Il Signore ti benedica,ti custodisca e ti mostri il Suo volto misericordioso!

Quando pensi di aver toccato il fondo e che nessuno ti voglia o ti ami più, Dio si fa uomo per incontrarti, Gesù ti viene accanto

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lunedì 6 agosto 2012

1713 - Commento al Vangelo del 6/8/2012


+ Dal Vangelo secondo Marco (9,2-10)
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti. 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Quante volte abbiamo detto in Chiesa davanti al Tabernacolo dove si trova l’Eucaristia: “Rabbì, è bello per noi essere qui?”. Non esiste al mondo un luogo più importante e più santificante della Chiesa rimanendo davanti al Santissimo Sacramento. I Santi si sono formati davanti l’Eucaristia, e non c’è altro mezzo per il raggiungimento della santità da parte dei Vescovi e dei Sacerdoti.
Se l’attivismo predomina la vita sacerdotale, cosa si potrà mai dare ai fedeli? Le proprie idee e opinioni, non lo Spirito Santo.
Lo stesso vale per tutti i laici, pur essendo giustificati dagli impegni giornalieri, almeno una volta la settimana devono partecipare all’Adorazione Eucaristica in parrocchia per almeno un’ora, ma dipende dall’amore di ognuno rimanervi per il tempo stabilito, ma chi più ama più vuole restare con l’Amato!
Se il Sacerdote non può farne a meno di restare ogni giorno davanti all’Eucaristia in adorazione, in preghiera di intercessione, in ascolto della volontà di Dio, anche i laici devono cercare l’Amore di Dio frequentando ogni giorno anche per poco tempo una Chiesa per adorare e parlare con Dio che si è incarnato anche per restare in mezzo a noi in modo sacramentale.
La vera spiritualità di un cattolico si sviluppa con l’Eucaristia, e senza l’adorazione prolungata di Gesù non può Egli trasmettere il suo Spirito e i suoi doni ai credenti. Tutti possiamo dire belle parole su Gesù e la Madonna, bisogna vedere se queste parole nascono dal cuore o dall’intelletto razionale. Per esempio, satana conosce tutta la Sacra Scrittura e può ripetere belle parole bibliche inserendo termini come gioia, pace, felicità, ma non sono ispirate da Dio. Lo stesso avviene a quanti conoscono razionalmente il Vangelo e Gesù ma non hanno radici interiori e fondamenti spirituali di spessore.
Non è sufficiente dire di amare Gesù seguendo la ragione, occorre rinascere davanti al Tabernacolo e vivere le sue parole.
L’anima contemplativa è quella che si è staccata dalla terra e non pensa più con la mentalità vecchia, comincia a volare con lo spirito verso l’alto e la sua preghiera diventa davvero potente. Ma quest’anima non potrà mai elevarsi senza l’aiuto di Gesù, e nella misura che assomiglia a Lui diventa sempre più bella e divinizzata. La somiglianza con Gesù l’anima l’acquisisce soprattutto quando rimane davanti al Tabernacolo ad adorare Dio.
“Rabbì, è bello per noi essere qui”, oppure possiamo dire a Gesù in qualsiasi luogo ci troviamo che Lo adoriamo perché è buono, Lo desideriamo per la sua grandezza e comprensione, che non possiamo fare a meno del suo Amore e che ci abbandoniamo alla sua volontà. Quando Gesù ascolta queste parole pronunciate dalle labbra o solamente pensate mentalmente, Egli si rallegra infinitamente e continua a donarci il suo Amore che ci trasforma e ci rende creature nuove.
Senza la contemplazione dell’Eucaristia il credente rimane molto debole ed insicuro. Non riesce ad imitare le virtù di Gesù.
Lo vediamo in molti cristiani che sono pieni di gioia e sicuri di compiere un grande cammino di Fede, ma la loro Fede si esaurisce nelle parole entusiastiche che pronunciano. Non appena arriva una sofferenza, anche piccola, scoprono la loro vera identità spirituale, debole e piccola.
