(Mt 19,27-29)
Pietro non aveva ancora ricevuto la Pentecoste, perciò seguiva Gesù per interessi personali. “Ed io – domandò Pietro- cosa riceverò in cambio per aver lasciato tutto e tutti per seguire te, Gesù?”. Umanamente parlando, la domanda di Pietro è comprensibile. Bisogna capire che Pietro, come gli altri discepoli, erano convinti che Gesù sarebbe stato un Messia politico. Soprattutto nel mondo politico l’atteggiamento di Pietro è cosa normale. Se un candidato politico chiedesse a un uomo: “Vuoi impegnarti a procurarmi voti per essere eletto onorevole?”. L’uomo risponderebbe subito: “Ma tu cosa mi darai in cambio?”. “Un posto di lavoro “, risponderebbe il candidato.
Il Signore non si fa vincere in generosità. La generosità di Dio è senza misura. Se tu lasci qualcosa o qualcuno per amor suo, vedrai che il Signore riempirà la tua vita di doni immensi. Però, una cosa bisogna capire: che bisogna rinunciare a un qualcosa o un affetto umano non con l’intenzione di ricevere doni dal Signore ma solo con il desiderio di lavorare nel suo Regno perché Egli sia conosciuto e amato.
Lavorare per Gesù è già un privilegio ed è fonte di gloria.
Perdonami se sarò un pò autoreferenziale. Come prete, ho lasciato e rinunciato a una famiglia, ma il Signore mi ha donato molte famiglie che sono state e sono fonte di amore. In qualsiasi parrocchia ho operato e in qualsiasi paese o città sono andato per evangelizzare sono stato accolto come fratello, figlio, padre e nonno. Sono sazio di affetto e non mi sono mai sentito solo e non amato. Pur non essendo un uomo con grosse facoltà intellettuali, il Signore ha permesso che io parlassi in televisioni e radio private, che io scrivessi articoli di natura spirituale su riviste e giornali, che fossi chiamato ad essere direttore della rivista SPIRITUS DOMINI e così via.
Sono sazio di gloria umana. Devo dire però che non sono mancati momenti di persecuzione da parte del maligno.
Perciò, fratello caro e sorella cara, non esitare a rinunciare a qualche comodità per servire il Signore. Non solo Egli ti ricompenserà su questa terra, ma avrai un’eterna ricompensa anche nell’altro mondo. Amen. Alleluia.
Pietro non aveva ancora ricevuto la Pentecoste, perciò seguiva Gesù per interessi personali. “Ed io – domandò Pietro- cosa riceverò in cambio per aver lasciato tutto e tutti per seguire te, Gesù?”. Umanamente parlando, la domanda di Pietro è comprensibile. Bisogna capire che Pietro, come gli altri discepoli, erano convinti che Gesù sarebbe stato un Messia politico. Soprattutto nel mondo politico l’atteggiamento di Pietro è cosa normale. Se un candidato politico chiedesse a un uomo: “Vuoi impegnarti a procurarmi voti per essere eletto onorevole?”. L’uomo risponderebbe subito: “Ma tu cosa mi darai in cambio?”. “Un posto di lavoro “, risponderebbe il candidato.
Il Signore non si fa vincere in generosità. La generosità di Dio è senza misura. Se tu lasci qualcosa o qualcuno per amor suo, vedrai che il Signore riempirà la tua vita di doni immensi. Però, una cosa bisogna capire: che bisogna rinunciare a un qualcosa o un affetto umano non con l’intenzione di ricevere doni dal Signore ma solo con il desiderio di lavorare nel suo Regno perché Egli sia conosciuto e amato.
Lavorare per Gesù è già un privilegio ed è fonte di gloria.
Perdonami se sarò un pò autoreferenziale. Come prete, ho lasciato e rinunciato a una famiglia, ma il Signore mi ha donato molte famiglie che sono state e sono fonte di amore. In qualsiasi parrocchia ho operato e in qualsiasi paese o città sono andato per evangelizzare sono stato accolto come fratello, figlio, padre e nonno. Sono sazio di affetto e non mi sono mai sentito solo e non amato. Pur non essendo un uomo con grosse facoltà intellettuali, il Signore ha permesso che io parlassi in televisioni e radio private, che io scrivessi articoli di natura spirituale su riviste e giornali, che fossi chiamato ad essere direttore della rivista SPIRITUS DOMINI e così via.
Sono sazio di gloria umana. Devo dire però che non sono mancati momenti di persecuzione da parte del maligno.
Perciò, fratello caro e sorella cara, non esitare a rinunciare a qualche comodità per servire il Signore. Non solo Egli ti ricompenserà su questa terra, ma avrai un’eterna ricompensa anche nell’altro mondo. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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