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lunedì 27 agosto 2012

1766 - Commento al Vangelo del 27/8/2012


+ Dal Vangelo secondo Matteo (23,13-22)
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete figlio dell’inferno il doppio di voi. Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
I 12 versetti di questo capitolo che abbiamo meditato sabato scorso, anticipavano questa sfuriata di Gesù verso i suoi nemici che cercavano in tutti i modi disonesti di ostacolare la sua missione. Con queste parole Gesù evidenziava i danni spirituali causati dalle guide di Israele che avevano perduto la Fede in Dio e svelava ancora più chiaramente la vera identità di scribi e dei farisei, i quali ostentavano santità ma erano falsi in tutte le loro opere.
Più di tutte queste condanne che Gesù rivolge ai suoi nemici, mi colpisce sempre e con maggiore amarezza questa frase:“Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete figlio dell’inferno il doppio di voi”. Questa frase di Gesù rivela che le guide dei cattolici possono fare anche molto apostolato, pellegrinaggi ovunque, incontri di preghiere e ritiri spirituali, ma se non insegnano la vera dottrina cattolica, rendono i seguaci degni dell’inferno.
È pesante questa frase di Gesù, voglio renderla più comprensibile e senza generalizzare, non è ammissibile accusare senza documentata prova e non è mai corretto giudicare. Ci risulta senza alcun dubbio che in molte parrocchie e monasteri si tengono corsi di yoga e questo è di una gravità inaudita. Ci risulta che in molti incontri di preghiera e di catechesi si insegnano vere eresie e si distrugge la Fede dei presenti, orientandoli verso la dottrina eretica ed allontanandoli dal Vangelo.
Questo ci dice che in molti casi si organizzano incontri di preghiera e di catechesi, ma non per insegnare il Vangelo di Gesù.
Rileggiamo la frase perché spiega tutto: “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete figlio dell’inferno il doppio di voi”. L’attività esteriore spesso è inarrestabile nell’apostolato, si compiono molte opere ma non si prega mai nella giornata, rendendo il cuore arido e la vita spirituale inesistente.
La persona potrà essere gioiosa di suo e non per la Grazia di Dio, potrà trasmettere allegria perché è il suo temperamento, ma non trasmetterà mai l’Amore e la Verità di Gesù. non è il sorriso a dire che l’anima è pure nella gioia, al contrario deve essere l’anima a trasmettere gioia.
Mi sono trovato ad assistere ad una catechesi di un noto predicatore francescano vicino Castelgandolfo sui Colli Albani a Roma più di dodici anni fa, fui quasi costretto perché ero con altri Frati e volevano ascoltare la catechesi, così li accompagnai anche perché era un incontro spirituale. Questo predicatore francescano famoso disse che Gesù comprese di essere il Messia quando ricevette il Battesimo da Giovanni Battista nel Giordano, quando «appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i Cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di Lui, ed ecco una voce dal Cielo che disse: “Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto”» (Mt 3,17). Questo predicatore aveva affermato che fino al momento del Battesimo, Gesù non aveva capito di essere il Messia.
Non dobbiamo rallegrarci quando ascoltiamo belle parole, meditazioni bibliche piene di citazioni, insegnamenti che permettono di approfondire le Scritture, dobbiamo verificare se quelle parole sono teologicamente corrette e fedeli al Magistero della Chiesa. Questo è un dato che possiamo rilevare quasi sempre, però molte persone nelle catechesi che ascoltano cercano la venerazione di chi parla e non la Verità.
Qualche mese fa ho ricevuto questa mail: “Caro Padre Giulio, ho assistito ad una catechesi di un Sacerdote e sono rimasta raggelata nel sentire insegnamenti modernisti e permessivi riguardo la morale sessuale, era la prima volta che partecipavo e sono andata via come distrutta, mi sentivo colpita nella Fede e volevo piangere per come si disprezza la morale della Chiesa. L’aspetto ancora più doloroso è che molti credenti partecipano a questi incontri e lo considerano più importante del Papa. È diventato un idolo per tutti loro e non comprendono che egli li attira a sé e non li conduce a Gesù. Neanche la mia amica mi crede e continua a frequentarlo. Io sono stata fortunata nell’iscrivermi alla sua newsletter, meno male che leggo le sue meditazioni. Continui ad istruirci e ad aiutarci. Non immagina la stima che Le porto e le preghiere che faccio sempre per Lei. Sandra”.
Come vedete la falsa pietà può nascondersi anche negli incontri di preghiera, soprattutto dove c’è maggiore esteriorità.
Gesù era severissimo con scribi e farisei perché ingannavano il popolo, sabato scorso abbiamo letto che diceva al popolo:“Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito”.
Le ininterrotte insidie di scribi e farisei a Gesù manifestavano il loro animo perverso, la loro condotta ambigua, scandalosa ed ipocrita. Avviene lo stesso contro Gesù anche oggi quando intenzionalmente si modifica il suo Vangelo e si travisano i suoi insegnamenti. Ancora oggi Gesù è insidiato fortemente dai nuovi scribi e farisei che vogliono farlo tacere per sostituire il Vangelo con parole accomodanti, permissive, piacevoli e libertarie.
Questo è il motivo della crisi profonda nella Chiesa: si modifica e non si insegna il Vangelo storico di Gesù.
Ieri nel Vangelo della domenica abbiamo letto che solo Gesù ha parole di vita eterna, ma se vengono modificate e sostituite con aggiornamenti modernisti, i cristiani non leggeranno più le Verità rivelate, perché l’annacquamento continua nei confronti delle Sacre Scritture. In questo modo si proibisce al popolo di conoscere il vero Gesù storico, i suoi veri insegnamenti, la sua perfetta Parola.
“Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il Regno dei Cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare. Guai a voi, guide cieche”.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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