È l’Eucaristia il centro della vita della Chiesa, Essa è Gesù in Anima, Corpo, Sangue e Divinità. Lo sottolineo di proposito perché oggi molti Vescovi e Sacerdoti non credono più in questo. E potrei riportare centinaia di testimonianze e prove. Ma non serve a nulla, essi rimangono con la stessa mentalità, semmai aumentano le diffamazioni e le persecuzioni contro me. Non temo affatto altri attacchi, lo scriverei se servisse a qualcosa o a farlo leggere agli interessati come ho fatto nel mio libro “La corruzione nella Chiesa”.
Gesù stesso si trasfigurò davanti ai tre Apostoli di cui sapeva con certezza la fedeltà e l’obbedienza, per affermare la sua Divinità messa in discussione da quasi tutti, comunque pochi credevano in Lui come il Messia atteso. E Gesù equilibrava le sue parole secondo il momento e la necessità di esporle, non ha mai anticipato o parlato fuori luogo. Anche io nella mia miseria voglio agire seguendo il mio Maestro e gli Angeli guidano nell’esposizione di queste mie parole.
Oggi è una festa importante, cerchiamo però di trovare il nesso tra la Trasfigurazione di Gesù sul Tabor e l’Eucaristia nel Tabernacolo. Il mistero della Trasfigurazione dobbiamo metterlo inizialmente in relazione con la sua Passione, perché avvenne pochi giorni dopo avere annunciato la sua morte cruenta e in modo abominevole. Sei giorni prima Gesù era stato da Pietro considerato Figlio di Dio ed aveva annunciato la sua morte in croce, ma questo aveva sconvolto tutti i discepoli.
Gesù si trasfigurò davanti ai tre Apostoli per dare la prova della sua Divinità, tanto che Mosè ed Elia, che rappresentavano per gli ebrei la Legge e i Profeti, nell’apparizione Lo adoravano come Loro Dio. Questa visione frastornò Pietro e disse la frase che noi dovremmo ripetere davanti al Tabernacolo: “Rabbì, è bello per noi essere qui”. Pur essendo una conseguenza del primo annuncio della sua Passione, nella Trasfigurazione c’è la manifestazione di Dio glorioso e non agonizzante come Uomo nel Getsemani.
Gesù apparve come Egli veramente viveva interiormente per la ininterrotta visione beatifica del Padre, si mostrò glorioso e totalmente sfolgorante perché era sempre luminoso come nessuna cosa al mondo potrà mai esserlo. Gesù sul Tabor era Dio che manifestava ciò che era dentro il Corpo, il fisico infatti era indispensabile per mostrarsi all’umanità, così manifestò esteriormente il suo splendore e l’aspetto glorioso. Gesù non solamente sul Tabor aveva questo splendore, Egli era sempre, ininterrottamente, glorioso e splendente interiormente.
Consideriamo che Gesù si trasfigurò non davanti a tutti e non nei luoghi frequentati solitamente, ma portò i tre Apostoli su un monte, in un luogo isolato e silenzioso. Gesù ci dice così che è indispensabile salire sul monte, quindi staccarci dalle cose terrene e trovare il tempo per isolarci ed ascoltare la sua soave voce.
La Casa Mariana dove vivo si trova a più di 400 metri di altezza, a circa 4 km da Collesano e alle pendici di una catena montuosa, vicina al Monte San Salvatore. Oggi è la festa del Santissimo Salvatore.
Oggi Gesù ci chiama ad avvicinarci con maggiore frequenza al Tabernacolo per “vederlo” con gli occhi della Fede, adorarlo e parlargli di tutto.
Abbiamo assolutamente bisogno di Gesù, di conoscere bene il suo Vangelo e per questo stiamo cercando di inserire nel nostro sito tutte le mie newsletter del 2012. In questi giorni sono state già inserite quelle del mese di gennaio 2012 e vi potete accedere dalla home page www.gesuemaria.it e cliccare su Meditazioni di Padre Giulio Maria Scozzaro sul Vangelo del giorno (anno 2012).

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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