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sabato 18 agosto 2018

SC 232 Commento al Vangelo di sabato 18.08.2018 (Padre Giulio Maria Scozzaro)

+ Dal Vangelo secondo Matteo (19,13-15)
In quel tempo, furono portati a Gesù dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li rimproverarono. Gesù però disse: «Lasciateli, non impedite che i bambini vengano a Me; a chi è come loro, infatti, appartiene il Regno dei Cieli». E, dopo avere imposto loro le mani, andò via di là. 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
L’amore di Gesù verso i bambini è espressione di una predilezione speciale, come ha dimostrato sempre verso gli ammalati. I bambini non comprendono appieno la protezione di Gesù, mentre gli ammalati di età superiore hanno la capacità di avvertire la vicinanza del Signore proprio nei momenti più dolorosi.
L’amore di Gesù è grande per i bambini e per quanti, per essere figli di Dio, si fanno come bambini. Occorre diventare puri e semplici.
La piccolezza del Vangelo riempie le pagine del Vangelo, è parte integrante del messaggio di Gesù, è la sintesi di tutto il suo insegnamento. Ma come è possibile farsi piccoli, dopo una vita trascorsa nella ricerca di vantaggi, di lotte anche con i familiari, di impegno nell’imporre il proprio orgoglio in tutte le circostanze?
Gesù ci dice che è possibile ricominciare, rinascere a nuova vita, e per farlo dobbiamo conoscere la Madonna e pregarla ogni giorno con la recita di più Corone del Santo Rosario. La sua conoscenza può svilupparsi leggendo tanti suoi messaggi, dove ci dà insegnamenti e rivela ciò che Ella è interiormente.
I messaggi più belli e ricchissimi di insegnamenti li ha dati a Don Stefano Gobbi, morto il 29 giugno 2011 e intimo confidente di Papa Giovanni Paolo II. Dal 1973 al 1997 la Madonna gli parlava e per 25 anni gli ha dato messaggi di una spiritualità intensa e ricchissima.
Centinaia di Cardinali e Vescovi, oltre sessantamila Sacerdoti di tutto il mondo accoglievano quei messaggi con trepidazione perché oltre a contenere la migliore spiegazione del Vangelo, delle parole del Signore Gesù, non c’era una sola virgola sbagliata. Sono i messaggi più chiari e semplici dati dalla Madonna.
Questo è il link dell'importante libro, per meditare ogni giorno i messaggi autentici della Madonna e compiere un santo cammino di Fede.
In tutti i messaggi dati dalla Madonna, Ella conduce a vivere la piccolezza del Vangelo, a vivere solo quello che ha insegnato Gesù.
Don Stefano Gobbi ha girato per oltre venti anni i cinque Continenti radunando nelle Chiese, negli stadi, negli spazi all’aperto decine di milioni di cattolici, con la benedizione e l’approvazione di Papa Giovanni Paolo II.
È un libro prezioso perché diretto ai Sacerdoti e la Madonna utilizza un linguaggio semplice ma profondo per risvegliare in loro la vocazione spesso assopita e in molti casi non conosciuta nella sua interezza. La Vergine Santa in tutti i messaggi spiega il Vangelo con molta semplicità, prende per mano ogni Sacerdote per farlo camminare insieme a Lei, lo mette nel suo Cuore per trasfigurarlo ed agire attraverso lui.
Sono messaggi diretti anche ai laici e devono leggerli per conoscere come diventa possibile praticare ogni virtù, per vincere i vizi e comprendere la facile possibilità di elevarsi dalla materialità e riappropriarsi della propria vita, senza scendere più a compromessi con il Male.
«Lasciateli, non impedite che i bambini vengano a Me; a chi è come loro, infatti, appartiene il Regno dei Cieli».
È impossibile diventare come bambini nello spirito senza una adeguata istruzione, il cammino spirituale non si inventa come amano fare tanti cattolici, né ci si deve illudere di fare tutto bene senza una adeguata conoscenza interiore.
Occorre il Padre spirituale e la buona volontà di voler seguire Gesù, abbandonando i comportamenti e le situazioni che allontanano da Dio.
Nella sua prima venuta sulla terra, l’Incarnazione, il Figlio di Dio non si manifesta a noi come un Angelo o come un potente; si presenta nella debole e fragile condizione di un bambino. Benché fosse in suo potere di venire a noi in qualsiasi modo avesse voluto, volle scegliere la condizione inerme di un neonato; quasi sentisse bisogno di protezione e di amore.
Dio ha voluto che noi, sull’esempio di suo Figlio, ci comportiamo da quel che siamo: figli deboli, che hanno continuamente bisogno del suo aiuto. Che cosa ci viene richiesto in questo procedimento che ci renderà come bambini?
In primo luogo la volontà ferma di comportarci da figli di Dio, docili alla sua Volontà, puri nella mente e nel corpo, umili e semplici nello spirito. Un simile impegno si manifesta nella lotta che condussero gli Apostoli e i Santi: nella misura in cui andavano trasformandosi per azione dello Spirito Santo, si riconoscevano figli di Dio con chiarezza sempre maggiore.
Si diventa come bambini nello spirito puro e semplice, se si vincono i doppi pensieri e si vive rettamente. Gesù ama le anime pure intellettualmente.
Altrimenti si rimane adulti senza praticare le virtù, senza compiere alcuna conversione. Adesso stiamo seguendo Gesù o la vecchia mentalità?
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