Il Signore ti benedica,ti custodisca e ti mostri il Suo volto misericordioso!

Quando pensi di aver toccato il fondo e che nessuno ti voglia o ti ami più, Dio si fa uomo per incontrarti, Gesù ti viene accanto

CIAO A TE !!

Nulla è più urgente nel mondo d'oggi di proclamare Cristo alle genti. Chiunque tu sia, puoi, se vuoi, lasciare un tuo contributo, piccolo o grande che sia, per dire, comunicare, annunciare la persona di Gesù Cristo, unico nostro salvatore. Uno speciale benvenuto a LADYBUG che si è aggiunta di recente ai sostenitori ! *************************************************** Questo blog è sotto la protezione di N.S. Gesù Cristo e della SS Vergine Maria, Sua Madre ed ha come unica ragione di esistere di fornire un contributo, sia pure piccolo ed umile, alla crescita della loro Gloria. ***************************************************



Con Cristo non ci sono problemi, senza Cristo non ci sono soluzioni.

mi trovate anche su questo blog
---------------------------------------------------------------



sabato 17 novembre 2018

SC 286 Commento al Vangelo di sabato 17.11.2018 (Padre Giulio Maria Scozzaro)

+ Dal Vangelo secondo Luca (18,1-8)
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”. Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”». E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di Lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’Uomo, quando verrà, troverà la Fede sulla terra?». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La domanda posta da Gesù che chiude questo brano del Vangelo, riguarda i nostri tempi, adesso si sta arrivando nel cattolicesimo alla sommità dell’apostasia, che significa l’abbondano della Fede.
Questa nuova condizione spirituale e umana di quanti hanno clamorosamente fallito nei confronti di Dio e hanno scelto il suo opposto, sviluppa una mentalità dai tratti tutti perversi, anche perché più autorità si riveste nella gerarchia della Chiesa, più penetrante e distruttivo è il male che si accoglie in sé.
«Ma il Figlio dell’Uomo, quando verrà, troverà la Fede sulla terra?».
Molti cattolici asseriscono di avere Fede, altri ancora predicano la Fede, ma cosa è veramente la Fede? Credere in Dio Padre, nel Figlio Gesù, nel Loro Spirito santificatore. Quindi, la Fede la possiede chi osserva i Comandamenti di Dio e mette in pratica gli insegnamenti del Vangelo.
Molti cattolici sono inesattamente convinti di possedere la Fede in Gesù e allo stesso compiono opere condannate proprio da Gesù, come si risolve questa incompatibilità?
Solo Dio conosce l’intenzione intima di ognuno di noi e ci può giudicare, comprende perfettamente dove è presente la buonafede e dove la malizia, dove il tradimento peggiore di Giuda e la scarsa preghiera per debolezza, dove la bontà e l’ingiustizia.
Dal tragico rilassamento religioso che ha contagiato molti tra vescovi, sacerdoti e frati, si notano conseguenze disastrose per il cattolicesimo, e molti di loro rappresentano un esercito senza armi spirituali perché non pregano più e non possono più respingere gli attacchi dei diavoli. Sono dominati dai diavoli, questa è la ragione delle nuove dottrine che inventano.
Quanti tradiscono Gesù sono disarmati senza Croce e il Santo Rosario, noncuranti, indifferenti e disamorati delle cose di Dio.
Come si arriva a questa condizione di tradimento? Fare l’opposto di quanto indica Gesù è un grave e spesso premeditato tradimento.
Il più delle volte si inizia con piccole omissioni o trascuratezze nella preghiera e nella rinuncia di sé. I diavoli «aiutano» a non far caso alle iniziali mancanze, come avviene nel mondo quando a molti arrivano ispirazioni negative che spingono ai peccati mortali con queste parole: «Tanto lo fanno tutti. Che c’è di male?».
Gesù ci richiama alla vigilanza anche dei pensieri per non farci staccare dalla Roccia che è Lui, e aggrappati ad Essa avremo molta forza.
I peccati indeboliscono nella volontà il cristiano, ancora di più, l’aumento dei peccati segna una maggiore fiacchezza nel compiere buone opere, e non c’è la disposizione interiore adeguata per vivere il Vangelo. Questo spiega la perdita della Fede anche da parte di vescovi, sacerdoti e frati.
La Fede in Gesù non è solo quella che si manifesta andando a Messa o recitando delle preghiere. La Fede autentica richiede onestà e coerenza, anche il superamento di tante tentazioni e prove giornaliere per l’aiuto che si chiede e si riceve dal Signore, inoltre l’abbondano in Dio che è Padre ed ascolta sempre le nostre preghiere.
«In quella città c’era anche una vedova, che andava dal giudice e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”». Ella ottenne giustizia!
Gesù continua: «E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di Lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’Uomo, quando verrà, troverà la Fede sulla terra?».
Cosa doveva fare Dio Padre per dimostrarci il suo Amore oltre alla crocifissione del Figlio?
Tutto passa in questa terra, solo Dio è eterno, e chi è saggio si preoccupa principalmente di crescere nella Fede in Cristo, per avere una corrispettiva protezione divina e superare tante prove che improvvise sbucano e si rimane affranti o sgomenti perché all’inizio appaiono dolorose e talvolta insuperabili.
Tutto diventa possibile e facile con Gesù, bisogna crederci fermamente e chiedere con fiducia e umiltà. «Gesù, pensaci Tu».
---

Nessun commento:

Posta un commento

Comunque tu sia arrivato fino qui, un tuo commento è gradito, si può dissentire ma non aggredire, la costruzione è preferita alla distruzione..

Medaglia di San Benedetto