+ Dal Vangelo secondo Matteo (14,1-12)
In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!». Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!». Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta. Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre. I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù.
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Oggi si festeggia San Giovanni Maria Vianney, più conosciuto come Santo Curato d’Ars, un uomo diventato Sacerdote per la tenacia del suo maestro spirituale, l’abbé Charles Balley, parroco di Ecully, presso Lione. Nessuno credeva nelle capacità spirituali del giovane Giovanni Maria Vianney, egli non amava gli studi e non riusciva ad assimilare alcuna nozione in seminario. Fu il suo parroco sopra citato ad avviarlo al seminario, lo riaccolse quando venne sospeso dagli studi, lo seguì e convinse il Vescovo.
Nacque l’8 maggio 1786 a Dardilly (Francia), di famiglia contadina e privo della prima formazione, riuscì, nell’agosto 1815, ad essere ordinato Sacerdote.
Si trattò di un vero miracolo il raggiungimento per lui del sacerdozio, anche se era molto spirituale e dedicato solamente alle cose di Dio, non aveva le basi teologiche ben strutturate. Però era volontà di Dio la sua ordinazione sacerdotale e così avvenne, ma il Vescovo non poteva mandarlo come parroco in una parrocchia, così lo nominò vicario dell’abbé Balley, suo Padre spirituale e sostegno durante il seminario.
Alla morte di Balley, non fu promosso parroco, il Vescovo non lo considerava adeguato, così penso di mandarlo ad Ars-en-Dombes, un borgo con meno di trecento abitanti. Da molti anni quel paese non aveva avuto parroci, era abbandonato a se stesso, quindi secondo il Vescovo lì non avrebbe commesso grossi danni… Bastava celebrare la Santa Messa e poi era libero… nessuno sarebbe andato a confessarsi da un Sacerdote incolto.
Questo era il ragionamento del Vescovo, evidentemente non si era confrontato con Gesù Eucaristia…
Dopo i primi anni di attività pastorale ignorata da tutti i paesani ma un’attività che vedeva il Curato d’Ars fare penitenze giorno e notte e rimanere davanti all’Eucaristia in adorazione, lentamente i paesani quasi atei cominciarono ad avvicinarlo, fino ad andare tutti quanti la domenica a Messa. Si diffuse la voce che il Curato d’Ars era un uomo di Dio e cominciarono ad arrivare persone da tutta la Francia e dall’estero, anche perché Gesù aveva arricchito il Sacerdote di carismi particolari.
Confessava quasi tutto il giorno, leggeva nelle coscienze, scrutava i cuori, profetizzava ed otteneva grandi miracoli per i suoi devoti.
I suoi interessi erano l’Eucaristia e la Madonna , con queste due devozioni aiutò milioni di anime. La sua vita di preghiera fu straordinaria, era interessato solo al Vangelo di Gesù e alla salvezza delle anime. Restava molte notti davanti al Tabernacolo, aveva un’autentica intimità con Gesù, si abbandonava totalmente alla sua volontà.
Nelle sue prediche semplici ma profonde, ripeteva: “Egli è lì”, guardando il Tabernacolo. È stato un Sacerdote dell’Eucaristia, celebrata ed adorata, a tutti diceva: “Non c’è niente di più grande…”. La Chiesa lo indica come Patrono dei parroci, e se molti parroci seguissero qualcosa della spiritualità del Santo, trasfigurerebbero se stessi e le parrocchie.
Oggi il Vangelo ci parla di un’altra festa, pagana e sanguinaria. Descrive l’orribile delitto di San Giovanni Battista, la sua testa fu decapitata per una decisione presa durante un banchetto indecente sia per l’impurità che dominava mente, cuori e corpi, sia per la decisione di uccidere un Santo perché aveva solamente detto a Erode Antipa di commettere adulterio con la moglie di suo fratello.
Durante il banchetto era sicuramente alticcio, poi il balletto della licenziosa Salomè lo ha appannato e fatto commettere un delitto. Consideriamo i banchetti licenziosi di oggi in cui per la troppa voracità e golosità si annebbia sempre l’intelletto dei partecipanti lussuriosi. Consideriamo i balletti nelle discoteche in cui droghe ed alcool girano a fiumi, facendo perdere la testa a quasi tutti i partecipanti, i quali ritornano a casa senza testa, proprio come avvenne a San Giovanni Battista dopo che gli fu mozzata a causa della malizia della svergognata Erodiade.
Erode non voleva la morte del Santo, ma il contesto in cui si venne a trovare con Salomè che lo provocava, oltre al grande consumo di vino e la conseguente perdita dei freni inibitori che hanno la capacità di frenare l'istinto di distruzione, furono la causa di scelte irresponsabili e sanguinarie.
Così si riducono tutti quei giovani che si lasciano andare ad ogni depravazione e vivono più come bestie che esseri umani. Senza il controllo della volontà ogni giovane e ogni adulto sono come canne al vento, seguono la spinta del vento del momento e si dirigono là dove il corpo viene umiliato peggio delle bestie e perdono la testa. Perdono la propria dignità, non conoscono il significato del pudore o moralità, considerano il corpo come un abietto mezzo per raggiungere ogni appagamento e in ogni forma.
La festa di Erode si trasformò in omicidio, come nelle discoteche si trasforma il ballo in scandalosa impurità per il sesso libero con tutti quelli disponibili… Soprattutto molti giovani senza alcuna educazione religiosa e i giovani che hanno dimenticato Gesù anche per colpa dei genitori e dei formatori, vogliono fermamente commettere ogni giorno trasgressioni, non ne possono fare a meno, sono oramai preda di uno spirito impuro che li obbliga a vivere come mostri.
Nonostante il mondo sia diventato regno della lussuria e dell’immoralità, la Madonna nel messaggio del 2 agosto ha detto: “Cari figli, sono con voi e non mi arrendo. Desidero farvi conoscere mio Figlio. Desideroi miei figli con me nella vita eterna”. Più sotto trovate il messaggio completo, ma chiediamoci pure se questi messaggi li meditiamo attentamente e li viviamo oppure quasi li trascuriamo come se non avessero alcuna importanza!
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
-------------------
Nessun commento:
Posta un commento
Comunque tu sia arrivato fino qui, un tuo commento è gradito, si può dissentire ma non aggredire, la costruzione è preferita alla distruzione..