+ Dal Vangelo secondo Marco (1,21-28)
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Continuiamo a leggere notizie sulla Concordia e alcune ci lasciano davvero addolorati. Ieri è stato ritrovato un altro cadavere, il corpo è stato identificato e si tratta di Erika Fani Soriamolina, peruviana. Erika, 25 anni, era laureata in Turismo all’Università Andina di Cusco, la notte del naufragio si è comportata da vera eroina aiutando molte persone a salire sulle scialuppe di salvataggio. Con il ritrovamento di Erika, il numero dei dispersi scende a 16.
Ho letto che da quel giorno in televisione si ripetono un po’ i racconti del naufragio scadendo nella ripetitività e nell’ovvietà. L’amarezza viene dal pensiero che tutta la tragedia è avvenuta per la segnalazione data con un’ora di ritardo, il tempo necessario per permettere a tutti una sicura salvezza. Invece, 33 persone hanno perduto la vita, non sono più in mezzo ai loro cari, sono scomparse dalla vista dei loro familiari e amici. Non c’è prezzo paragonabile alla vita.
Mentre molti chiamati ad aiutare il prossimo fuggivano, questa ragazza è rimasta sul ponte ad aiutare i turisti, forse avrà aiutato anche quel parroco di Besana Brianza, don Massimo Donghi, tra i primi a raggiungere la scialuppa e salvarsi la vita. Sarà difficile per lui parlare nelle omelie di amore per il prossimo e spiegare che “non c’è amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv 15,13).
Preghiamo per i 33 morti della tragedia e per quanti hanno ignorato i bisognosi per mettersi in salvo!
Lascio questa tragedia per passare a una bestialità: con la crisi economica vicina al fallimento delle Nazioni, la Rai paga Celentano circa 750 mila euro per la sua presenza a Sanremo. In questo sacro commento inserisco notizie che non dovrebbero interessarci, invece ci riguardano, perché in Italia ci sono 8 milioni di poveri, famiglie monoreddito che non riescono più ad andare avanti, milioni di disoccupati senza cibo, decine di migliaia di aziende fallite con incalcolabili persone disoccupate e disperate, altrettante decine di migliaia di aziende sul punto di fallire e vai a regalare a un uomo miliardario una somma così elevata!
Cosa se ne fa questo personaggio di questo denaro se già ne possiede vagoni pieni?
Comprendo che i suoi fan lo difenderanno, ma con un po’ di buon senso si chiedano se è ragionevole questa cifra! Non discuto sulla presenza dell’artista a Sanremo, non mi interessa, è il cachet spropositato che amareggia. A quanto pare ha discusso molto per ottenere questa alta cifra. Neanche fosse un questuante …
Come ha fatto discutere la partecipazione di Benigni ad una trasmissione qualche mese fa, ottenendo 400 mila euro per una ventina di minuti di spettacolo. Soldi che elargisce la Rai, la quale li ottiene dagli abbonati costretti a pagare il canone. Vi ricordate dieci anni fa che alta considerazione si dava a 800 milioni di lire? O a un miliardo e mezzo di lire?
I soldi pagati a questi artisti sono un insulto alla povertà, ignorano gli italiani in piena crisi economica.
I fan di questi personaggi la pensano diversamente, è evidente, ricordino che proprio Celentano nei suoi confusi sermoni ha cercato di difendere a modo suo la legalità, ed oggi non può incassare questa enorme cifra ignorando la situazione economica e la crisi che milioni di italiani si portano a tavola dentro i piatti. Celentano partecipi gratis a Sanremo, senza dire che devolverà i soldi perché nessuno ci crede.
Scrivo queste parole e mi rendo conto che poche sono le voci che denunciano le contraddizioni della società. Quelli della Rai non ne parlano perché parte interessata, altre televisioni ignorano perché anche lì si guadagna bene, i quotidiani istigano a creare confusione e noi continuiamo a pregare per la conversione del mondo… E continueremo a farlo!
Tutti loro ignorano il Vangelo e ripetono contro Gesù: “Che è mai questo?”, evidenziando che non c’è più posto nel mondo per il messaggio evangelico, non c’è quasi più verità e giustizia. Non intendo la giustizia della magistratura italiana, quella viaggia spedita verso il baratro, lo dice il rapporto «Doing Business 2012» della Banca Mondiale. I record di efficienza della giustizia in Italia sono tutti negativi. Meglio funziona la macchina giudiziaria del Vietnam, ancor di più quelle di Gambia e Mongolia. L’Italia si trova agli ultimi posti in Europa e nel mondo: è la numero 158 su 183 Paesi.
Si leggono e si conoscono storie giudiziarie italiane da far inorridire. E non trovano soluzioni a favore dei cittadini…
Non solo nella società pagana, anche tra i cristiani si è diffusa la malattia del qualunquismo imperante, una insensibilità sociale unita al cinismo e allo scetticismo che hanno privato la gente della voglia di cercare la giustizia del Vangelo e l’onestà della giustizia degli uomini. Si accetta tutto passivamente, non si annuncia nel Nome di Gesù il desiderio di una nuova politica onesta e una magistratura al servizio della verità.
