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martedì 28 agosto 2012

1768 - Commento al Vangelo del 28/8/2012


Dal Vangelo secondo Matteo (23,23-26)
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Il capitolo 23 di San Matteo è sicuramente il più incisivo riguardo la disputa tra Gesù e i suoi nemici, uomini che Lui continuava ad amare proprio perché Dio, nonostante la malizia che usciva da questa gente. Gesù sapeva della loro dannazione eterna, non per l’incredulità verso Lui ma per la malizia di cui erano ricolmi. Come vi ho già spiegato, la malizia è il peccato più pericoloso, più difficile da vincere e dimora nelle anime cattive e vendicative.
Malizia indica il comportamento più indegno e spregevole, è sinonimo di questi termini: intenzione disonesta, malignità, malvagità, perfidia. In questi tempi chi sono nel Cristianesimo quelli che agiscono con malizia? I falsi profeti e i teologi modernisti che distruggono il Vangelo storico di Gesù ed inventano tante nuove dottrine eretiche poi assimilate da molti Sacerdoti in buonafede ed incapaci di discernere il Bene dal male.
Chi non conosce i gioielli facilmente scambia per veri quelli che sono falsi. Chi non conosce la dottrina cattolica segue di tutto!
In questo capitolo 23 vediamo Gesù impetuoso nel condannare scribi e farisei perché allontanavano il popolo dalla vera dottrina ebraica, oppure come diceva il Signore: “Legano fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente”. È un Gesù infiammato che grida contro i suoi nemici, nemici di Dio e della Verità biblica.
Gesù ci insegna che non possiamo restare in silenzio quando si tratta di difendere il Vangelo e la sana dottrina della Chiesa, ma non si deve parlare avventatamente, si deve parlare o scrivere contro i nemici della Chiesa quando è volontà di Dio, quando è il tempo opportuno. Parlare prima del tempo opportuno può essere imprudente e controproducente, non parlare affatto è un errore, Gesù non ci potrà considerare suoi amici e non riporrà fiducia in noi.
Quelli che seguono fedelmente Gesù sanno che vengono momenti di tensione nel difendere la Fede dagli eretici e dai falsi cattolici.
Il Vangelo di oggi mi spinge a parlare della falsa Fede degli eretici. Ieri ho scritto che “la falsa pietà o falsa spiritualità può nascondersi anche negli incontri di preghiera, soprattutto dove c’è maggiore esteriorità”, per mostrare che in molti casi viene evidenziato un falso splendore spirituale, si ripetono molte citazioni bibliche, atteggiamenti mistici, ma è tutta apparenza perché non si può dare altro di spirituale. Essi sono proprio come scribi e farisei che “allargano i loro filattèri e allungano le frange”. Ma per quale motivo si atteggiano a quel modo? Lo dice Gesù: “Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente”.
Molti di quelli che vogliono essere ammirati dalla gente sono i falsi profeti che solo in Italia sono innumerevoli. Vi ho spiegato la differenza tra il vero e il falso profeta, ma per la vostra debolezza vi lasciate sempre guidare dalle voci che sentite su un veggente.
Se gli Apostoli avessero accolto le diffamazioni contro Gesù non Lo avrebbero neanche avvicinato. Se migliaia di credenti e peccatori avessero ascoltato quanto di gravissimo si diffondeva contro Padre Pio, non sarebbero mai andati da lui a confessarsi. Se molti credenti avessero accettato le calunnie gravissime contro Natuzza Evolo, quando la chiusero in manicomio perché ritenuta pazza, non sarebbero mai andati da lei. Se milioni di persone ascoltassero tutte le diffamazioni contro Medjugorje e soprattutto contro i sei veggenti, dimenticherebbero presto Medjugorje.
Se dovessimo credere a tutti quelli che per motivi diversi odiano Medjugorje, dovremmo chiudere con questa apparizione, dimenticarla e rifiutarla pure noi. Ma c’è il discernimento, la valutazione delle persone che attaccano questo fenomeno e la loro vita. Basta considerare la vita che conducono e il linguaggio che usano certe persone per capire chi sono, ma non per condannarle, non è compito nostro, sicuramente per individuare la loro credibilità o la loro falsità.
Il danno che viene causato alle anime e alla causa del Vangelo di Gesù da parte dei maliziosi che attaccano una apparizione autentica, è smisurato e ne dovranno rendere conto a Dio. Ho già scritto molto sul discernimento delle apparizioni, aggiungo che dove agisce l’inganno si conducono decine di migliaia di persone lontane da Gesù e dalla Madonna, anche se in quei luoghi si recita il Santo Rosario e ci sono messaggi belli e spirituali.
Quante volte ho scoperto l’opera dei diavoli dietro messaggi molto spirituali e che spingevano alla preghiera!
