(Mc 6,1-6)
Quand’ero adolescente, chiesi a San Domenico, il fondatore dell’Ordine dei predicatori, che m’insegnasse a predicare. San Domenico era un grande evangelizzatore e spezzava la Parola di Dio con grande passione e semplicità. Non so se oggi sono un suo umile discepolo. Devo dire che, tra i miei pochi lettori, c’è un Padre domenicano che ogni tanto mi scrive parole di elogio e di incoraggiamento, ma anche di correzione.
Fin da piccolo ho sempre nutrito il desiderio d’insegnare le cose di Dio. È stato Gesù a mettere nel mio cuore questo desiderio che, con il passare degli anni, è diventato sempre più forte. Gesù non è sceso sulla terra per fare miracoli e prodigi, ma per insegnare le realtà del cielo. Leggiamo nel Vangelo di oggi: “E Gesù si mise a insegnare”. Egli era consapevole che senza l’insegnamento non c’è vera fede, ma solo emozione. Si sa che l’emozione è un fuoco di paglia. Dove non s’insegna la dottrina della nostra fede si corre il pericolo che si adora un Dio che non si conosce.
Il fondamento della nostra fede è l’ascolto della Parola di Dio. Il culto che si fa senza Verità non salva. Ecco perché l’Eucarestia è preceduta dell’insegnamento della Parola di Dio. Il mio Padre Fondatore, già molti anni prima del Concilio Vaticano Il, non tralasciava mai l’insegnamento della Parola di Dio prima di celebrare l’Eucarestia. Molti membri della sua parrocchia erano assidui nell'ascoltare gli insegnamenti di Don Giustino che parlava in maniera semplice e nello stesso tempo profondo.
Oggi il Signore mi manda in giro per catechizzare. Non sono un teologo e un biblista, ma vedo che le comunità cristiane che m’invitano ad insegnare la dottrina cristiana mi ascoltano volentieri. Queste comunità cristiane che hanno fame e sete di ascoltare la Parola di Dio sono costituite da gente semplice e desiderosa di essere istruita nella fede.
Se i sacerdoti si dedicassero più all’insegnamento della Parola di Dio, le nostre comunità sarebbero colme di cristiani adulti nella fede, capaci di generare altri alla fede cristiana. Ringrazio molti sacerdoti e moltissimi fedeli che m’incoraggiano nella mia evangelizzazione. Amen. Alleluia.
Quand’ero adolescente, chiesi a San Domenico, il fondatore dell’Ordine dei predicatori, che m’insegnasse a predicare. San Domenico era un grande evangelizzatore e spezzava la Parola di Dio con grande passione e semplicità. Non so se oggi sono un suo umile discepolo. Devo dire che, tra i miei pochi lettori, c’è un Padre domenicano che ogni tanto mi scrive parole di elogio e di incoraggiamento, ma anche di correzione.
Fin da piccolo ho sempre nutrito il desiderio d’insegnare le cose di Dio. È stato Gesù a mettere nel mio cuore questo desiderio che, con il passare degli anni, è diventato sempre più forte. Gesù non è sceso sulla terra per fare miracoli e prodigi, ma per insegnare le realtà del cielo. Leggiamo nel Vangelo di oggi: “E Gesù si mise a insegnare”. Egli era consapevole che senza l’insegnamento non c’è vera fede, ma solo emozione. Si sa che l’emozione è un fuoco di paglia. Dove non s’insegna la dottrina della nostra fede si corre il pericolo che si adora un Dio che non si conosce.
Il fondamento della nostra fede è l’ascolto della Parola di Dio. Il culto che si fa senza Verità non salva. Ecco perché l’Eucarestia è preceduta dell’insegnamento della Parola di Dio. Il mio Padre Fondatore, già molti anni prima del Concilio Vaticano Il, non tralasciava mai l’insegnamento della Parola di Dio prima di celebrare l’Eucarestia. Molti membri della sua parrocchia erano assidui nell'ascoltare gli insegnamenti di Don Giustino che parlava in maniera semplice e nello stesso tempo profondo.
Oggi il Signore mi manda in giro per catechizzare. Non sono un teologo e un biblista, ma vedo che le comunità cristiane che m’invitano ad insegnare la dottrina cristiana mi ascoltano volentieri. Queste comunità cristiane che hanno fame e sete di ascoltare la Parola di Dio sono costituite da gente semplice e desiderosa di essere istruita nella fede.
Se i sacerdoti si dedicassero più all’insegnamento della Parola di Dio, le nostre comunità sarebbero colme di cristiani adulti nella fede, capaci di generare altri alla fede cristiana. Ringrazio molti sacerdoti e moltissimi fedeli che m’incoraggiano nella mia evangelizzazione. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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