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lunedì 18 dicembre 2017

SC 11 Commento al Vangelo del 18.12. 2017 (Padre Giulio Maria Scozzaro)

+ Dal Vangelo secondo Matteo  (1,18-24)
Così fu generato Gesù Cristo: sua Madre Maria, essendo promessa Sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo Sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un Angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua Sposa. Infatti il Bambino che è generato in Lei viene dallo Spirito Santo; Ella darà alla luce un Figlio e tu Lo chiamerai Gesù: Egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la Vergine concepirà e darà alla luce un Figlio: a Lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa «Dio con noi». Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’Angelo del Signore e prese con sé la sua Sposa.

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Meditando questo brano accresce l’amore, la stima, la fiducia verso San Giuseppe. Considerando i molti divorzi che avvengono oggi per futili motivi anche se al momento del litigio risultano molto gravi per uno dei due o per tutti e due, quanto avvenuto di meraviglioso nella vita di Giuseppe è inenarrabile.
La docilità che mostra nell’apprendere la gravidanza della promessa Sposa Maria è disarmante, non ha altro pensiero nella mente se non il tradimento ed è più che comprensibile la sua profonda delusione. Conosceva Maria come la Donna più perfetta di Nazareth, in Lei vedeva le virtù, nel senso che quasi diventavano materiali per come venivano praticate dall’umile Fanciulla.
Giuseppe avrà pensato che non si finisce mai di conoscere bene una persona, era smisurata la sua amarezza e ragionevolmente comprensibile. Quando pensi di avere accanto un coniuge assolutamente fedele e sincero, mentre poi vai a scoprire che tradisce per l’incapacità di resistere alla tentazione, crolla tutto.
Giuseppe e Maria non vivevano ancora insieme ma erano promessi sposi, mancava poco tempo per festeggiare il matrimonio ufficiale e tutti erano a conoscenza di questo. La gravidanza della Vergine sconvolge la mente di Giuseppe e la preparazione delle nozze.
Non è stata una tegola a cadere sulla sua testa, è sprofondata la terra sotto i piedi per la piena fiducia verso Maria. Così è stato ripagato? Molte volte lo ha pensato Giuseppe, e forse più per il tradimento, egli soffriva terribilmente per Maria, era crollata la santità di Lei ai suoi occhi ed Ella così perfetta, non appariva più tale.
Il patimento di Giuseppe è stata una immensa afflizione, una tortura mentale, mai avrebbe immaginato di vedere Maria incinta prima ancora del matrimonio, ma anche dopo, perché avevano stabilito di rimanere vergini. Quando La vede rimane sconvolto, non crede ai suoi occhi e proprio in una circostanza così drammatica viene sempre fuori ciò che uno ha dentro.
Da Giuseppe fuoriesce amore, perdono e pazienza!
Giuseppe aveva una sconfinata bontà, una pazienza perenne, un amore verso tutti che non scadeva neanche dinanzi un fatto del genere. Come venirne fuori? Nella soluzione meno dannosa per Maria, la Fanciulla che risultava traditrice ai suoi occhi, e non si trattava di un sospetto.
Il sospetto non è mai l’anticamera della verità, chi lo afferma è in malafede.
Giuseppe sceglie di congedarla, di allontanarla senza farlo sapere in paese. Riguardo il Bambino che sarebbe nato… beh, il problema era solo di Maria. Agisce con una bonarietà difficilmente riscontrabile in questa società che calpesta diritti e doveri, Giuseppe nella sofferenza più acuta agisce con una elevatissima spiritualità.
Dall’altra parte riscontriamo il silenzio della Vergine Maria, strano ma incredibilmente soprannaturale, è un silenzio che può attuare una Persona piena di Dio, immersa nell’Amore di Dio come nessuna creatura poteva e mai potrà sperimentare.
Il suo silenzio è coraggioso, direi impensabile per una persona normale, la quale per difendersi usa mezze verità, spesso anche bugie per discolparsi. Maria no, vuol mantenere il segreto del Re, perché il Messaggero non Le aveva detto di parlarne con qualcuno. Non Le aveva detto nulla ma per Maria era un segreto da conservare.
Portava in grembo il Figlio di Dio e non lo dice a nessuno.
Immaginate il comportamento delle persone poco spirituali al posto suo, come avrebbero diffuso subito l’evento anche tramite i social, ma questa possibilità non è ammissibile per una donna comune, Dio sceglie i suoi strumenti con una oculatezza tutta divina.
Giuseppe viene premiato ulteriormente con il sogno che spiega tutto, Dio gli conferma la santità di Maria di Nazareth e rivela quanto è avvenuto in Lei.
«Ecco, la Vergine concepirà e darà alla luce un Figlio: a Lui sarà dato il nome di Emmanuele, che significa “Dio con noi”».
Maria Santissima e San Giuseppe sono straordinari nella circostanza più incredibile per due esseri umani. C’è da approfondire tantissimo sul Vangelo di oggi ma mi fermo qui e mi riservo di scrivere molto altro per estrarre tanti altri spunti di meditazione da questi due modelli di santità e di virtù.
La lectio divina su questo brano del Vangelo è meravigliosa, emergono tanti suggerimenti spirituali che fanno ardere di amore per Loro due.
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