+ Dal Vangelo secondo Luca (17,1-6)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi! Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai». Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Forse molti di voi non conoscono la drammatica crisi all'interno della Chiesa e non comprendono adeguatamente la premura che mostra la Madonna a Medjugorje, con i suoi continui richiami all'umanità e con la spiegazione del Catechismo soprattutto ai cristiani poco preparati. La Madonna in Dio vede tutto e conosce perfettamente ogni cosa terrena, Ella ha dato la Vita fisica al Figlio di Dio, l’Innocente è nato da una Innocente e condividono il Sangue e la perfetta volontà.
Gli scandali nella Chiesa aumentano a dismisura ed aumentano le richieste della Madonna di pregare per i Vescovi e i Sacerdoti.
Gli scandali nella Chiesa sono la vittoria di satana, sono le modalità per allontanare molti fedeli e legare agli artigli dei diavoli tutti quei credenti ignari della sana dottrina che seguono ciecamente insegnamenti eretici e protestanti. Dobbiamo parlarne perché ce lo dice Gesù: “È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli”.
Il silenzio diventa complicità con quanti compiono stragi di anime, allontanandole dal Vangelo storico e istruendole con le eresie.
Non scrivo questo con piacere ma occorre far aprire gli occhi a coloro che sono caduti nelle trappole di Consacrati senza Dio, è tempo di agire con serena prudenza e di avvisare quanti seguono le eresie e le dottrine protestanti presenti in molte catechesi, che stanno attraversando la porta della dannazione eterna. Dalle nostre parole dipende il futuro di molte anime, con il nostro sano apostolato possiamo strappare anime ai diavoli.
Comprendo che molti cattolici sono disorientati, ascoltano catechesi più protestanti che cattoliche, vedono che un Sacerdote eretico poi viene fatto Vescovo e non capiscono più dove sta il Signore. È presente Gesù nella scelta di un Vescovo eretico? Non c’è traccia di Spirito Santo. Questo Sacerdote affermava che l’inferno non esiste, i rapporti prematrimoniali sono corretti così le persone si conoscono, la masturbazione va bene, la convivenza prima del matrimonio è normale, ecc. Adesso continua ad insegnare queste cose pubblicamente?
Invece il Papa Benedetto XVI e la sana Tradizione della Chiesa insegnano altro, il 9 novembre scorso, negli “Orientamenti alla preparazione del matrimonio”, la Cei ribadisce l’importanza della castità. Quindi sono peccati i rapporti sessuali prematrimoniali e le convivenze provvisorie o di prova, e si ripropone “la bellezza dell’amore umano con i valori correlati del pudore e della castità”.
Quel Sacerdote diventato alcuni anni fa Vescovo ha sempre insegnato l’opposto di quanto insegna il Papa, ed è facile immaginare l’incalcolabile numero di persone che hanno seguito i suoi consigli e hanno commesso incalcolabili peccati. Infatti, per la Cei la preparazione al matrimonio non è qualcosa d’improvvisato, ma -ricorda il documento- “un cammino graduale e continuo”, da proporre “per tempo”.
Solo così i fidanzati possono giungere a considerare la loro come una “relazione umanamente matura” in cui si ravvisino i tre elementi della “identità”, della “reciprocità” e della “progettualità” come coppia. Il documento testimonia l’attenzione della Cei a fenomeni come la convivenza e la presenza di persone di culture e religioni diverse, “per una lettura veritiera della situazione attuale e per offrire linee pastorali che vi possano corrispondere in modo sereno ed efficace”.
È vero che la modernità ha capovolto i valori e anche molti cattolici cadono nella trappola del piacere ad ogni costo, questo invece non avviene in coloro che pregano e credono alla purezza di corpo, mente e cuore. “Beati i puri di cuori perché vedranno Dio”. Puri si può rimanere se si prega bene e si lottano le tentazioni, perché si deve scegliere tra la mortificazione per ricevere molte Grazie e crescere nella santità, e la vita immorale che appaga la carne ma svuota l’anima di ogni bene soprannaturale.
Comprendo che molti credenti si ritrovano ad ascoltare vere eresie e rimangono incollati lì o a quel luogo perché c’è l’amicizia che li lega. Bisogna però scegliere tra chi insegna eresie e Gesù, non si possono seguire entrambi, è necessaria una reazione alle falsità per non rimanere complici di chi commette scandali.
Questa mattina ho lungamente parlato con diversi credenti impegnati, mi hanno riferito di un frate che insegna l’inesistenza dell’inferno. Addirittura a quanti recitano il Santo Rosario quando lui è presente non fa ripetere la giaculatoria insegnata dalla Madonna a Fatima perché si pronuncia l’inferno: “O Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in Cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia”.
Pensate, un Sacerdote non fa recitare questa preghiera insegnata dalla Madonna perché si pronuncia l’inferno!
È opportuno rileggere alcuni messaggi della Madonna a Medjugorje sull'inferno:
“Avete visto l'inferno, dove vanno a finire i peccatori. Ve l'ho mostrato affinché conosciate la condizione di quelli che stanno lì”. (6 novembre 1981)
“In Purgatorio ci sono tante anime e tra queste anche persone consacrate a Dio. Pregate per loro almeno sette Pater Ave Gloria e il Credo. Ve lo raccomando! Molte anime sono in Purgatorio da molto tempo perché nessuno prega per loro. Nel Purgatorio ci sono diversi livelli: i più bassi sono vicini all'inferno mentre quelli elevati si avvicinano gradualmente al Paradiso”. (6 novembre 1981)
“Oggi molti vanno all'inferno. Dio permette che i suoi figli soffrano nell'inferno perché hanno commesso colpe gravissime e imperdonabili. Coloro che vanno all'inferno non hanno più possibilità di conoscere una sorte migliore. Le anime dei dannati non si pentono e continuano a rifiutare Dio. E lì Lo maledicono ancor più di quanto non facessero prima, quando erano sulla terra. Diventano parte dell'inferno e non vogliono essere liberate da quel luogo”. (25 luglio 1982)
“La maggior parte degli uomini, quando muore, va in Purgatorio. Un numero pure molto grande va all’inferno. Soltanto un piccolo numero di anime va direttamente in Paradiso. Vi conviene rinunciare a tutto pur di essere portati direttamente in Paradiso al momento della vostra morte”. (2 novembre 1983)
“Ogni persona adulta è in grado di conoscere Dio. Il peccato del mondo consiste in questo: che non cerca affatto Dio. Per coloro che adesso dicono di non credere in Dio, quanto sarà duro allorché si avvicineranno al trono dell’Altissimo per sentirsi condannare all’inferno”. (3 febbraio 1984)
Oggi Gesù ci invita alla vigilanza: “State attenti a voi stessi!”, non consideriamoci sicuri della nostra Fede, curiamola ogni giorno praticando buoni propositi, se vogliamo possiamo farla crescere fino al Cielo. Ripetiamo nella Messa e nel Rosario queste parole al Signore: “Accresci in noi la Fede !”.
Occorre una Fede matura per capire l’importanza della purezza e tutti i benefici che se ne ricavano, le Grazie che inondano l’anima e la rendono bella, potente davanti a Dio, trasfigurata.
Gesù accresci in noi la Fede !
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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