1241 - Commento al Vangelo del 9/1/2012

+ Dal Vangelo secondo Marco (1,14-20)
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui. 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Sono rimasto gioiosamente sorpreso per tutti i messaggi (centinaia) che mi avete inviato per commentare brevemente lo spettacolo programmato a Milano e che ha come mezzo pubblicitario e di attrazione, il fango e altro che viene tirato al Volto Santo di Gesù.
Uno spettacolo che mostra il nulla artistico e molta deficienza intellettuale negli autori.
Sappiamo molto bene che i falsi comici ma veri pagliacci italiani che si esibiscono nei teatri e in televisione fanno un patto tacito, sottointenso ma essenziale per fare parte del giro degli stolti e che in questo modo possono lavorare. In altre parole con la prostituzione intellettuale. In questo modo la coscienza non esiste più, o meglio quella che è presente non è più una coscienza, solo un’immondezzaio.
Già non accennare benevolmente a Dio e al bene che hanno ricevuto con la vita stessa è una mancanza di gratitudine, figuriamoci se Lo bestemmiano. Chi dice che purtroppo sono atei, deve anche aggiungere che la loro vita è assolutamente scandalosa per la società e per acquistare la vita eterna.
Anche gli atei possono comportarsi bene e non arrecare scandali perché hanno un’educazione…
Molti hanno perduto le più elementari regole che fanno parte dell’essere umano, non occorre la Fede in Dio per agire correttamente. Ma il mondo và alla rovescia, è ritornato pagano e questi pagliacci non fanno altro che compiacersi del loro vuoto interiore per compiacere quanti vivono senza Dio.
Ma noi ci siamo e non rispondiamo con le loro stupidità, noi amiamo e preghiamo, ma è opportuno anche muoversi e manifestare in modo assolutamente pacifico il nostro pieno sdegno. Siamo sdegnati, quindi risentiti, offesi come seguaci di Gesù Cristo.
Sono rimasto contento per la risposta forte e umile di centinaia di voi, ma anche quelli che non hanno scritto, certamente sono sdegnati con un forte senso di disagio e avvilimento.
Siamo chiamati a riparare queste clamorose offese al Signore Gesù, e ricordiamo che la somma di miliardi di offese simili giornaliere, dirette e indirette, fanno aumentare la colpevolezza della società composta da circa sette miliardi di persone. Già questo spiega i trent’anni di apparizioni della Madonna a Medjugorje!
Noi aumentiamo le preghiere a Gesù Eucaristia e ripariamo i peccati dell’umanità con la recita del Santo Rosario alle ore 16 e alle 21. Siamo in molti a unirci in preghiera e ad offrire le Corone secondo le intenzioni della Madonna, stiamo diventando una forza spirituale efficace e possente davanti a Dio.
Non sono solamente le Corone a dare potenza alla nostra parrocchia virtuale, soprattutto la spiritualità delle persone che le recitano, ed io conosco moltissimi di voi, forse un migliaio dei seimila e quasi trecento iscritti alla newsletter.
Celebrerò una Santa Messa di riparazione e vi comunicherò l’ora, ognuno potrà unirsi spiritualmente recandosi in parrocchia o rimanendo in preghiera dove si trova. Gesù continua a ricevere offese infinite da un popolo che ha avuto molti doni dalla misericordia di Dio.


Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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