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venerdì 13 luglio 2018

SC 215 Commento al Vangelo di venerdì 13.07.2018 (Padre Giulio Maria Scozzaro)

+ Dal Vangelo secondo Matteo (10,16-23)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Ecco: Io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio Nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità Io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’Uomo». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Ognuno parla ed esprime quello che ha nel cuore, molto spesso dice cose diverse da quelle che pensa e tradisce il suo cuore. Quando non si manifesta la verità avviene una disconnessione tra cuore, mente e parola, causando alla persona che agisce in questo modo, come uno shock interiore.
Le prime volte si avverte, poi con l’abitudine non si fa più caso al turbamento della coscienza, alla divisione tragica nel proprio interno.
Gesù ci dice che il cristiano può non esprimere i suoi pensieri perché, illuminato dallo Spirito Santo, ripete i pensieri di Dio, diventando l’altoparlante dell’ineffabile Dio, forse senza la piena avvertenza, ma questo avviene per l’intensa comunione tra il cristiano e lo Spirito Santo.
Una condizione che abbiamo conosciuto nei Santi, tutte le loro parole erano salutari per le anime e indicatori sicuri per la vita di tutti quelli che li avvicinavano. Anche moltissimi cristiani che vivono umilmente hanno ricevuto e ricevono ispirazioni da Dio, succede anche alla vecchietta o alla persona dall’apparenza insignificante.
Gesù cerca sempre gli umili e il cristiano deve chiedersi da quale spirito è mosso quando parla.
Da cosa siamo spinti quando dialoghiamo con un familiare o con un amico o con un collega? Si utilizza l’identica retta intenzione oppure sono presenti più pensieri nella mente e mentre si parla si sceglie quale linguaggio utilizzare?
Per debolezza si può cadere in questo gravissimo modo di agire falso, ma si può vincere con la convinta volontà di essere sempre sinceri!
Cosa comporta la sincerità in una persona? Fatta la distinzione tra il cristiano e l’ateo, il cristiano che crede nei valori morali deve per forza avvertire un senso di vuoto e di ipocrisia quando non afferma la verità. Il cristiano perde credibilità più facilmente degli atei, se non mostra lealtà, buonafede, onestà, verità e autenticità.
“Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro”.
Quando lo Spirito di Gesù parla veramente in noi e attraverso noi? Molti si possono illudere di avere ispirazioni o di aver capito tutto, commettendo molti errori, mentre lo Spirito ispira dove trova una Fede matura, rinnegamento, umiltà, obbedienza a Lui, silenzio interiore, preghiera e verità.
Lo Spirito di Gesù si comporta con il cristiano come il cristiano si comporta con Lui. Dio risponde per come viene invocato.
Gesù è sempre vicino a quanti rimangono fedeli a Lui, non li abbandona e non vuole perderli, ma non è sufficiente qualche preghiera o l’ottusa convinzione di fare tutto bene nonostante il distacco dal suo Vangelo. Gesù dona “cento volte tanto” ai buoni, a quanti osservano la sua Parola e gli obbediscono.
I cristiani coerenti ricevono molte Grazie e protezioni divine, sono persone speciali davanti a Gesù e questo “ buon odore” impresso in loro fa scattare nei cattivi un’avversità strana e malefica, mossi quasi sempre dallo spirito satanico.
I diavoli lavorano ininterrottamente per portare tutti all’inferno, ma i cristiani che pregano sono forti e non si lasciano ingannare da loro, così i diavoli utilizzano molte, molte, molte persone cattive o ingannate dal loro orgoglio, per arrecare del male ai buoni.
“Sarete odiati da tutti a causa del mio Nome”.
Per tutti s’intende molti cattivi e quanti sono consacrati direttamente o tramite organizzazioni segrete a satana. Tutti questi vengono sconfitti da Gesù Cristo, forse non subito per la potente resistenza che trasmettono i diavoli ai loro seguaci, ma con la preghiera costante e fiduciosa, i buoni ottengono dal Signore tutto il bene che chiedono.
Non ingannatevi se qualche cattivo “trionfa” per qualche anno o per un tempo più lungo! Presto o dopo tempo la vittoria è sempre di Gesù.
“Chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato”. Nulla ci deve spaventare se avremo Fede in Gesù, inoltre il Santo Rosario schiaccia i diavoli.
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