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mercoledì 30 novembre 2011

1195 - Commento al Vangelo del 30/11/2011

+ Dal Vangelo secondo Matteo (4,18-22)
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono. 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Oggi è la festa liturgica di Sant’Andrea, è l’Apostolo che per primo incontrò Gesù e Lo seguì. Poi avvisò suo fratello Pietro, pieno di giubilo gli comunicò che aveva incontrato il Messia atteso da millenni dagli israeliti. Leggiamo la parte del Vangelo di San Giovanni che chiarisce questo incontro:
«Giovanni Battista disse: “Io non Lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L'Uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è Colui che battezza in Spirito Santo. E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio”.
Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: “Ecco l'Agnello di Dio!”. E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: “Che cercate?”. Gli risposero: “Rabbì (che significa maestro), dove abiti?”. Disse loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di Lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni il Battista e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone, e gli disse: “Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)”, e lo condusse da Gesù.
Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: “Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)”» (Gv 1,33-42).
L’aspetto centrale che voglio cogliere è la domanda di Andrea: “Rabbì (che significa maestro), dove abiti?”. Egli non conosceva la provenienza di Gesù, non aveva sentito nulla su Lui perché non si era ancora rivelato. Innanzitutto Andrea obbedisce alla sua guida spirituale e si abbandona totalmente alle sue parole dopo avere sentito: “Ecco l'Agnello di Dio!”. Non rimane a ragionarci o a fare calcoli umani, decide di lasciare Giovanni Battista e di mettersi alla sequela di Gesù.
La purità del suo cuore gli ha permesso di compiere questa scelta, non lasciava vincere l’istinto né i sentimenti lo prevalevano. La fede in Jahvè lo sosteneva e i suoi ragionamenti non l’opprimevano. È un’azione che evidenzia la bellezza della vocazione cristiana, fatta di abbandono in Gesù e non di ragionamenti o di convenienze personali.
Oggi un po’ ovunque si è smarrita la ricerca di Gesù con assoluta purezza, si cerca come ripiego. Si ama spesso Gesù in modo secondario ad altre cose considerate superiori, ci sono affetti e richieste che prevalgono l’amore verso il Signore.
Sappiamo che Gesù è in Chiesa nel Tabernacolo e non Lo andiamo a visitare quasi mai!
Neanche indichiamo ai familiari, ai parenti e ai conoscenti l’Agnello di Dio, Colui che libera e che vince ogni forma di male. Molti cattolici non hanno compreso che la tristezza, l’abbattimento, la confusione mentale, la divisione in famiglia, il fallimento in certe cose, sono causate dalla mancanza di preghiera o fatta malissimo.
Senza Gesù non si possono vincere questi mali.
Molte persone sono rinate dopo avere iniziato un cammino di Fede forte e costante, con la recita giornaliera del Santo Rosario e la Messa frequente. Gesù ci chiama dal Tabernacolo, se vogliamo conoscerlo come Dio Amore e se abbiamo bisogno di Grazie, ci ripete: “Venite e vedrete”.
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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