+ Dal Vangelo secondo Matteo (2,13-18)
I Magi erano appena partiti, quando un Angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con Te il Bambino e sua Madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il Bambino per ucciderlo». Egli si alzò, nella notte, prese il Bambino e sua Madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del Profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio». Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremia:
«Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande:
Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Che colpa avevano questi Innocenti per essere uccisi? Oppure che colpa avevano gli innocenti europei che in questi anni sono stati uccisi negli attentati organizzati dai terroristi musulmani? Non è stata neanche colpa loro trovarsi nel luogo sbagliato, ogni cittadino deve essere libero di passeggiare, deve sentirsi protetto dallo Stato in qualsiasi momento.
Oggi ci sono molti nuovi Erode, soprattutto i terroristi musulmani, questo deve dire il cristiano che crede ancora in Gesù Cristo!
Sono odiatori camuffati da religiosi, hanno la bramosia di invadere l’Europa e trovano complicità in molti europei delle istituzioni, infatuati ipocritamente dei poveri senza però muovere personalmente un dito per aiutare e servire i poveri.
Oramai gli italiani hanno compreso che l’immigrazione generalizzata è un business, è una ideologia volta a modificare le sane tradizioni dei cristiani, è l’odio puro e razzista contro Gesù e la sua Santa Chiesa.
Gli immigrati africani sono in larghissima parte strumentalizzati e innocenti di quanto avviene di inconcepibile in Europa, sono costretti ad attraversare il Mediterraneo anche in inverno, ma dietro c’è la grande organizzazione con in prima fila il miliardario Soros a finanziare le Ong e questo esodo. Vengono prima illusi, poi picchiati e tenuti prigionieri per venire in Italia. Sono molte le testimonianze degli immigrati.
È inconcepibile per noi cristiani accettare e favorire una immigrazione forzata, volta a destabilizzare il Cristianesimo e la cultura europea!
Ieri è venuto fuori il dato sulla situazione di circa 9 milioni di italiani che vivono in povertà, famiglie senza lavoro, disoccupati che non riescono a vivere dignitosamente, pensionati e anziani che non possono comprare le medicine. Chi sta al potere dovrebbe preoccuparsi di loro e fare quasi l’impossibile per offrire condizioni di vita più decenti.
Ci lascia sgomenti, per esempio, l’abbandono dei terremotati del Centro Italia e dopo 16 mesi la maggioranza di essi vive ancora nei container e nelle roulotte, in condizioni climatiche da morire. Questa esperienza la dovrebbero provare per almeno un mese quanti si sono dimenticati dei terremotati e si preoccupano solo dello Ius soli e dell’immigrazione.
Quante discussioni inutili e ideologiche sullo Ius soli, quante bugie vengono dette nelle interviste dai professionisti dell’inganno.
L’Italia è la Nazione europea che ha dato più cittadinanze delle altre Nazioni, come registra il dato del 2015, quando venne data la cittadinanza a 178 mila stranieri, mentre la Germania che ha 20 milioni di abitanti in più, diede la cittadinanza a circa 80 mila stranieri.
La legge sulla cittadinanza agli immigrati in Italia esiste ed è efficiente, ma gli ideologi della cultura della morte vogliono una nuova legge che dia agli immigrati immediatamente tutti i diritti che quasi non hanno gli italiani poveri. Si può accettare una pretesa simile?
Già da alcuni anni diversi Cardinali e Vescovi africani hanno invitato i loro fedeli a non emigrare perché si tratta di un miraggio, un abbaglio, di una scelta piena di insidie. In questi giorni altri Prelati africani hanno ribadito che non bisogna emigrare.
L’Arcivescovo di Dakar il senegalese Benjamin Ndiaye sostenuto e spalleggiato dal suo omologo nigeriano Arcivescovo Joseph Bagobiri, insieme ad altri Prelati, sono contrari a questa folle emigrazione, che vede questi innocenti immigrati trattati come schiavi per costringerli ad arrivare in Italia con le false promesse di trovare benessere.
Mi fanno molta tenerezza gli immigrati e prego per loro, ma quale futuro li attende in Italia?
I profughi hanno diritto all’accoglienza perché fuggono dalla guerra e sono il 5%, gli altri vengono solo a soffrire in tutti i sensi. Sono pochi quelli che riescono ad inserirsi e ad accettare le nostre tradizioni, pochi immigrati rispetto al numero elevato.
Sono innocenti è vero, strumentalizzati dalla falsa politica e dai mercanti ideologici, immigrati che trovano la sofferenza e non la felicità.
Gli Innocenti che festeggiamo oggi furono uccisi per l’odio di Erode contro Gesù Bambino, e non è facile spiegare la sofferenza, tantomeno quella degli innocenti. Quando soffre chi è causa del suo male, si comprende che c’è stata la ricerca di quella sofferenza, non voluta sicuramente, ma bisogna capire dove si va a finire percorrendo strade sbagliate.
La sofferenza causa spesso scandalo, e si erge davanti a molti come un immenso muro che impedisce di vedere Dio e il suo infinito Amore per gli uomini. Perché Dio Onnipotente non risparmia tanto dolore apparentemente inutile? Dio non vuole mai la sofferenza, la malattia, la guerra.
Il dolore è un mistero.
Tuttavia, il cristiano riesce a scoprire nell’oscurità della sofferenza, propria e altrui, la mano amorosa e provvida di suo Padre Dio che sa di più e vede più lontano, e in qualche modo ode le parole di San Paolo ai primi cristiani di Roma: “Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio”(Rom 8,28).
Il dolore si presenta in varie forme, nessuna delle quali è spontaneamente desiderata da alcuno. Ciò nonostante Gesù proclama “beati” (lieti, felici, fortunati) quelli che piangono, quelli che in questa vita sopportano una croce un po’ più pesante: malattie, deficienze, dolore fisico, povertà, diffamazione, ingiustizia…
La Fede cambia di segno il dolore, che, unito a Gesù, si trasforma in una “carezza di Dio”, in qualcosa che possiede grande valore e fecondità.
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