che si sono alleati con la prospettiva di sferrare qualche attacco micidiale?
Quanti soldi sprecati per gli armamenti mentre la popolazione mondiale muore di fame? È vero che è un diritto difendersi dal nemico, ma nessuno capisce chi è il primo nemico tra queste superpotenze.
Quasi ogni giorno rifletto con molta amarezza sui pensionati italiani e le famiglie che vivono con una pensione ridicola, sufficiente per pagare appena le spese di dieci giorni. Chi ha molti beni e non provvede per quanto è possibile ai bisogni dei poveri, non vive da cristiano! Poi leggi che ci sono molti parlamentari con due vitalizi e che questa tassazione/stangata che sta svenando milioni di italiani, non ha toccato minimamente tutti i privilegi dei politici.
Provvedimenti a due corsie, si riducono all’elemosina oltre 3milioni di famiglie italiane e si lasciano ai politici stipendi e pensioni d’oro!
Gesù ripeterà la vecchia profezia anche sui potenti del mondo che perseguono fini opposti al Vangelo, non amano assolutamente i cittadini e li caricano di pesi insopportabili? “Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata”.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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