+ Dal Vangelo secondo Luca (9,43-45)
In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Ogni essere umano aspira a qualcosa di grande, può essere un peccatore o un Santo, c’è sempre una grande aspirazione che muove anche inconsapevolmente. Non tutto è da considerare negativo, ogni persona ha desideri legittimi, anche di occupare posti di rilievo. Ciò che qualifica l’aspirazione è l’intenzione retta, ma solo Gesù la conosce e può giudicare.
L’ambizione ha un aspetto più mondano, è un termine legato più all’arrampicamento sociale compiuto con ogni mezzo, anche illecito. Ripeto, non è sbagliato cercare di migliorare la posizione sociale, è il modo e l’intenzione con cui si cerca di realizzare.
Se la gloria umana è nella natura di ogni persona, c’è invece una cosa che mette tremore: la sofferenza. Il solo pensare a qualcosa che causa afflizione e dispiacere, fa scattare l’istinto di autoconservazione che controlla tutto e respinge tutto ciò che si oppone alla felicità.
Quale che sia la felicità non è importante per molti, interessa il concetto di appagamento.
Nel Vangelo Gesù preannuncia una situazione dolorosa in cui dovrà soffrire per colpa dei suoi nemici e ne fa partecipi gli Apostoli. Anche essi rimangono afflitti, soprattutto confusi, non comprendono la sofferenza che doveva patire il Signore, proprio Lui che aveva risuscitato morti.
Sarà complicato per i discepoli entrare nel concetto del patire, che implica il consentire qualcosa ad altri, certamente non amici. Patire è anche subire violenze morali o fisiche, che arrecano piaghe spirituali e fanno soffrire.
Soffermiamoci sulle parole di Gesù: “Il Figlio dell’Uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini”. Consegnato da chi? Non certo dai suoi nemici, non potevano nulla senza la permissione di Dio. Sono forse gli eventi? Il destino non esiste, è Dio a decidere la storia, lasciando agli esseri umani la facoltà di scegliere liberamente. E in questo caso, è l’uomo a costruirsi il suo destino, è lui che decide chi vuole essere e come vuole vivere.
È solo la permissione del Padre a permettere che mani rozze tocchino ed arrestino Gesù!
Invece ieri sera sul web ho letto che gli uomini di Chiesa stanno consegnando la Chiesa ai protestanti. Mi sembra eccessivo, forse intendono la visita del Papa Benedetto XVI nell’antico convento agostiniano in cui venne ordinato Sacerdote Martin Lutero, diventato il padre della ribellione alla Chiesa Cattolica e fondatore del protestantesimo opposto al cattolicesimo.
Ho letto su un quotidiano online che molti non hanno compreso questa visita in memoria di Martin Lutero, come se si volesse riabilitare l’uomo che ha compiuto la più grande riforma eretica proprio contro l’unica Chiesa fondata da Gesù Cristo.
È vero che in moltissime parrocchie c’è molta confusione dottrinale e si predica più la dottrina eretica protestante che la sana dottrina cattolica, con la conseguente reazione di molti cattolici che lasciano la Chiesa per passare tra i protestanti. Addirittura si organizzano incontri di preghiera tra cattolici e protestanti, illudendosi di fare qualcosa di buono.
Sono i cattolici poco preparati e poco spirituali a cercare questi incontri di preghiera.
Si potrebbe partecipare a questi incontri ad una sola condizione: i protestanti ammettano che la Chiesa Cattolica è stata fondata da Gesù e loro da un ex monaco frustrato ed immorale (ebbe relazioni sessuali con una suora), e che tutta la Verità rivelata da Gesù si trova esclusivamente nella Chiesa di Roma.
Solamente a questa condizione è pensabile partecipare ad un incontro di preghiera con i protestanti.
Quando si parla di dottrina protestante o evangelica, si intende una dottrina eretica, opposta alla rivelazione di Gesù Cristo e alla sana dottrina della Chiesa Cattolica, in vigore da duemila anni. Invece il protestantesimo è nato nel 1529 per opera di un ex Sacerdote agostiniano, Martin Lutero. Egli ha tradotto la Bibbia in tedesco eliminando tutti quei versetti che egli non considerava interessanti, manipolando così la Sacra Scrittura.
I protestanti o evangelici seguono solo la Bibbia (sola Scriptura), interpretandola in modo personale e indipendente dal resto della comunità.
Non seguono il Papa e la Tradizione cattolica bimillenaria, non adorano l’Eucaristia e non credono nella Confessione, per essi non esiste la figura del Sacerdote; sono contrari alla devozione alla Madonna e non recitano il Santo Rosario, non venerano le statue e le immagini, affermano che Gesù ha pagato per tutti una sola volta e tutti siamo stati già salvati.
Vediamo in sintesi la loro dottrina. Per i protestanti o evangelici solo la Bibbia è la fonte della verità, non seguono gli insegnamenti della Chiesa Cattolica, né gli scritti dei Padri della Chiesa e dei Papi. Solo Cristo è il Salvatore, quindi non venerano i Santi, la Madonna e non ammettono altri intermediari con Dio se non Gesù. Solo la Grazia (la misericordia di Dio) salva l’uomo, non le buone opere, le parole e neanche il culto regala la salvezza (giustificazione). Solo la fede salva l’uomo, che però è sempre una Grazia, un dono, e non c’è salvezza per le proprie opere.
Per gli evangelici la Messa non è il Sacrificio di Cristo e quindi l’Eucaristia non è un Sacramento, né credono nella presenza reale di Gesù nell’Eucaristia. Non hanno Sacerdoti perché non credono nell’ordinazione fatta da Gesù nell’Ultima Cena. Non c’è di conseguenza il Sacramento dell’Ordine, non sono intermediari e per i protestanti i loro pastori possono essere donne e uomini sposati.
Questo è quello che vogliono anche nella Chiesa Cattolica molti Prelati, Sacerdoti e teologi: il sacerdozio alle donne. Non per rispetto della donna, bensì per annientare la sana Tradizione della Chiesa, togliere il celibato e sposarsi anche loro, cambiare donne come si cambiano i vestiti.
La mentalità protestante indica una dottrina eretica e opposta alla Chiesa Cattolica. Le eresie più diffuse nelle parrocchie, provengono proprio dalla dottrina protestante.
Trascrivo da un quotidiano online alcune affermazioni di Papa Benedetto XVI ieri in Germania.
«Papa Ratzinger, in visita a Erfurt in Germania, fa l’elogio di Lutero, che in quella città fu ordinato: “Per me è emozionante incontrare qui i rappresentati della Chiesa evangelica in Germania”.
Durante il suo discorso ha detto: “La maggior parte della gente, anche dei cristiani, oggi dà per scontato che Dio, in ultima analisi, non si interessa dei nostri peccati e delle nostre virtù”. E invece “il male non è un'inezia”, ha detto ancora il Papa. “Esso non potrebbe essere così potente se noi mettessimo Dio veramente al centro della nostra vita. La domanda: qual è la posizione di Dio nei miei confronti, come mi trovo io davanti a Dio? Questa scottante domanda di Martin Lutero deve diventare di nuovo, e certamente in forma nuova, anche la nostra domanda”.
“Come posso avere un Dio misericordioso?”: questa domanda gli penetrava nel cuore e stava dietro ogni sua ricerca teologica e ogni lotta interiore. Per lui la teologia non era una questione accademica, ma la lotta interiore con se stesso, e questo, poi, era una lotta riguardo a Dio e con Dio».
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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