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2331 - Udienza Papale 15/5/2013
Cari fratelli e sorelle
buongiorno!
oggi vorrei soffermarmi sull'azione che lo Spirito Santo compie
nel guidare la Chiesa
e ciascuno di noi alla Verità. Gesù stesso dice ai discepoli: lo Spirito Santo
«vi guiderà a tutta la verità» (Gv16,13), essendo Egli stesso «lo
Spirito di Verità» (cfr Gv 14,17; 15,26; 16,13).
Viviamo in un’epoca in cui si è piuttosto scettici nei confronti
della verità. Benedetto
XVI ha parlato molte volte di
relativismo, della tendenza cioè a ritenere che non ci sia nulla di definitivo
e a pensare che la verità venga data dal consenso o da quello che noi vogliamo.
Sorge la domanda: esiste veramente “la” verità? Che cos'è “la” verità? Possiamo
conoscerla? Possiamo trovarla? Qui mi viene in mente la domanda del Procuratore
romano Ponzio Pilato quando Gesù gli rivela il senso profondo della sua
missione: «Che cos'è la verità?» (Gv 18,37.38).
Pilato non riesce a capire che “la” Verità è davanti a lui, non riesce a vedere
in Gesù il volto della verità, che è il volto di Dio. Eppure, Gesù è proprio
questo: la Verità,
che, nella pienezza dei tempi, «si è fatta carne» (Gv1,1.14), è venuta
in mezzo a noi perché noi la conoscessimo. La verità non si afferra come una
cosa, la verità si
incontra. Non è un possesso, è un incontro con una Persona.
Ma chi ci fa riconoscere che Gesù è “la” Parola di verità, il Figlio unigenito di Dio
Padre? San Paolo insegna che «nessuno può dire: “Gesù è Signore!” se non sotto
l’azione dello Spirito Santo» (1Cor 12,3). E’ proprio lo Spirito Santo,
il dono di Cristo Risorto, che ci fa riconoscere la Verità. Gesù lo
definisce il “Paraclito”, cioè “colui che ci viene in aiuto”, che è al nostro
fianco per sostenerci in questo cammino di conoscenza; e, durante l’Ultima
Cena, Gesù assicura ai discepoli che lo Spirito Santo insegnerà ogni cosa,
ricordando loro le sue parole (cfr Gv 14,26).
Qual è allora l’azione dello Spirito Santo nella nostra vita e
nella vita della Chiesa per guidarci alla verità? Anzitutto, ricorda e imprime
nei cuori dei credenti le parole che Gesù ha detto, e, proprio attraverso tali
parole, la legge di Dio – come avevano annunciato i profeti dell’Antico
Testamento – viene inscritta nel nostro cuore e diventa in noi principio di
valutazione nelle scelte e di guida nelle azioni quotidiane, diventa principio
di vita. Si realizza la grande profezia di Ezechiele: «vi purificherò da tutte
le vostre impurità e da tutti i vostri idoli, vi darò un cuore nuovo, metterò
dentro di voi uno spirito nuovo… Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò
vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie
norme» (36,25-27). Infatti, è dall’intimo di noi stessi che nascono le nostre
azioni: è proprio il cuore che deve convertirsi a Dio, e lo Spirito Santo lo
trasforma se noi ci apriamo a Lui.
Lo Spirito Santo, poi, come promette Gesù, ci guida «a tutta la
verità» (Gv 16,13); ci
guida non solo all’incontro con Gesù, pienezza della Verità, ma ci guida anche
“dentro” la Verità,
ci fa entrare cioè in una comunione sempre più profonda con Gesù, donandoci
l’intelligenza delle cose di Dio. E questa non la possiamo raggiungere con le
nostre forze. Se Dio non ci illumina interiormente, il nostro essere cristiani
sarà superficiale. La
Tradizione della Chiesa afferma che lo Spirito di verità
agisce nel nostro cuore suscitando quel “senso della fede” (sensus fidei)
attraverso il quale, come afferma il Concilio Vaticano II, il Popolo di Dio,
sotto la guida del Magistero, aderisce indefettibilmente alla fede trasmessa,
la approfondisce con retto giudizio e la applica più pienamente nella vita (cfr
Cost. dogm. Lumen
gentium, 12). Proviamo a chiederci: sono aperto all’azione dello
Spirito Santo, lo prego perché mi dia luce, mi renda più sensibile alle cose di
Dio? Questa è una preghiera che dobbiamo fare tutti i giorni: «Spirito Santo
fa’ che il mio cuore sia aperto alla Parola di Dio, che il mio cuore sia aperto
al bene, che il mio cuore sia aperto alla bellezza di Dio tutti i giorni».
Vorrei fare una domanda a tutti: quanti di voi pregano ogni giorno lo
Spirito Santo? Saranno pochi, ma noi dobbiamo soddisfare questo desiderio di
Gesù e pregare tutti i giorni lo Spirito Santo, perché ci apra il cuore verso
Gesù.
Pensiamo a Maria che «serbava tutte queste cose meditandole nel
suo cuore» (Lc 2,19.51).
L’accoglienza delle parole e delle verità della fede perché diventino vita, si
realizza e cresce sotto l’azione dello Spirito Santo. In questo senso occorre
imparare da Maria, rivivere il suo “sì”, la sua disponibilità totale a ricevere
il Figlio di Dio nella sua vita, che da quel momento è trasformata. Attraverso
lo Spirito Santo, il Padre e il Figlio prendono dimora presso di noi: noi
viviamo in Dio e di Dio. Ma la nostra vita è veramente animata da Dio? Quante
cose metto prima di Dio?
Cari fratelli e sorelle, abbiamo bisogno di lasciarci inondare
dalla luce dello Spirito Santo, perché Egli ci introduca nella Verità di Dio,
che è l’unico Signore della nostra vita. In quest’Anno della fede chiediamoci se concretamente abbiamo
fatto qualche passo per conoscere di più Cristo e le verità della fede,
leggendo e meditando la
Sacra Scrittura, studiando il Catechismo, accostandosi con
costanza ai Sacramenti. Ma chiediamoci contemporaneamente quali passi stiamo
facendo perché la fede orienti tutta la nostra esistenza. Non si è cristiani “a
tempo”, soltanto in alcuni
momenti, in alcune circostanze, in alcune scelte. Non si può essere cristiani
così, si è cristiani in ogni momento! Totalmente! La verità di Cristo, che lo
Spirito Santo ci insegna e ci dona, interessa per sempre e totalmente la nostra
vita quotidiana. Invochiamolo più spesso, perché ci guidi sulla strada dei
discepoli di Cristo. Invochiamolo tutti i giorni. Vi faccio questa proposta:
invochiamo tutti i giorni lo Spirito Santo, così lo Spirito Santo ci avvicinerà
a Gesù Cristo.
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