Vediamo che molti cristiani sono disillusi, convinti che nulla cambierà nella vita e nella società. Ed è un consegnarsi al nemico! Preferiscono rimanere assuefatti a questo modo di vivere piuttosto che elevare il grido del Vangelo, indicando un modello sublime e indispensabile: Gesù Cristo.
Le cose cambiano se siamo noi a cambiare. Non possiamo cambiare gli altri, cominciamo da noi…
Il Vangelo ci dice che Gesù insegnava per cambiare il mondo, se non si accoglie la sua Parola si rimane avvinghiati alla materia che corrode dentro. Uno dei primi impegni nella vita spirituale è di guarire l’anima, la vita interiore, non si può continuare a pregare in una situazione di odio, malizia, egoismo. C’è un dèmone dentro che và vinto, allontanato dalla potenza guaritrice del Signore. Ma il Signore spesso viene allontanato dai luoghi di preghiera.
Stranamente i pericoli maggiori Gesù li incontra dentro la sinagoga, il luogo della preghiera. Per tre volte vi si reca e tre volte viene a trovarsi in pericolo. In questo Vangelo Lo ridicolizzano, altre due volte tentano di ammazzarlo e i suoi amici di Nazareth Lo considerano matto.
Oggi il Vangelo ci dice che mentre Gesù insegnava nel giorno di sabato, un uomo posseduto Lo interruppe e cominciò a gridare. I diavoli gridano di terrore e di spavento davanti a Gesù, pensateci bene, convincetevi che dove c’è Gesù, satana non può fare nulla, può sempre cercare di infastidire ma non vince mai.
Nella sinagoga dinanzi le parole di Gesù la gente era stupita, Egli mostrava un’autorità mai vista, mentre gli scribi insegnavano con molta noia e disinteresse. Gesù non solo manifestava la sua Onnipotenza, dalla sua Persona fuoriusciva lo Spirito Divino che avvolgeva i presenti, tranne quelli che vivevano nell’odio. È sempre così, chi odia non può ricevere nulla da Dio, non è disposto ad accogliere.
Gesù mostrava con il suo fervore che veniva da Dio. Sentivano fortemente in Lui la presenza di Dio.
E a Gesù basta dire alcune parole per liberare l’uomo posseduto: «“Taci! Esci da lui!”. E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui». Questo potere Dio lo trasmette agli esorcisti soprattutto, i quali nel Nome di Gesù scacciano i diavoli, ma ogni cristiano con Fede, umiltà e devozione, può mettere terrore a tutti i diavoli. Già quando il cristiano prega, per i diavoli è una tortura e si allontanano, per questa ragione è importante pregare spesso nella giornata e quando si è impegnati si possono ripetere le giaculatorie spontanee, che sono le brevi invocazioni o suppliche. Brevi preghiere che riscaldano l’anima e riportano il fervore in tutta la persona.
Se non si aggiunge legna nella stufa non emana più calore. Lo vedo io che utilizzo la stufa a legna, molta legna regalata da persone generose. Questo riscaldamento dipende da noi! Come ognuno di noi può riscaldare l’anima di fervore con molte brevi preghiere anche quando lavora o si trova fuori casa, in viaggio e in compagnia di altre persone. Mentre le preghiere prolungate si recitano nei momenti di calma e raccoglimento.
Ad ognuno di voi chiedo di iniziare l’apostolato della Parola con i familiari, amici, colleghi, conoscenti, insegnando che nelle anime in cui regna Gesù, non c’è posto per i diavoli e per l’odio. Molte malattie fisiche sono causate dalla mancanza della Grazia di Gesù, non pregano o pregano male, senza amore e verità. Vi assicuro che molte malattie causate dall’ansia, dalla tristezza, dal nervosismo, dall’egoismo e dalla superbia, scaturiscono per la mancanza di Gesù.
Se molti malati pregassero come vuole Gesù, certe malattie scomparirebbero.
Quanti non vivono in Grazia di Dio sono facile preda di attacchi fisici e di sensazioni che arrivano dai diavoli e di conseguenza ricorrono a cure mediche e a preoccuparsi maggiormente. Conosco molte persone malate e prendevano molte medicine, mentre dopo la Confessione e il cammino di Fede sono guarite. È molto importante ricevere benedizioni dai Sacerdoti, fatevi benedire spesso dai vostri parroci.
C’è bisogno delle benedizioni dei Sacerdoti, perché ai diavoli si sono aggiunti molti loro seguaci. Lo dice l’uomo posseduto del Vangelo: “Che c'entri con noi? Sei venuto a rovinarci?”. Parla al plurale, intendendo tutti i diavoli e tutti gli uomini che compiono le opere dei diavoli. Quindi, lottiamo contro molti nemici, solo la preghiera prolungata e forte può farci vincere ogni attacco di satana.
La notizia di oggi è che Gesù libera l’uomo dai diavoli, dall’odio, dall’egoismo, dai vizi.
La liberazione vera e duratura la trovano quelli che seguono il Signore nella fedeltà al suo Vangelo, quindi, nella fedeltà alla dottrina che si deve trasmettere. Sono tempi molto difficili, nessuno si abbatta mai e reagisca con la certezza che Gesù e la Madonna sono sempre vicini a noi e ci liberano dai mali che ci affliggono. Preghiamo sempre con vera Fede, amore, umiltà.
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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