Sacerdote O.P. e martire
La città di Savigliano (CN) ebbe, nei secoli XIV-XV, un gruppo di suoi figli domenicani, che, con la loro qualifica d’inquisitori, diedero lustro alla città delle loro origini; essi furono i beati Antonio Pavoni, Pietro Cambiani, Bartolomeo Cerveri, tutti martiri, e il beato Aimone Taparelli.
Antonio Pavoni nacque, nel 1325, da una nobile famiglia. A 15 anni, invece di prepararsi per una professione redditizia, decise di farsi frate domenicano nel convento di Savigliano dove continuò a studiare; dieci anni più tardi fu ordinato sacerdote.
A 39 anni divenne "Inquisitore Generale" per la Lombardia, la Liguria e il Piemonte, succedendo a Pietro Cambiani. In un territorio come il Piemonte questa carica era molto importante: nelle valli alpine vivevano numerose comunità eretiche, e i loro rapporti con la Chiesa cattolica erano assai tesi. In quell’epoca i Capitoli Generali domenicani richiedevano, per questo delicato ufficio una preparazione teologica e tomista, e un adeguato zelo per l’unità della Fede. Queste qualità non mancavano a padre Antonio Pavoni che ottenne non pochi successi, ma inevitabilmente si attirò contro i nemici della religione cattolica che più volte lo minacciarono di morte; la posizione geografica di Savigliano, favoriva il rapporto con le valli di Pinerolo, centro dei seguaci della Chiesa Valdese.
Fu priore del convento per due volte nel 1368 e 1372. Nel 1374, il vescovo di Torino, Giovanni Orsini, gli affidò, per la quaresima, una predicazione nei paesi situati all’imbocco della Val Pellice; dopo aver visitato Campiglione, Bibiana e Fenile si recò per la Pasqua a Bricherasio. Nella successiva domenica in Albis 9 aprile, dopo aver celebrato la Messa e predicato in questa parrocchia, fu assalito da alcuni eretici nella piazza del paese e ucciso. Il suo corpo è conservato nella chiesa domenicana di Racconigi (CN).
Precursore dell’apostolato per l’unione dei fratelli separati, fu dichiarato martire nel 1375 da Pp Gregorio XI (Guillaume de Grimoald, 1362-1370) e proclamato Beato, con la conferma dell’antico culto, da Pp Pio IX (Giuseppe Maria Mastai Ferretti, 1846-1878) il 4 dicembre 1856, fissando la sua festa per l’Ordine Domenicano e per le diocesi di Torino e Pinerolo al 9 aprile. L'Ordine Domenicano lo ricorda il 3 febbraio. Il Beato Antonio Pavoni è particolarmente invocato per ritrovare gli oggetti smarriti.
Significato del nome Antonio : "nato prima" o "che fa fronte ai suoi avversari" (greco).
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Antonio Pavoni nacque, nel 1325, da una nobile famiglia. A 15 anni, invece di prepararsi per una professione redditizia, decise di farsi frate domenicano nel convento di Savigliano dove continuò a studiare; dieci anni più tardi fu ordinato sacerdote.
A 39 anni divenne "Inquisitore Generale" per la Lombardia, la Liguria e il Piemonte, succedendo a Pietro Cambiani. In un territorio come il Piemonte questa carica era molto importante: nelle valli alpine vivevano numerose comunità eretiche, e i loro rapporti con la Chiesa cattolica erano assai tesi. In quell’epoca i Capitoli Generali domenicani richiedevano, per questo delicato ufficio una preparazione teologica e tomista, e un adeguato zelo per l’unità della Fede. Queste qualità non mancavano a padre Antonio Pavoni che ottenne non pochi successi, ma inevitabilmente si attirò contro i nemici della religione cattolica che più volte lo minacciarono di morte; la posizione geografica di Savigliano, favoriva il rapporto con le valli di Pinerolo, centro dei seguaci della Chiesa Valdese.
Fu priore del convento per due volte nel 1368 e 1372. Nel 1374, il vescovo di Torino, Giovanni Orsini, gli affidò, per la quaresima, una predicazione nei paesi situati all’imbocco della Val Pellice; dopo aver visitato Campiglione, Bibiana e Fenile si recò per la Pasqua a Bricherasio. Nella successiva domenica in Albis 9 aprile, dopo aver celebrato la Messa e predicato in questa parrocchia, fu assalito da alcuni eretici nella piazza del paese e ucciso. Il suo corpo è conservato nella chiesa domenicana di Racconigi (CN).
Precursore dell’apostolato per l’unione dei fratelli separati, fu dichiarato martire nel 1375 da Pp Gregorio XI (Guillaume de Grimoald, 1362-1370) e proclamato Beato, con la conferma dell’antico culto, da Pp Pio IX (Giuseppe Maria Mastai Ferretti, 1846-1878) il 4 dicembre 1856, fissando la sua festa per l’Ordine Domenicano e per le diocesi di Torino e Pinerolo al 9 aprile. L'Ordine Domenicano lo ricorda il 3 febbraio. Il Beato Antonio Pavoni è particolarmente invocato per ritrovare gli oggetti smarriti.
Significato del nome Antonio : "nato prima" o "che fa fronte ai suoi avversari" (greco).
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