+ Dal Vangelo secondo Marco (2,1-12)
Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola. Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati». Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te –disse al paralitico–: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua». Quello si alzò e subito prese la sua barella e sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Questa domenica la riflessione è centrata sulla Confessione, un importante Sacramento poco conosciuto da moltissimi cattolici, frequentato con premura e spesso senza sincero pentimento, visto come una descrizione dei peccati ma senza valutare la Grazia che si riceve e l’importanza delle disposizioni interiori.
Gesù dice al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati». È chiaramente l’assoluzione dei peccati commessi dall’uomo ammalato, ed è stato il suo pentimento intimo a mostrare la sua disposizione, Gesù ha visto il dolore e il vero pentimento nell’intimo dell’uomo.
Se non c’è pentimento la Confessione non vale nulla.
Il pentimento è una condizione per la validità di questo Sacramento. È un aspetto spirituale, interiore alla persona, non è lo svolgimento di qualche opera esteriore come quando si và al lavoro e si adempiono determinati lavori manuali anche senza interesse per l’azienda o il titolare. Il lavoro esteriore e manuale, non contempla una partecipazione interiore di Fede cristiana, molti non amano il loro lavoro pesante o noioso ma lo eseguono per ottenere lo stipendio e poter vivere.
La Confessione non è così, richiede una partecipazione interiore, le buone disposizioni di quello che si deve dire e come dire al confessore, il pentimento personale dei peccati commessi e la volontà a lottare i vizi per il futuro. Bisogna confessarsi con pentimento per avere offeso Gesù con i peccati e per avere tradito il suo Amore, per il male causato al prossimo, per le omissioni.
Inizialmente occorre prepararsi bene, magari utilizzando un buon esame di coscienza che aiuta notevolmente a riconoscere i peccati, riflettendo su ognuno dei 10 Comandamenti. Ho stampato un pieghevole sull’esame di coscienza, cercherò di inviarvi il testo per aiutarvi con questo scritto molto importante a conoscervi meglio e a fare sante Confessioni.
Considero più importante inviarvi il testo con una email che invitarvi a prendere il formato cartaceo che la mia Associazione diffonde, inviando da parte vostra così una minima o grande offerta. Anche in questa circostanza dimostro che il denaro per me è solamente un optional, un accessorio extra, utile solo per pagare i costi tipografici e le spese di gestione della mia Associazione.
Salvare una sola anima è più importante di tutte le ricchezze del mondo! Per questo i diavoli tentano in ogni modo di distruggermi, di istigare i loro uomini ad ostacolarmi e ad allontanare le persone da me.
Diverse persone che chiedono benedizioni per liberarsi da negatività malefiche, sono poi fortemente tentate di non venire a causa di impegni inattesi o situazioni strane: macchina guasta, dolori insoliti, la testa confusa, ecc. Tutto causato dai diavoli. Quando superano questi blocchi vengono e ricevono benedizioni, i diavoli sono costretti ad allontanarsi e si infuriano maledettamente contro me.
Se non avessi avuto una grande protezione dalla Madonna, mi avrebbero fatto a pezzetti.
E questo commento sulla Confessione che vi sto scrivendo fa aumentare una rabbia incontrollata a tutti i diavoli. Dove c’è amore e comunione con Gesù i diavoli prima o poi sono sconfitti e perdono potere, possono agitarsi e mettere soggezione nelle persone, ma chi prega non deve avere paura di nulla.
La Confessione è come un esorcismo, lo ha detto il diavolo proprio in un esorcismo.
«La Confessione… che stupida invenzione... Quanto mi fa male... mi fa soffrire... il Sangue di quel vostro falso Dio... quel Sangue come mi schiaccia... mi distrugge... lava le vostre anime e mi fa scappare (strilli orribili di pianto!)... Quel Sangue, quel Sangue... è la mia pena più atroce... Però ho trovato quei Preti che non ci credono più alla Confessione e mandano i cristiani a ricevere quel falso Dio in peccato... Bene, bene, bravissimi... quanti sacrilegi faccio commettere...».
Oggi la Confessione è in crisi perché non c’è mai stata una profonda e continuata catechesi sulla sua importanza, molti Vescovi e Sacerdoti non ci credono più, nel nord Europa è raro trovare qualche confessore disponibile. I diavoli sono molto contenti di coloro che non rimangono in parrocchia a confessare e si occupano di problemi sociali e di tanto altro non importante. Ma cercano in tutti i modi di ostacolare e infangare quei Sacerdoti che con sacrificio e molto amore rimangono sempre disponibili a confessare, per ridare vita spirituale attraverso la Grazia di Dio, per strappare quell’anima dalle grinfie di satana.
Oggi nella Chiesa ci sono molti paralitici, credenti che non si confessano mai e non apprezzano questo Sacramento. La stessa mancanza di desiderio della Confessione è il sintomo che la persona non vive in piena comunione con Gesù. Quanti non sono abituati a confessarsi spesso, non si abbattano, è sempre tempo per cominciare un nuovo cammino di Fede, per riscoprire questo grande Sacramento e farlo conoscere a molti paralitici nella Fede.
Riguardo i divorziati risposati, chiedano perdono a Gesù nel proprio cuore e preghino con Fede, chiedano a Lui di aiutarli a trovare il modo per vivere nella sua Grazia e poter ritornare a frequentare i Sacramenti. Gesù vuole salvare tutti, ma occorrono le buone disposizioni spirituali.
Il Vangelo di oggi ci mostra la grande Fede del paralitico davanti a Gesù, la sua implorazione è una lode a Dio.
In ogni Confessione è richiesto il pentimento e Gesù non farà mai mancare la sua Misericordia.
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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