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venerdì 16 novembre 2018

SC 285 Commento al Vangelo di venerdì 16.11.2018 (Padre Giulio Maria Scozzaro)

+ Dal Vangelo secondo Luca (17,26-37)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’Uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti. Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’Uomo si manifesterà. In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot. Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva. Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata». Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed Egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Gesù continua ad avvisare i presenti e anche tutti noi sulla fine dei tempi, di questi tempi privi di verità e di giustizia, senza amore e con un accentuato egoismo, senza Dio perché si è rifiutato per dare sfogo ai propri piaceri e così rimanere incatenati nel Male.
Quando una famiglia vive varie sofferenze a causa di errori gravi commessi da una o più persone, in quella famiglia regna il Male, non c’è pace e sincerità, c’è invece un vivo desiderio di mettere fine a tutti i malanni. Si aspetta, quindi, la fine di quei tempi dolorosi e negativi.
Ogni persona saggia, anche non credente, comprende che l’umanità è ridotta all’agonia, anche per gli insegnamenti devastanti che per ventiquattro ore al giorno milioni di emittenti televisive del mondo insinuano in tutte le trasmissioni e solo nelle Tv cattoliche è possibile ascoltare un messaggio di amore, di verità e di pace.
Il peccato sociale e personale ha superato il limite di una misericordia che è infinita ma non secondo la convenienza dell’uomo.
Nella storia non erano mai avvenute variazioni climatiche come in questi nostri tempi, stiamo assistendo alle conseguenze della devastazione commessa dall’uomo con esperimenti atomici, manipolazioni genetiche, alterazioni degli alimenti e delle medicine, immissione nell'aria di gas velenoso e di polveri inquinanti.
Due giorni fa è caduta una pioggia gialla a Soleto (Lecce), in realtà da diversi giorni sta cadendo una pioggia acida di colore giallo particolarmente difficile da rimuovere. L’inchiesta della Procura dovrà chiarire l’origine della sostanza inquinante che sta creando allarme tra i cittadini. Aspetto da non sottovalutare è l’alta concentrazione di malattie gravi nel paese.
Non è con la paura che si supera un comprensibile shock, la stessa paura manifesta la distanza dalla realtà per continuare a vivere nel proprio guscio. L’assenza della Fede in Gesù fa deprimere e si vive nel terrore, al contrario chi ha Fede in Lui è consapevole che la fine di questi tempi dominati dal Male e dall’esaltazione dei vizi, devono avere una fine.
Nella storia Dio è sempre intervenuto, mai però l’uomo si era spinto fino a manipolare tutto quello che per tutti noi è ancora incomprensibile. È gravissima l’opera che si compie nei laboratori e in molti centri segreti, dove operano con molta probabilità anche molti scienziati scomparsi misteriosamente. «Presi» dalle Nazioni guidate da satana!
L’uomo è causa del suo male, le conseguenze però riguarderanno sette miliardi di persone. solo i devoti della Madonna, quelli che pregano molto e recitano il Santo Rosario ogni giorno, rimarranno incolumi quando le Nazioni si scontreranno, alla fine di questi tempi maledetti.
Nel frattempo, ieri è stato cambiato il «Padre Nostro». Da sedici anni vescovi e teologi che stranamente non si sono fidati di duemila anni della Santa Tradizione della Chiesa, neanche di tutti i Papi fino a Benedetto XVI che hanno sempre ripetuto la preghiera più potente insegnata da Gesù Cristo, sono riusciti a modificare sia il «Padre Nostro» che il «Gloria» della Messa.
Una modifica incoraggiata dallo stesso papa Francesco perché egli non trovava consona quella traduzione e aveva rimarcato la sua volontà di cambiamento, facendo notare che per quel versetto specifico non era stata fatta «una buona traduzione». 
Questa scelta di cambiare il «Padre Nostro» con la motivazione che non era stata fatta «una buona traduzione» inquieta i buoni cattolici, i quali rimangono sbalorditi e capiscono che rimane impossibile un errore durato duemila anni, con milioni di traduzioni identiche che riportavano sempre la frase «non indurci in tentazione».
Con la scusa della sbagliata traduzione si potranno cambiare alcune parole della Santa Messa e sarà eliminato il Sacrificio Eucaristico.
Nella mente e, soprattutto, nell’inconscio di molti cristiani si farà presente questo pensiero: allora finora ho pregato male, ho sbagliato a pregare? Non è assolutamente così. Non hanno sbagliato milioni di Santi e Sante, e noi abbiamo fiducia in queste Anime che hanno rinunciato a tutto per compiere solo la Volontà di Dio.
Gesù non avrebbe forse rivelato ai Santi l’errore della traduzione? Ma per Gesù è questa la traduzione corretta: «Non indurci in tentazione».
Un Papa è chiamato a confermare la Fede cattolica e non a modificarla, deve solo trasmettere quanto ha ricevuto dalla Santa Tradizione.
Gesù e la Madonna hanno parlato del «Padre Nostro» nei secoli e nei decenni passati a molti mistici e lo hanno anche spiegato. All’autentica veggente Pina Micali che ha ricevuto molti messaggi perfettamente in sintonia con il Catechismo della Chiesa, Gesù ha spiegato il «Padre Nostro», quindi anche la frase in questione. Questo ha confermato Gesù:
«E non ci indurre in tentazione. Chiedete a Dio di non lasciarvi slittare nella prova, di non permettere che Lo offendano. Letteralmente il testo greco dice: liberaci, strappaci via dal demonio, dal maligno che va in giro cercando chi divorare. Vegliate e pregate per non entrare in tentazione, ma per liberarvi dal male. Questa è la preghiera che ha lasciato il Padre Mio».
Ho spiegato varie volte in questi anni che le parole «non ci indurre in tentazione» riportate nel Vangelo sono state dette da Gesù, e vogliono dire di non permettere a noi la caduta nella tentazione, di fermarci quando ci troviamo sul punto di cadere, di darci la forza necessaria per vincere la tentazione.
La traduzione del «Padre Nostro» è sempre stata perfetta.
Non abbiate paura, abbandonatevi alla Volontà di Dio e pregate con fiducia. Non siamo mai soli, oltre agli Angeli Custodi che vigilano su ognuno, Gesù e la Vergine Santa non ci perdono di vista, ci amano intensamente e ci amano così come siamo.
Loro attendono sempre un maggiore impegno spirituale da parte nostra ma non ci lasciano mai soli. Vedrete che la Madonna trionferà!
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