D’altronde, afferma San Lorenzo Giustiniani: “Come non sarebbe Piena di Grazia Colei che fu fatta Scala del Paradiso e Porta del Cielo per tutti noi?”.
“Dio diede a Maria una Grazia incommensurabile, perché La destinava all’ufficio di Madre sua”, dice San Tommaso d’Aquino.
È più incisivo Benedetto Fernandez quando afferma: “La misura per conoscere la Grazia di Maria è la sua dignità di Madre di Dio, cioè, una dignità infinita”.
Per questa ragione, Riccardo di San Lorenzo ci esorta: “Se desideriamo trovare la Grazia, andiamo da Maria che per prima l’ha trovata e sempre la trova”.
San Bernardo osa di più: “Dio ha stabilito che nessuna Grazia ci venga concessa se non per mezzo di Maria”.
Per ottenere le Grazie da Maria, dobbiamo amare con tutto il cuore il Santo Rosario, ma per amarlo bisogna averne una grande considerazione, conoscerlo bene.
Oggi non sono molti quelli che recitano il Santo Rosario, e le conseguenze nel mondo si vedono.
Proprio il Santo Rosario è il mezzo con cui la Madonna gioisce nel donarci tante Grazie. Recitando il Santo Rosario, permettiamo alla Madonna di svolgere il suo compito di Mediatrice di tutte le Grazie. Le permettiamo di aiutarci, perché a Lei offriamo quelle preghiere che Lei chiede per donarci le Grazie.
Dice San Bonaventura: “Molte Grazie, chieste a Dio, non si ottengono; chieste a Maria si ottengono, non perchè Maria sia più potente, ma perchè così Dio intende onorarla”.
A ragione il Santo Curato d’Ars predicava: “Lassù in Cielo Maria Santissima è l’infaticabile Dispensiera delle Divine Grazie agli uomini bisognosi”.
Gersone e Sant’Alfonso attestano che “è dottrina predicata da tutti i Santi che nessuna Grazia ci viene dal Cielo se non passa per le mani di Maria”. “Per mezzo di Lei, e di Lei sola, discese dal Cielo tutta la Grazia che venne nel mondo”, afferma San Antonino.
Mentre, San Bonaventura, pensando all’aiuto che dà la Madonna nel momento del trapasso di chi lascia questa terra, sostiene che “nessuno entra in Cielo se non passa per Maria come attraverso a una porta”.
Continua San Germano: “Nessuno si salva nè ottiene misericordia se non per Te, o celeste Signora”. Per cui il Suarez poteva affermare che “Maria è così potente presso Dio che esser suo devoto è un pegno di predestinazione”.
Solo pregando il Santo Rosario diamo la possibilità alla Madonna di prendere possesso della nostra persona e di guidarla verso la perfezione, verso la trasfigurazione in Gesù. Il compito di Lei è di istruirci nelle cose di Dio, illuminandoci sulle scelte da fare, guidandoci verso il Vangelo vissuto. Non c’è preghiera migliore per invocare l’aiuto e le Grazie della Madonna, perché Lei altrimenti ce l’avrebbe indicata. Invece, nei luoghi della sua materna e insostituibile presenza, ha raccomandato con insistenza la recita del compendio del Vangelo: il Santo Rosario.
“Recitare il Rosario significa imparare a guardare Gesù con gli occhi di sua Madre, amare Gesù con il Cuore di sua Madre… Con Maria, ancella del Signore, scoprirete la gioia e la fecondità della vita nascosta. Con Lei, discepola del Maestro, seguirete Gesù lungo le strade della Palestina, divenendo testimoni della sua predicazione e dei suoi miracoli. Con Lei, Madre dolorosa, accompagnerete Gesù nella passione e nella morte. Con Lei, Vergine della speranza, accoglierete l’annuncio gioioso della Pasqua e il dono inestimabile dello Spirito Santo”, questo ha scritto Giovanni Paolo II, nel messaggio per la XVIII Giornata Mondiale della Gioventù. (apr.2003)
Padre Giulio Maria Scozzaro
--------------
Nessun commento:
Posta un commento
Comunque tu sia arrivato fino qui, un tuo commento è gradito, si può dissentire ma non aggredire, la costruzione è preferita alla distruzione..