Dal Vangelo secondo Matteo (12,46-50)
In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli. Qualcuno gli disse: «Ecco, tua Madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti». Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
In questa festa mariana della Presentazione al Tempio della piccola Maria di Nazareth, immediatamente mi ritornano alla mente le parole di Zaccheo dopo la richiesta di Gesù di andare a casa sua. Gesù non decise di andare a casa del pubblicano senza avere prima conosciuto il suo pentimento interiore, la sua decisione di cambiare vita e di rinascere nel Cuore del Signore.
Gesù ci dice che non è sufficiente amarlo per cambiare vita e ricevere la sua visita nella nostra casa/anima, è indispensabile il sincero pentimento dei peccati e camminare nell’impegnativa strada del rinnegamento. Ognuno ha i suoi tempi di conversione e Gesù è molto paziente. Ognuno si pente con una sua manifestazione di dolore per tutte le mancanze fatte direttamente contro Dio, anche se quando peccava pensava ad altro.
I genitori che amano i figli si sentono sempre addolorati quando i loro figli sbagliano moralmente, anche se questi non commettevano gli errori per odio verso i genitori. Gli errori dei figli sono sempre causa di molta sofferenza per i genitori che hanno dedicato la vita con sacrifici e rinnegamento per la loro crescita. Dio Padre ci ha tanto amato da mandare suo Figlio a morire crocifisso per ognuno di noi.
Non si sente tradito da quei cristiani che Lo tradiscono e Lo rifiutano nella vita?
Sappiamo pure che ci sono genitori che ad un punto della vita alzano le mani al Cielo e non vogliono più soffrire per i figli sbandati e senza alcuna intenzione di cambiare vita. Genitori che hanno pianto per decenni per la vita immorale dei figli, dediti ad ogni forma di corruzione e senza alcun valore morale. Anche i genitori si sentono falliti, ma sono con la coscienza pulita se hanno adempiuto quanto dovevano e hanno pregato per essi.
Anche Dio Padre “alza le mani” in segno di resa quando vede molti suoi figli commettere migliaia di peccati, atti immorali ripetuti e cercati, in una condizione spirituale simile a quella dei diavoli. Dio Padre non abbandona mai nessuno dei suoi figli, sono questi a rifiutare incalcolabili Grazie e ad avere abusato in modo spropositato della Grazia Divina.
Quando si sciupano migliaia e migliaia di Grazie, si è anche consumato il tempo della conversione. Solo la preghiera di anime vittime o di familiari veramente convertiti, possono ottenere quelle Grazie che per Giustizia Divina non erano più possibili. Ma la Misericordia di Dio è sempre operosa quando si supplica con Fede profonda.
Sono arrivato qui da Zaccheo per precisare che non basta amare Dio per ricevere la visita di Gesù nell’anima, è indispensabile rimuovere prima i peccati con una santa Confessione per poter spalancare la porta del cuore e vedere Gesù che visita quella casa. Zaccheo l’ha davvero spalancata, prima con un profondo pentimento interioreascoltato da Gesù mentre passava in mezzo alla folla osannante, poi con alcune parole che devono fare riflettere tutti:
“Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto”.
Il pentimento sincero di Zaccheo si manifesta nella restituzione di ciò che non apparteneva a lui, non bastano le parole spesso diverse da quanto è presente nel proprio cuore. Non doveva preoccuparsi se i beni gli appartenevano onestamente, invece si preoccupò perché sapeva che possedeva qualcosa ottenuto illecitamente. E nella Confessione davanti al Sacerdote, Gesù non dà l’assoluzione se non si restituiscono i beni ottenuti ingiustamente.
Zaccheo nel Vangelo anticipa anche Gesù e si propone la restituzione di quanto non apparteneva a lui.
L’affermazione di Zaccheo: “… do la metà di ciò che possiedo ai poveri… restituisco quattro volte tanto”, sono una sbiadita immagine di quello che fece la Madonna quando la presentarono al Tempio. Ella aveva già la capacità della ragione nonostante l’età e questo per la sua Immacolata Concezione. Non diede una parte di sé, la Santa Vergine donò tutta se stessa a Dio, senza riserve e senza mantenere una minima traccia della sua volontà.
L’esaltazione ad una Gloria quasi infinita a cui Dio La elevò, indicano la profondità che la Madonna raggiunse con la sua umiltà!
C’è una proporzione perfetta tra la Grazia che si acquista sulla terra e la Gloria che si avrà in Cielo, questo lo sanno pochissimi cristiani, quelli che hanno avuto la possibilità di conoscere Sacerdoti preparati nella mistica e, soprattutto, fedeli a Gesù.
La nostra vita spirituale non è fine a se stessa, non dobbiamo fare penitenze e digiuni e rinnegamenti solo perché seguiamo Gesù, anche se lo facciamo per amore suo, ci deve spingere il desiderio della nostra santificazione. Perché quante più Grazie o meriti si acquistano, tanto grande davanti alla Madonna diventa quella persona nella mediazione e con maggiore facilità ottiene anche miracoli.
Occorre preoccuparsi di vivere nella Grazia di Dio, rinunciando alle opere cattive e a satana, alle seduzioni immorali del mondo.
Chi è troppo legato ai suoi beni non ottiene il Bene sommo, si accontenta dei beni materiali perché non percepisce la presenza di Gesù. A Medjugorje e a Fatima vivono famiglie facoltose, le quali conducevano una vita nei vizi e senza Dio, dopo la conversione a causa di fatti molto forti, hanno compreso l’inutilità della vita senza Gesù, così hanno venduto tutto e si sono trasferiti dalle loro Nazioni in questi luoghi mariani. Hanno costruito grandi case anche per accogliere pellegrini e come Zaccheo hanno donato la metà delle loro ricchezzesecondo la volontà della Madonna.
Non è facile arrivare a compiere queste opere se non c’è la Grazia di Dio e una Fede nuova che illumina anche l’invisibile!
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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