(Mt 9,18-26)
Gesù entrò nella stanza della fanciulla morta e, vendendo che c’era gente che faceva chiasso e che stava dissacrando un momento molto sacro, disse con molta fermezza e determinazione: “Andate via!”. Quante volte avrei dovuto dirlo anch’io nei luoghi e nei momenti sacri a gente che li viveva da pagani e non con spirito di cristiana sacralità! Ma non l’ho fatto per la paura di rendermi antipatico. Avrei dovuto dire ‘andate via’ in certe liturgie nuziali dove gli sposi e gli invitati si comportavano come se stessero in una piazza pubblica. Canti, suoni e preghiere erano pregni di riti pagani. Avrei dovuto dire ‘andate via’ in certe liturgie funebri dove parenti e amici del defunto piangevano disperatamente senza mai pensare al mistero eucaristico che si stava celebrando. Avrei dovuto dire ‘andate via’ in casa di certi defunti dove parenti e amici dissacravano la morte chiacchierando tra di loro, con la televisione accesa e magari giocando anche a carte. Avrei dovuto dire ‘andate via’ durante le processioni delle statue dei santi nelle quali la gente, invece di pregare, faceva una passeggiata ecologica. Avrei dovuto dire ‘andate via’ nelle celebrazioni eucaristiche dove il sindaco e i suoi consiglieri, dopo un anno di assenza dalla chiesa, si presentavano e si sedevano al primo banco per onorare il Santo la cui memoria si celebrava.
Questa è una generazione che dissacra luoghi e tempi che appartengono a Dio, perciò Egli è stufo delle nostre feste, delle nostre liturgie pompose, delle nostre processioni, dei fuochi di artificio e dei nostri canti.
In questa generazione il clero è chiamato a purificare le nostre liturgie e i nostri santuari da ogni rito pagano. La profanazione delle nostre liturgie e dei nostri santuari attira su di noi i castighi di Dio.
C’è una forte carestia di preti e molte chiese si stanno vendendo per farne discoteche e supermercati. Non è tutto questo un castigo di Dio? Amen. Alleluia.
Gesù entrò nella stanza della fanciulla morta e, vendendo che c’era gente che faceva chiasso e che stava dissacrando un momento molto sacro, disse con molta fermezza e determinazione: “Andate via!”. Quante volte avrei dovuto dirlo anch’io nei luoghi e nei momenti sacri a gente che li viveva da pagani e non con spirito di cristiana sacralità! Ma non l’ho fatto per la paura di rendermi antipatico. Avrei dovuto dire ‘andate via’ in certe liturgie nuziali dove gli sposi e gli invitati si comportavano come se stessero in una piazza pubblica. Canti, suoni e preghiere erano pregni di riti pagani. Avrei dovuto dire ‘andate via’ in certe liturgie funebri dove parenti e amici del defunto piangevano disperatamente senza mai pensare al mistero eucaristico che si stava celebrando. Avrei dovuto dire ‘andate via’ in casa di certi defunti dove parenti e amici dissacravano la morte chiacchierando tra di loro, con la televisione accesa e magari giocando anche a carte. Avrei dovuto dire ‘andate via’ durante le processioni delle statue dei santi nelle quali la gente, invece di pregare, faceva una passeggiata ecologica. Avrei dovuto dire ‘andate via’ nelle celebrazioni eucaristiche dove il sindaco e i suoi consiglieri, dopo un anno di assenza dalla chiesa, si presentavano e si sedevano al primo banco per onorare il Santo la cui memoria si celebrava.
Questa è una generazione che dissacra luoghi e tempi che appartengono a Dio, perciò Egli è stufo delle nostre feste, delle nostre liturgie pompose, delle nostre processioni, dei fuochi di artificio e dei nostri canti.
In questa generazione il clero è chiamato a purificare le nostre liturgie e i nostri santuari da ogni rito pagano. La profanazione delle nostre liturgie e dei nostri santuari attira su di noi i castighi di Dio.
C’è una forte carestia di preti e molte chiese si stanno vendendo per farne discoteche e supermercati. Non è tutto questo un castigo di Dio? Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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