Brevemente cito questo caso: intorno al 1999 mi fu chiesto se ritenevo autentiche le apparizioni e i messaggi di un determinato luogo, nella preghiera compresi che non dovevano andare e lo dissi, lasciando liberi di agire secondo coscienza. In effetti in questo luogo c’era grande preghiera negli incontri oltre ai famigerati messaggi molto spirituali rivolti a tutti o a una singola persona. Però nel 2008 la veggente e la sua collaboratrice che spiegava i messaggi insieme ad altri due uomini sono stati arrestati per truffa e associazione a delinquere. Praticamente ingannavano i partecipanti e li truffavano.
Ho indicato a chi me lo ha chiesto altre apparizioni false per l’inganno dei veggenti o per l’astuta opera dei diavoli, capaci di assumere sembianze buone. Spero di indicarvi domani nella newsletter alcune apparizioni italiane che ritengo assolutamente autentiche e le accompagnerò con alcune prove. Oggi non c’è spazio sufficiente.
In questo periodo numerosi nostri parrocchiani mi hanno chiesto un parere su Zaro, già l’ho scritto, voglio ribadire che lì non c’è la presenza della Madonna. È vero che io essendo un povero verme devo dare una prova, e posso attestare la mia affermazione. Basta questa prova: nel 1995 una veggente ebbe una visione nel bosco di Zaro ad Ischia e conobbe la data della distruzione delle Torri Gemelle a New York, ma nella storia mai la Madonna aveva dato una data, perché le profezie sono sempre condizionate da molti fattori. Faceva così anche Dio con il popolo eletto, Israele. Nelle profezie non vengono rivelate date. Quindi, semmai i diavoli conoscevano cosa stavano preparando i terroristi e la data che avevano stabilito oppure li avrebbero portati ad agire in quel giorno.
Inoltre, ho aperto proprio adesso il sito di Zaro e ho letto il messaggio del 26 luglio 2012, vi assicuro che non viene dalla Madonna e lo dimostrerò.
Ritorniamo al Vangelo, anche se in questo scritto non me ne sono mai allontanato, però vediamo cosa ci chiede Gesù. Il tema che ci presenta oggi Gesù è l’esteriorità, Egli continua a condannare i suoi nemici non per la loro incredulità verso Lui, sono suoi nemici perché Lo attaccano intenzionalmente come fanno i modernisti stravolgendo la Verità del Vangelo.
Li condanna perché pensano all’apparenza e non all’interiorità, ostentano religiosità ma i loro cuori sono pieni di odio malizioso.
Ogni cattolico che lascia la preghiera o pecca abitualmente può raggiungere lo stato della cecità intellettuale e della ipocrisia con se stesso, con gli altri e con Dio. Non è più capace di capire le cose di Dio, non decifra correttamente i segni dei tempi e le cantonate che prende sono continue e dolorose. L’esteriorità per molti può diventare la copertura dei molti peccati e dell’egoismo non più controllato, ci si affida a questa trasparente e falsa esteriorità per ingannare principalmente se stessi e poi tutti.
Cosa rimane di buono da questa esteriorità? Assolutamente nulla, semmai si perde quanto c’era di buono.
L’esteriorità è amata dai teologi eretici e dai falsi profeti, quegli eretici che chiudono in faccia agli uomini il Regno dei Cieli ed impediscono alle anime di entrarvi. Solo qualcuno che non comprende il significato di chiudere ad un’anima la possibilità del Regno dei Cieli può considerare galantuomini gli eretici e i falsi profeti mentre sono in realtà ministri di satana.
Gli amici fidati dei teologi eretici sono gli anticlericali che non credono nel Dio cristiano e cercano di eliminare questa Religione. E gli eretici sono contenti, essi non credono più e quella fede che avevano è sparita per sempre. Allo stesso modo i falsi profeti sono privi di Dio e smisuratamente arroganti, te ne accorgi dalle loro parole e dai loro atteggiamenti.
Ritornerò a parlare dei falsi profeti, essi stanno distruggendo milioni di anime che li frequentano e che assorbono le negatività presenti in questi luoghi. Adesso riflettiamo sulle contraddizioni che si trovano proprio tra gli eretici e i falsi profeti.
Queste le contraddizioni che condanna Gesù a quanti agiscono nell’inganno: “Filtrare il moscerino e ingoiare il cammello”; “Pulire l’esterno del bicchiere e lasciare sporco l’interno”; “Assolvere alle norme più minuziose e trascurarela Legge di Dio”.
Questi vivono di esteriorità, noi invece vogliamo seguire la Madonna e cercare la preghiera interiore, umile, spirituale, fiduciosa,

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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1 commento:

  1. Carissimo Padre Giulio Maria,
    la invito a documentarsi prima di scrivere in merito ad apparizioni, in quanto ciò che Lei ha scritto riguardo alla profezia data a Zaro sulle torri gemelle è falso. E' importante non giudicare nulla per sentito dire. Grazie
    don Ciro Vespoli

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Comunque tu sia arrivato fino qui, un tuo commento è gradito, si può dissentire ma non aggredire, la costruzione è preferita alla distruzione..

Medaglia di San Benedetto