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sabato 4 agosto 2018

SC 222 Commento al Vangelo di sabato 04.08.2018 (Padre Giulio Maria Scozzaro)

San Giovanni Maria Vianney (Curato d'Ars)

+ VANGELO
Erode mandò a decapitare Giovanni e i suoi discepoli andarono a informare Gesù.

+ Dal Vangelo secondo Matteo  (14,1-12)
In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!». Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!». Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un Profeta. Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre. I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù.

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La figura del Santo Curato d'Ars è incantevole, la sua storia mostra come la mano di Dio accompagna i cristiani docili lì dove vuole farli realizzare. Mai il giovane Giovanni Vianney avrebbe immaginato di diventare Sacerdote, innanzitutto per la mancanza di studi, era analfabeta fino quasi alla maggiore età.
Furono diverse circostanze che il Signore sa far coincidere perfettamente ad infondergli inizialmente il desiderio del sacerdozio, poi l’incontro con un parroco santo che si prese cura di lui e lo fece studiare, riuscendo il giovane Giovanni ad imparare l’indispensabile.
Per arrivare al sacerdozio occorreva molta più preparazione, studi impegnativi che il giovane non riusciva a completare e quando il parroco lo segnalò al Vescovo, questi rispose che non si poteva ordinare Sacerdote un uomo incolto. Occorrevano maggiori studi e Giovanni si impegnò molto, avrà fatto sudare anche il suo Angelo Custode…
Dopo anni di ripetuti tentativi, quando non appariva possibile l’ordinazione sacerdotale del buon Giovanni, nel parroco sconsolato era vivo il forte incoraggiamento e l’aiuto nelle spiegazioni teologiche ma non riusciva a risolvere nulla.
Nel momento opportuno lo Spirito Santo illuminò il parroco di recarsi dal Vescovo per perorare nuovamente la causa di Giovanni, per dirgli una cosa che il Prelato doveva discernere bene prima di ripetere il suo no al sacerdozio.
Il parroco gli disse con trepidazione e intensa speranza: «Giovanni Vianney non sarà un grande predicatore ma di sicuro un santo Sacerdote. Recita il Santo Rosario con un amore quasi angelico. Farà molto bene alle anime».
A queste parole il Vescovo rimase pensieroso e lo Spirito di Dio lo illuminò, gli fece capire la Volontà Divina e si rese conto che se lo inviava nel paesino più piccolo e sperduto tra i monti della diocesi non avrebbe causato alcun problema e avrebbe portato sicuramente frutti spirituali.
Il Vescovo si convinse e ordinò Sacerdote Giovanni Vianney, destinandolo in un paesino di trecento abitanti, davvero isolato, quasi irraggiungibile e senza parroco da diversi decenni. Subito dopo il nuovo Curato d'Ars prese possesso della fatiscente Chiesa e prima la pulì, poi dopo la celebrazione della Santa Messa, si pose dinanzi al Tabernacolo a ringraziare Gesù Cristo. L’Eucaristia divenne il centro della sua vita.
Nessuno dei paesani andava in Chiesa, nessuno quindi partecipava alla Santa Messa.
Cosa fece il nuovo Curato d’Ars per cercare di riportare i parrocchiani in Chiesa?
Forse organizzò feste e festini?
Oppure offriva l’aperitivo al termine della Santa Messa come fa qualche parroco italiano, che ha l’intento di farsi acclamare dai fedeli benestanti della sua parrocchia?
O modificò il Vangelo introducendo dottrine favorevoli all’uomo e contrarie alla morale, come numerosi sacerdoti usano fare?
Il parroco Giovanni Vianney iniziò una vita penitenziale eroica, pregava di continuo e rimaneva per lunghe ore dinanzi all’Eucaristia.
Visse come meglio poteva il suo sacerdozio, si donò interamente alla sua missione sacerdotale e i frutti furono incommensurabili.
Egli pregava già con la sua vita donata interamente a Gesù, oltre a voler dare massima gloria a Dio, la sua grande preoccupazione era quella di salvare i peccatori. Per la conversione di essi compiva sacrifici indicibili, dormiva poco e non pensava minimamente a nessun divertimento.
D'altronde, chi accoglie la chiamata al sacerdozio, non sa che questa missione è esclusiva e deve dedicarsi anima e corpo al compito unico e sacro di compiere interamente la Volontà di Dio? Non deve forse abbandonare ogni forma di diletto umano per pensare esclusivamente alle cose di Dio?
L’incolto Curato Giovanni Vianney divenne una persona speciale per gli abitanti di Ars, cresciuti senza cultura religiosa, tutti i paesani cominciarono a frequentare la Santa Messa domenicale e presto si diffuse la voce in tutta la Francia, ed andavano ogni anno milioni di francesi a confessarsi con l’uomo Santo e a partecipare alla Santa Messa.
Il Santo Curato d’Ars ricevette carismi particolari, paragonabili a quelli di Padre Pio. La Chiesa ha riconosciuto la vita eroica del più mite parroco della storia e lo ha eletto Patrono di tutti i parroci del mondo.
Questo ci insegna che Gesù cerca il nostro amore, ci vuole santi interiormente, vuole vivere e crescere in noi per noi diventare come Lui.
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