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lunedì 27 agosto 2018

SC 237 Commento al Vangelo di domenica 26.08.2018 (Padre Giulio Maria Scozzaro)

XXI Domenica del Tempo Ordinario 

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (6,60-69)
In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’Uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che Io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che Lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a Me, se non gli è concesso dal Padre». Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con Lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che Tu sei il Santo di Dio». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La domanda che Gesù pone agli Apostoli vuole sollecitare un’adesione esplicita. Dopo l’annuncio dell’Eucaristia nella sinagoga di Cafarnao, molti discepoli hanno abbandonato Gesù perché le sue parole sul mistero eucaristico sono parse loro dure da accettare.
Il Signore, dunque, si volge a coloro che Lo avevano seguito giorno dopo giorno, chiedendo:«Volete andarvene anche voi?».
E Pietro, a nome di tutti, gli risponde: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; noi abbiamo creduto e conosciuto che Tu sei il Santo di Dio?». Gli Apostoli rispondono ancora di sì a Cristo.
Che sarebbe stato di loro senza Gesù?
Dove avrebbero orientato i loro passi?
Chi avrebbe colmato le ansie del loro cuore?
La vita senza Gesù, allora e oggi, non ha senso.
Invece prende un altro senso per quelli che rifiutano il Signore e obbediscono a quanti sono i bestemmiatori di Dio, quelli riuniti in organizzazioni segrete e vogliono distruggere il Cristianesimo. Sono numerosi e potenti, una grande organizzazione ecclesiale anche se divisa in gruppi.
Il fine è identico come anche l’affiliazione: trasformare la sana dottrina dell’unica Chiesa fondata da Gesù Cristo.
Non c’è stata alcuna necessità da parte di Gesù di ripetere a loro: «Volete andarvene anche voi?».Essi con il cuore si trovano dalla parte opposta di Gesù, ma pronunciano ancora il Nome Santissimo di Gesù per non perdere privilegi e potere.
Approfondite sui quotidiani nazionali online cosa sta avvenendo all’interno della Chiesa in questi giorni, non emergono solo le lotte intestine all’interno della Curia vaticana, c’è molto altro che ognuno però deve capire, non è sufficiente leggere.
Occorre discernere bene per arrivare alla verità riguardo la crisi dentro la Chiesa, una crisi nata per la supremazia tra le cordate presenti, anche per realizzare il piano di protestantizzare l’unica vera Chiesa fondata da Gesù Cristo, la nostra.
Ieri in Irlanda papa Francesco ha nuovamente condannato i molti preti pedofili che hanno causato scandali in questa Nazione, ha detto che «abbiamo fallito», quindi che la Chiesa Cattolica è un fallimento ed è da trasformare. In che modo se non si parla più di Gesù e del Vangelo storico?
La stessa ripetizione degli abusi dei preti pedofili è una grandissima pubblicità negativa contro la stessa Chiesa, è la dichiarazione incessante, permanente, insistente che la Chiesa è fatta solo da disgraziati preti pedofili.
Non sarebbe il caso di cominciare a parlare dei parroci che si sacrificano tutto l’anno, dei Sacerdoti missionari che affrontano incalcolabili difficoltà per salvare le anime nelle zone più impraticabili, di innumerevoli Sacerdoti e Religiosi che aiutano i poveri per davvero, dei Consacrati che pregano e vivono nella totale dimenticanza personale, conducendo una vita di privazioni?
Invece di ripetere scuse pubbliche per i preti pedofili in ogni Nazione che visita, forse papa Francesco dovrebbe annunciare con vigore e concentrato esclusivamente sull'annuncio che la salvezza è solo in Gesù Cristo e che sua Madre è la Mediatrice di tutte le Grazie.
Molti cattolici sono confusi e li comprendo, oggi poi si sono aggiunte le accuse pubbliche che l’ex Nunzio apostolico negli Stati Uniti rivolge al papa e chiede le dimissioni proprio di papa Francesco, per avere coperto per cinque anni, dal 2013 ad oggi, un cardinale americano pedofilo, sul quale esistono centinaia di prove e, afferma Mons. Viganò, ha «corrotto generazioni di seminaristi e di sacerdoti e papa Benedetto gli ha imposto di ritirarsi ad una vita di preghiera e di penitenza».
Sul web si trovano centinaia di articoli pubblicati oggi, viene scritto che nella Chiesa regna il caos e la lobby omosessuale comanda in ogni settore della Curia vaticana, prende decisioni non secondo Dio, ma secondo compromessi di ogni sorta e che la corruzione all’interno della Chiesa convince molti a non credere in Dio.
Gli articoli sulla corruzione nella Chiesa allontanano i cattolici e confondono anche i più buoni, se non pregano molto e sono senza discernimento.
Prima dell’affermazione di Gesù agli Apostoli: «Volete andarvene anche voi?», molti discepoli avevano abbandonato il Signore e questo denota la mancanza di Fede in Lui, e Gesù li lascia andare, erano e sono liberi di scegliere altro. Gesù si trattiene con i suoi più intimi, e vuole la conferma della loro amicizia e fiducia incondizionate.
La risposta di Pietro raccoglieva la convinzione degli altri: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che Tu sei il Santo di Dio». Dove vanno quei cardinali e vescovi senza Gesù, citati nel dossier da Mons. Viganò? Hanno scelto altro che purtroppo per loro si oppone ai Comandamenti, anzi, è altro che annulla i Comandamenti.
Sono così ottenebrati dal peccato, dalla lussuria, dal potere, dalla immoralità da non capire più che Dio esiste e c’è l’inferno, ma sono molto accorti nel quietare la loro coscienza insegnando che l’inferno non esiste o se esiste, è vuoto…
Se non lo affermano nelle omelie o nei documenti, lo dicono privatamente a molti e lo insinuano nella trasformazione della sana dottrina.
Già in questa vita vivono il loro inferno, anche se mostrano sorrisi e affabilità, buone maniere e prestigio, ma è la loro vita a condannarli.
Dire di sì a Gesù in ogni circostanza significa anche dire di no ad altre strade, altre possibilità. Egli solo è l’Amico, solamente Lui ha parole di vita eterna.
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